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Trend e Bilanci – Starwood, Melià, Ihg

Di Job in Tourism, 6 Dicembre 2012

STARWOOD CHIUDE BENE IL TERZO TRIMESTRE 2012
Cresce il ricavo medio per camera disponibile (revpar) degli hotel Starwood e la compagnia americana chiude un altro trimestre con il segno più. Tra luglio e settembre di quest’anno, gli alberghi Starwood, in particolare, hanno fatto segnare, a dollari costanti e su un panel di strutture comparabili, un aumento del revpar pari al 4,7%, con una punta del +5,3% in Nord America. I profitti hanno così raggiunto quota 170 milioni di dollari, crescendo di 7 milioni rispetto al medesimo periodo 2011. «Un altro trimestre solido, garantito dall’incremento sia delle tariffe medie sia dell’occupazione», è stato il commento del ceo della compagnia, Frits van Paasschen.

SALE IL REVPAR DEL GRUPPO MELIÀ
I profitti in lieve calo non arrestano la crescita degli altri principali indici finanziari del gruppo Melià. Si chiude bene il terzo trimestre 2012 della compagnia spagnola, grazie soprattutto alle proprie ottime performance operative, con i ricavi medi per camera disponibile (revpar) a +8% tra gennaio e settembre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2011. Nonostante nei primi nove mesi i ricavi netti siano così calati del 4,1%, fermandosi a quota 36,7 milioni di euro, l’ebitda (un indice paragonabile al margine operativo lordo) è cresciuto del 4,3%, toccando i 184,2 milioni. La divergenza tra gli andamenti dei due elementi di bilancio sarebbe, in particolare, spiegabile con i dati negativi provenienti dal comparto real estate e da una serie di voci legate ad alcune operazioni finanziarie. A trainare le performance della compagnia, sono stati, in special modo, i risultati delle strutture situate nei mercati internazionali, mentre qualche criticità, peraltro prevedibile, hanno mostrato soprattutto gli hotel business delle città spagnole, con la notevole eccezione di Barcellona.

TRE MESI POSITIVI PER IHG
InterContinental (Ihg) chiude un periodo luglio-settembre decisamente positivo: i ricavi della compagnia sono infatti saliti dell’1% (del 3% a tassi di cambio costanti), passando dai 467 milioni di dollari del terzo trimestre 2011 ai 473 milioni di quest’anno, mentre i profitti operativi sono aumentati del 9% (stessa percentuale a tassi di cambio costanti), arrivando a quota 167 milioni. A trainare le performance del gruppo, la crescita sostenuta del ricavo medio per camera disponibile (revpar) che, a livello globale, è aumentato del 3,9%, spinto soprattutto dalle strutture Usa (+4,6%) e dell’area Greater China (+4%). Meno eclatanti, ma pur sempre positivi, anche i risultati degli hotel europei, il cui revpar è salito del 2%, con gli alberghi di Regno Unito e Germania sugli scudi, grazie rispettivamente a un +3,9% e a un +8,8%. Interessante, infine, notare come, nel Vecchio continente, nonostante una prestazione generale dell’indice revpar non eccezionale come altrove, i profitti operativi siano balzati in avanti del 21% (del 31% a tassi di cambio costanti): un risultato che pare sia stato soprattutto dovuto alle ottime performance delle strutture Ihg di proprietà, il cui revpar è aumentato del 9,1% e i cui costi operativi sono stati abbattuti di 2 milioni di dollari.

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