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Travel, il traino dell’eCommerce 

I dati dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano che evidenziano come, anche nell’ospitalità, l’eCommerce costituisca ormai la quota maggioritaria del comparto, in costante crescita

I dati dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano che evidenziano come, anche nell’osp

Di Job in Tourism, 9 Febbraio 2024

Gli acquisti digitali sono sempre più rilevanti per la crescita del turismo italiano. La conferma è arrivata nelle scorse settimane dai dati dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano che hanno evidenziato come, anche nel comparto ospitalità, l’eCommerce costituisca, ormai, la quota maggioritaria: nel 2023 il canale digitale è valso, infatti, 20,4 miliardi di euro, ossia il 56% del marcato nel totale delle sue componenti online e offline. Un’incidenza cresciuta di 12 punti percentuali solamente negli ultimi 4 anni. 

I numeri dell’hospitality

In totale – sono i numeri elaborati dal Politecnico – lo scorso anno il comparto ricettivo ha raggiunto quota 36,6 miliardi (+10% rispetto al 2019 e +13% sul 2022) e si stima potrà proseguire la sua crescita anche nel 2024, arrivando a un totale compreso tra i 37,2 e i 41,2 miliardi di euro. Il risultato è stato raggiunto grazie alla ripresa dell’incoming, che ha portato le presenze nelle strutture ricettive a crescere del 13% nel primo semestre anno su anno, ma anche a un aumento generale del 12% delle tariffe alberghiere.

Parlando ancora di hospitality, la ricerca evidenzia come in forte ascesa risultino anche il comparto dell’extra-alberghiero, i cui servizi stanno facendo sempre più presa anche sul segmento business, e quello dell’open air, che ha registrato una forte accelerazione negli anni del Covid, raggiungendo un valore stimato tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le prenotazioni, il canale diretto rimane prevalente. In particolare, tornano a crescere di più quelle tramite online booking tool su sito o app (22%) a discapito delle dirette tramite e-mail, telefono e di persona (33%). In leggero aumento anche il transato tramite OTA e altri intermediari online (34%).

Focus sostenibilità e AI

L’Osservatorio ha poi fatto approfondimenti su due aspetti rilevanti per il settore, quello della sostenibilità, evidenziando come la quasi totalità degli attori dell’ospitalità stia mettendo in atto azioni in questa direzione, come l’uso di prodotti a ridotto impatto ambientale, l’efficientamento energetico degli impianti e la predisposizione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, e l’uso dell’AI. Le strutture, specialmente quelle alberghiere, indicano di utilizzarla soprattutto per analizzare ed elaborare i dati e per fornire informazioni ai clienti in modo automatizzato.

Il business travel

Tra i segmenti prese in esame segue quello dei viaggi d’affari: “Nel 2023 la spesa delle imprese italiane nel segmento business travel ha superato i 21 miliardi di euro ed è tornato sopra i livelli pre-pandemia, in anticipo di due anni rispetto alle prime proiezioni fatte dai travel manager nel 2020”, spiega Andrea Guizzardi, Direttore dell’Osservatorio Business Travel. “Al contrario, il numero di trasferte resta ancora distante dai livelli del 2019: una forbice che evidenzia il ruolo cruciale delle dinamiche inflattive negli ultimi anni”. Anche in questo comparto torna l’attenzione al tema della sostenibilità, seppur con gradazioni diverse: a fronte di un 20% di aziende che non ne presta alcuna, il restante 80% sta intraprendendo azioni come la selezione di fornitori attenti, la partecipazione a programmi di compensazione o l’incentivo ai viaggiatori a scegliere soluzioni più green. Si registrano anche iniziative evolute come l’adozione di una green travel policy, la stesura di un rapporto sulle emissioni prodotte dai viaggi o la definizione di un budget per la CO2.

Esperienze di viaggio, trasporti e turismo organizzato

Infine, il report del Politecnico registra il notevole aumento di interesse per le esperienze all’aria aperta – che ha portato il solo mercato di tour e attività outdoor a sfiorare il miliardo di euro – e l’andamento del segmento trasporti, che dimostra anch’esso il pieno recupero dalla pandemia, raggiungendo un totale di 23,8 miliardi nel 2023 e una previsione di crescita del 12% per il 2024. Anche in questo caso è la componente digitale a trainare il settore: con un totale di 16,9 miliardi, nel 2023 oltre 7 euro su 10 spesi nell’ambito dei trasporti (71%) derivano infatti dall’eCommerce. Rilevante il dato secondo il quale il 20% degli utenti ha acquistato i servizi di trasporto ricorrendo al buy now pay later, modalità ormai entrata nelle abitudini di molti italiani, soprattutto giovani.

Anche il turismo organizzato in Italia ha vissuto lo scorso anno un forte rimbalzo rispetto al 2022, con i valori che sono tornati in linea a quelli pre-pandemia: il comparto del tour operating è cresciuto, infatti, del 40%, mentre quello delle agenzie di viaggio del 26%. In particolare, prosegue il processo di trasformazione digitale delle agenzie: si cominciano a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per creare contenuti, svolgere attività di marketing, gestire la relazione con il cliente e creare nuovi itinerari, sebbene manchi ancora una piena conoscenza di questi strumenti. Tra le novità, il fatto che le agenzie di viaggio abbiano iniziato a offrire in modo piuttosto diffuso anche soluzioni di flessibilità nei pagamenti come il buy now pay later.

“Il turismo ha retto il colpo degli ultimi avvenimenti e con il 2023 possiamo finalmente affermare la definitiva ripresa del settore dopo anni di sfide – sintetizza Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Travel Innovation –. Il revenge travel, quello spirito di rivalsa che avrebbe dovuto portare a viaggiare molto di più rispetto al pre-pandemia, è stato frenato solo in parte da guerre e tassi di inflazione, grazie anche a una sempre più diffusa capacità di garantire forme di flessibilità che hanno agevolato i viaggiatori”.

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