Nuova puntata dello scontro che vede contrapposti Stato e Regione Toscana a proposito della regolamentazione del turismo. Dopo che a inizio marzo il Governo aveva comunicato di voler impugnare la legge regionale del l Testo Unico del Turismo – che, a detta di Palazzo Chigi, violerebbe alcuni articoli della Costituzione – è arrivata la contromossa della Toscana. La Regione si costituirà, infatti, in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per sostenere la legittimità del Testo unico, approvato lo scorso dicembre.
La decisione della Regione Toscana
“Restiamo convinti della bontà e della modernità del nuovo Testo unico – ha commentato il Presidente della Regione, Eugenio Giani -, siamo pertanto pronti a difenderci in giudizio davanti alla Consulta per portare avanti la nostra idea legata alla disciplina di questo settore. La nuova legge punta su semplificazione delle procedure, valorizzazione delle comunità locali e promozione di un modello di turismo sostenibile e accessibile. Un testo – ha detto – frutto di condivisione con tutti gli attori del settore, che mette al centro l’utilizzo delle nuove tecnologie, la sicurezza dei lavoratori e la qualità dei servizi. La nostra proposta innova e aspira a diventare ispirazione per la disciplina nazionale in materia di affitti brevi, professioni turistiche, extra alberghiero non imprenditoriale e destinazioni d’uso”.
Il nodo affitti brevi
Proprio la regolamentazione degli affitti brevi e la possibilità concessa ai Comuni di varare norme specifiche per limitarli indicata dalla legge regionale costituirebbe uno dei nodi della questione. “Confidiamo che la Corte riconosca la validità del nostro impianto normativo, che punta a conciliare lo sviluppo turistico con la tutela del territorio e il rispetto delle esigenze delle comunità locali – ha detto anche l’Assessore toscano a Economia e Turismo, Leonardo Marras -. Siamo fiduciosi che questa battaglia porterà alla conferma della nostra legge, consentendo alla Toscana di continuare a essere un modello di governance turistica innovativa e sostenibile”.
“Perseverare è diabolico”
Pronta la risposta dei proprietari di case in affitto breve: “Errare è umano, perseverare è diabolico – ha commentato Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence -. Invece di riconoscere le criticità del Testo Unico del Turismo e aprire un confronto serio con gli operatori del settore, si sceglie di andare allo scontro istituzionale, con il rischio di danneggiare ulteriormente imprese e territori. Chiediamo alla Regione di fermarsi e di riaprire il dialogo con gli operatori del settore perché non si può regolamentare il turismo ignorando chi ne è protagonista”.
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