Circa 449.300 strutture, 13.992.722 letti e 2.128.764 camere: sono i numeri dello stock immobiliare alberghiero italiano secondo le ultime rilevazioni WCG-World Capital Group che, in occasione della manifestazione dedicata a turismo e innovazione BTO-Be Travel Onlife che si è tenuta la settimana scorsa a Firenze, ha scattato una fotografia del comparto, con un focus sull’hospitality toscana.
I numeri toscani
Ecco, dunque, un po’ di dati: secondo le rilevazioni, la Toscana concentra circa l’8% delle strutture ricettive (alberghiere ed extra alberghiere) e delle camere (alberghiere) italiane. Il record è, tuttavia, quello relativo alla presenza degli hotel cinque stelle, circa 160: un dato che è grosso modo il triplo rispetto alla media nazionale (61). Interessanti anche i numeri relativi alla presenza dei 4 stelle, che in Toscana si attestano a quasi 1.000 strutture (in media 607), e dei tre stelle, oltre 2.500 alberghi (in media, nel resto del Paese, 1420).
“La Toscana – ha spiegato Marco Clerici, Head of Research di WCG – risulta una delle destinazioni più di appeal nel settore immobiliare hospitality. A confermarlo è il segno positivo del +0,4% dei posti letto, che nel 2022 sono risultati essere 160.390. Segno di grande positività e in controtendenza, in uno scenario dove spesso assistiamo a cambi di gestione o valorizzazioni degli asset, piuttosto che a creazioni di nuove camere”.
I valori a camera
Lo studio di WCG ha messo in luce anche i valori immobiliari a camera di Firenze: 5 stelle da 450mila euro a 1 milione e 50mila euro, 4 stelle da 210mila a 510mila euro, 3 stelle da 85mila a 220mila euro, per una stima del valore del patrimonio immobiliare di 5,7 miliardi di euro. Dato che, se comparato con i valori immobiliari a camera della Versilia, per esempio – che stima un valore del patrimonio immobiliare di circa 1,6 ,miliardi di euro – evidenzia ancor di più il grande potenziale del capoluogo toscano.
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