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TFP Summit, il 2 febbraio appuntamento con il recruiting

Le figure più ricercate, le tendenze che emergono dalle inserzioni di lavoro, il focus sulla formazione: tutte le novità della prima edizione 2024 della job fair di “Job in Tourism”

Le figure più ricercate, le tendenze che emergono dalle inserzioni di lavoro, il focus sulla formazione: tu

Di Job in Tourism, 1 Febbraio 2024

È ormai partito il conto alla rovescia per il primo appuntamento dell’anno con TFP Summit – Turismo Formazione Professioni, la job fair dell’ospitalità e del turismo organizzata da Job in Tourism che tra una settimana esatta, venerdì 2 febbraio, farà tappa a Milano. Un’intera giornata dedicata al recruiting e al matching tra domanda e offerta di lavoro durante la quale i candidati potranno incontrare di persona i responsabili HR e i general manager delle aziende protagoniste della manifestazione, presentare il proprio CV e la propria candidatura e sostenere direttamente in loco il primo colloquio per tutte le posizioni aperte.

Trentotto sono le realtà del settore alberghiero che hanno aderito alla job fair, tra hotel indipendenti, gruppi alberghieri, villaggi, agenzie interinali e scuole di formazione (ve le abbiamo presentate nel dettaglio in questo e negli ultimi numeri del magazine di “Job in Tourism”, potete ritrovarle tutte – con l’elenco delle posizioni aperte per ciascuna e la descrizione delle skills richieste e delle offerte di lavoro a questo link). Centinaia, invece, i candidati che si sono già iscritti alla fiera, che è a partecipazione gratuita.

Le figure ricercate

Ma quali sono le figure attualmente più ricercate e che profili prediligono le aziende in questo momento? “La ricerca è a tutto campo e interessa tutte le figure che lavorano in hotel, ma certamente cucina, sala e front office si confermano i reparti nei quali la richiesta è maggiore. Anche nell’housekeeping notiamo un incremento delle offerte di lavoro”, analizzano Raffaella Preatoni e Roberta Uccheddu, del team commerciale di Job in Tourism. In totale, sono 600 le posizioni aperte per le quali si svolgeranno i colloqui durante la giornata. “Rispetto allo scorso anno – sottolineano – stiamo assistendo a una programmazione meno frenetica, che rispecchia maggiormente i ritmi stagionali ai quali eravamo abituati prima della pandemia: un segnale positivo del fatto che il mercato occupazionale si stia, in qualche modo, stabilizzando, nonostante le tante posizione sempre aperte e il turn over costante”.

La qualità della selezione

Dal punto di vista del profilo delle aziende, quelle che parteciperanno alla job fair si caratterizzano per un posizionamento alto. “Il TFP Summit è sempre più un evento strutturato sulla qualità della selezione dei profili. Un elemento – spiega Giorgio Caneva, amministratore delegato di Job in Tourism – che rappresenta un valore aggiunto sia per le aziende sia per chi cerca lavoro. Che sia mirato a giovani talenti alle prime esperienze piuttosto che a professionisti navigati, ad accomunare il recruiting che si svolge al TFP Summit è un concetto evoluto di professionalità che – evidenzia ancora Caneva – dà molta importanza alle soft skills, alle competenze digitali, all’attenzione al green e ai nuovi modi di intendere l’ospitalità di alta gamma”.

Focus formazione

Tutti temi che, non a caso, saranno oggetto dei panel di approfondimento che si susseguiranno nel corso della giornata, affiancando i colloqui di selezione. “Con questa edizione, abbiamo voluto ripristinare un momento che è sempre stato centrale per il TFP Summit, quello dedicato alla formazione che – conclude Caneva – è oggi un ambito sul quale si gioca gran parte del successo dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro nell’ospitalità”.

Il benessere aziendale, le skills richieste in ambito green e sostenibilità, ma anche il ruolo delle risorse umane nel luxury e il rapporto tra AI e capitale umano sono, dunque, i temi dei quali si parlerà. Ad alternarsi sul palco, i responsabili delle risorse umane e i direttori degli hotel che parteciperanno alla job fair, che racconteranno le esperienze messe in campo fornendo ai talenti in cerca di lavoro spunti e riflessioni utili sulle competenze oggi maggiormente ricercate dal mercato dell’ospitalità. A intervistarli sarà Emilio De Risi, autore di 21 Grammi di Turismo, newsletter dedicata all’approfondimento turistico.

Due focus specifici, condotti da Maurizio Galli e Giacomo Ballerini di Formazione Alberghiera, saranno dedicati, invece, alla figura dell’hotel manager e alla creazione di esperienze turistiche di successo, mentre di formazione e certificazione delle competenze parleranno Eleonora Usuelli e Roberta Moroni dell’Università e-Campus.

I dettagli sugli orari dei panel, la cui partecipazione è a ingresso libero, si trovano a questo link.

Per approfondire: Come partecipare a TFP Summit

La nuova edizione di TFP Summit si terrà venerdì 2 febbraio a Milano, presso l’Hotel Melià di via Masaccio 19. Situato in una posizione strategica, vicino al centro città, l’Hotel Melià è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Milano Centrale e collegato con la metropolitana linea rossa (fermata Lotto). La job fair è a ingresso libero (previa iscrizione dei candidati a questo link) e si terrà dalle 9 alle 18. Per partecipare ai colloqui con le aziende non è necessario prenotarsi, ma sarà sufficiente recarsi ai singoli desk e attendere il proprio turno. Per sfruttare al meglio ogni opportunità, il nostro consiglio è di arrivare alla manifestazione sin dal mattino muniti di un elenco delle aziende con le quali si desidera sostenere il colloquio, in ordine di preferenza, in modo da ottimizzare il più possibile i tempi. Sul sito di TFP Summit sono presenti schede dettagliate per ogni azienda che ne tracciano il profilo, ne elencano le figure ricercate e ne descrivono offerte di lavoro, skills richieste e politiche HR: uno strumento utile che vi consigliamo di consultare prima della job fair per selezionare le realtà che interessano e prepararsi al meglio ai singoli colloqui di lavoro. Da non dimenticare? Una buona quantità di copie cartacee del proprio CV da presentare durante gli incontri e una copia su chiavetta, nel caso i recruiters ne chiedessero una versione digitale.

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