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Sulle tracce di Colombo e Cervantes

Di Anna Borgoni, 22 Giugno 2007

Nucleo urbano cosmopolita e dinamico, depositario di antiche glorie e tradizioni, capoluogo della comunità autonoma di Castiglia e León dal 1983,Valladolid dista un’ora e mezza da Madrid. Posta al centro della meseta, l’altipiano castigliano, la sua area urbana conta 400 mila abitanti, nel medio bacino del Duero. Nella piana spiccano le vaste coltivazioni di viti.
Una città dal fascino nobile, con storici edifici come la casa-museo di Cristoforo Colombo, dove la tradizione dice abbia soggiornato l’ultima volta nel 1506. Piazze, edifici, strade e la sua enorme statua sottolineano lo stretto legame che unì il navigatore alla città. Vi dimorò per tre anni anche Cervantes, in un’antica costruzione oggi divenuta casa-museo. Tra i monumenti d’interesse storico il Palazzo Viviero, sede reale, e i teatri dedicati a Lope de Vega e a Calderón de la Barca. Valladolid ha fama di essere il luogo dove si parla il miglior castigliano e ospita centri specializzati nell’apprendimento della lingua. L’antica università, risalente al tredicesimo secolo, accoglie più di 40 mila studenti.
Il recente collegamento con Orio al Serio della compagnia low cost Ryanair offre ben quattro voli alla settimana e avvia la destinazione spagnola a un notevole interscambio turistico e d’affari tra il Nord Italia e la Castiglia. Ma come si articola l’offerta del suo territorio? Strutture congressuali, acque termali, golf, un profilo culturale di alto livello con imponenti complessi medievali e gotici, architettura castellana, palazzi nobiliari, chiese e monasteri dove si respira una spiritualità profonda. Ma anche, fiore all’occhiello della zona, sei strade del vino, quattro delle quali intitolate a prodotti a denominazione di origine: Cigales, Ribera del Duero, Rueda e Toro.
Valladolid propone anche attività museali ed eventi. Ricordiamo il percorso fluviale che si compie a bordo della Leyenda del Pisuerga, un battello panoramico che, solcando le tranquille acque del Canal de Castilla, raggiunge poi il museo della scienza, sulla sponda del fiume cui il battello è intitolato. Edificio simbolo della modernità cittadina, il museo della scienza è stato progettato da architetti di fama internazionale come Rafael Moneo ed Enrique de Teresa, e vanta il planetario più avanzato del mondo, totalmente digitale. Il museo d’arte contemporanea spagnola Patio Herreriano ospita un’importantissima collezione con più di 900 opere di artisti dal 1918 a oggi, tra cui Salvador Dalì, Joan Mirò, Eduardo Chillida, Antoni Tàpies ed è situato in uno dei chiostri dell’antico monastero di san Benito. Nel museo nazionale di scultura, ospitato nell’ispano-gotico Collegio di San Gregorio, sono esposte quasi 3 mila opere di scultura e pittura degli artisti più importanti dell’arte plastica spagnola, dal tredicesimo al diciannovesimo secolo.
La città di Valladolid dispone di 45 strutture alberghiere, per un totale di circa 7 mila posti: due hotel a cinque stelle, 17 a quattro stelle, 19 a tre stelle. Il Boutique Hotel Meliá Recoletos, quattro stelle, è situato di fronte al centralissimo parco ottocentesco Campo Grande, che ospita ancora voliere e pavoni. L’albergo conta 80 doppie, quattro junior suite e 15 camere mansardate, arredate e decorate nello stile del primo ‘900. L’hotel dispone altresì di una sala attrezzata per convegni d’affari di 90 metri quadrati e del salone polifunzionale «Patio La Fontana» di 700 metri quadrati, oltre a un parcheggio di 60 posti auto.
Le superfici verdi di quattro campi da golf (La Galera, Entrepinos, Bocigas e Aldemayor), situati a pochi chilometri da Valladolid, offrono numerosi servizi e momenti di distensione, così come la struttura balneare di Las Salinas a Medina del Campo, all’interno di un magnifico palazzo, il centro termale a Iscar o il centro spa Sant’Anna, in una zona residenziale, che invitano a ritemprarsi grazie alle acque.
Tra le specialità culinarie, si possono gustare prelibati piatti di lechazo (abbacchio), asparagi bianchi e formaggio di capra. La Semana del Renacimiento, a maggio, e il Concurso de Pinchos, a ottobre, sono manifestazioni gastronomiche che mobilitano gli chef più all’avanguardia.
A circa 50 chilometri da Valladolid, seguendo la strada del vino Ribera del Duero, si arriva al turrito Castello di Peñafiel, che svetta su un borgo disposto a cerchi concentrici. La fortezza di imponenti proporzioni, che si estende per più di 200 metri, ospita attualmente il museo provinciale del vino con documentazione storica, sale di degustazione, aule per conferenze, biblioteca.
Nell’altipiano semidesertico e ventoso, le grandi distese di grano e altri cereali e i pini ombrelliferi, solo recentemente riconvertiti dalla produzione della resina a quella dei prelibati pinoli, si alternano ai vigneti da cui nascono noti vini di ottima qualità, corposi, ricchi di aromi, perfetti da abbinare ai piatti della cucina locale.

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