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Sulle orme di Lawrence d’Arabia

Di Massimiliano Sarti, 5 Gennaio 2007

La mole delle antichissime rocce del Wadi Rum è muta testimone del millenario passato della Giordania. Qui lo spazio è «immenso, riecheggiante e divino», come amava raccontare Lawrence d’Arabia. Poco lontano sorge l’ottava meraviglia del mondo antico, Petra, la città rosa, con le sue abitazioni, i suoi palazzi e i suoi templi scavati nella roccia più di 2 mila anni fa. A nord, invece, s’incontra il Mar Morto, forse la prima spa naturale della storia. Consapevoli delle potenzialità dell’odierno regno hascemita, le autorità giordane hanno varato nel 2004 un ambizioso piano di sviluppo del turismo, che dovrebbe concludersi nel 2010 con l’obiettivo di raddoppiare il flusso di viaggiatori. Nonostante l’attuale congiuntura politica della regione non sia particolarmente favorevole, gli investimenti, privati e pubblici, continuano a fluire copiosi.
Obiettivo di questo piano di largo respiro è attirare soprattutto un turismo di qualità, capace di generare un virtuoso circolo di sviluppo economico. I mezzi identificati come più idonei a raggiungere lo scopo si concentrano sul potenziamento e la promozione di settori ad alta redditività come il wellness, il mice, la crocieristica, il turismo culturale, religioso ed ecologico. Per questo motivo, dal 2004, il governo giordano stanzia il 4% dei proventi derivanti dal turismo per operazioni di marketing internazionale, politiche di formazione del personale e progetti di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture.
Un piano d’azione a 360 gradi che si è recentemente tradotto, per esempio, nel completo restyling del brand turistico del paese. Lo scorso novembre, durante il World travel market, è stato infatti presentato il nuovo marchio Jordan tourism board.
A favorire l’investimento di capitali privati nell’industria turistica del paese concorre anche la favorevole congiuntura economica. Il prodotto interno lordo aumenta del 7% l’anno e rende la Giordania una delle economie mediorientali con il tasso di sviluppo più accelerato dell’intera regione. Tra i fattori trainanti di tale crescita si annoverano il turismo e il settore immobiliare, che stanno vivendo un vero e proprio boom: nei prossimi cinque anni, più di 5 miliardi di dollari saranno investiti in progetti riguardanti l’hôtellerie e piani di sviluppo immobiliare. Nella capitale Amman, un miliardo di dollari è stato investito per la costruzione della prima parte di un vasto complesso residenziale denominato The Royal Metropolis. Il piano, a partecipazione giordana, kuwaitiana e del Bahrain, prevede tra l’altro la costruzione di due grattacieli a torre in cui saranno ospitati uffici, spazi per il congressuale e un Hilton 5 stelle. Ma sono soprattutto Aqaba e le spiagge lungo il Mar Morto ad attirare i capitali degli investitori internazionali. Qui i progetti per la realizzazione di complessi turistico-residenziali sono assai numerosi e includono compagnie come Kempinski, Marriott, Holiday Inn, Starwood e Jumeirah.
Un piano di sviluppo particolarmente interessante riguarda il parco nazionale di Dibbeen, area forestale nel nord della Giordania: implementato da una compagnia a partecipazione mista privata e pubblica, il progetto, da più di 100 milioni di euro, prevede la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture della regione circostante, nonché la costruzione di hotel 5 stelle, di un centro congressi e di altre attrazioni per il divertimento e il wellness. L’intero nuovo complesso, che interessa un’area di 500 mila metri quadrati, dovrebbe sorgere entro il 2010 ispirandosi ai più avanzati principi di eco-sostenibilità. A questo proposito, tra gli intenti dichiarati dagli investitori, spicca la necessità di evitare gli sprechi d’acqua in una regione non particolarmente ricca di risorse idriche e la volontà di utilizzare materiali ecocompatibili che si integrino con l’ambiente circostante.

Focus: Aqaba e Mar Morto

Ad Aqaba, il 16 dicembre scorso, è stata siglata una joint venture tra la locale Aqaba development corporation e un consorzio per la gestione e il miglioramento dei servizi portuali. La città, unico centro giordano sul Mar Rosso, è stata oggetto negli ultimi tre anni di ingenti investimenti, che mirano a renderla porta d’ingresso preferenziale al regno hascemita.
Tra le nuove aperture, da segnalare, a giugno 2007, quella del Radisson Sas Tala Bay Resort, hotel 5 stelle da 323 camere con due ristoranti, tre piscine e una spiaggia di 342 metri quadrati per il diving e gli sport acquatici. L’albergo farà parte di un nuovo complesso residenziale e turistico denominato Tala Bay, che al termine dei lavori comprenderà una marina completamente rinnovata, un campo da golf e altre infrastrutture per lo sport e il divertimento, nonché tre hotel per una capacità totale di 920 camere.
Sempre nella città portuale hascemita, 362 milioni di dollari sono stati investiti per il Saraya Aqaba, un progetto che prevede la costruzione di sei hotel e resort (a gestione Jumeirah e Starwood), un complesso sportivo, una spa, un convention center, un acquario e numerosi edifici residenziali. Lungo il litorale settentrionale dovrebbe sorgere Ayla: un investimento da 700 milioni di dollari per un altro vasto complesso turistico-residenziale che include la creazione di una laguna artificiale e la costruzione di cinque resort, con una capacità totale di 1.540 camere, e di un campo da golf 18 buche. All’appello non mancano neppure Kempinski e Marriott, che hanno già avviato progetti per la costruzione di propri hotel ad Aqaba. A essi si deve aggiungere il piano per il Red Sea Resort, vasto complesso turistico con ristoranti, club house e spa, che sorgerà su un’area di 50 mila metri quadrati.
Anche nell’altra regione giordana a forte vocazione turistica, l’area attorno al litorale del Mar Morto, si conta un gran numero di progetti per nuovi hotel. Tra questi, uno dei più prestigiosi è il recentemente inaugurato Kempinski Hotel Ishtar Dead Sea, un 5 stelle costruito ispirandosi al modello dei giardini pensili di Babilonia: ristoranti d’alta cucina, boutique e l’Anantara spa sono tra i fiori all’occhiello di questo albergo con 114 camere affacciate sul Mar Morto. Crowne Plaza Dead Sea e The Royal Resort & Spa sono altri due 5 stelle di prossima apertura, mentre il Saraya Dead Sea dovrebbe comprendere un boutique hotel, una club house e un campo da golf 18 buche. Anche Holiday Inn ha intenzione di aprire un albergo lungo le sponde giordane del Mar Morto: il Dead Sea, 4 stelle con 74 camere e 128 chalet. Infine, per citare solo i più importanti piani di sviluppo della regione, è prevista la realizzazione di un parco divertimenti acquatico, con hotel 5 stelle incluso, per un investimento totale di 40 milioni di dollari: il Sun Days Resort & Aqua Park.

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