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Strategie di crescita per il Gruppo UNA

Dallo storico Principi di Piemonte di Torino al nuovo skyline milanese, passando per lo sviluppo del franchising: intervista al managing director Fabrizio Gaggio

Dallo storico Principi di Piemonte di Torino al nuovo skyline milanese, passando per lo sviluppo del franchis

Di Mariangela Traficante, 12 Novembre 2019

La riapertura dello storico Principi di Piemonte a Torino è stato l’appuntamento clou dell’autunno. Ma il Gruppo UNA guarda già al prossimo anno, con l’imponente progetto milanese in zona Porta Nuova, una new entry a Roma e l’obiettivo di espandere il portfolio anche grazie al franchising.
A raccontare i nuovi progetti del gruppo è il managing director Fabrizio Gaggio.

Domanda. Partiamo dalla riapertura del 5 stelle Principi di Piemonte UNA Esperienze a Torino, un momento importante per il gruppo.
Risposta. “Il Principi di Piemonte per noi rappresenta di fatto il primo vero albergo ristrutturato dal momento della fondazione del Gruppo UNA nel dicembre 2016, data in cui avvenne la fusione tra Ata Hotels e UNA Hotels & Resorts; abbiamo lavorato per l’ottimizzazione, sia al livello dei processi per la sede centrale che in termini di lavoro sulle strutture, ma il primo vero hotel svelato è questo. Si tratta di una delle strutture più importanti sulla piazza torinese, un 5 stelle con cento camere, diretto da Leonardo Serranti, manager con noi fin dalla fondazione del gruppo, con precedenti esperienze per esempio Cusani, Maison e Scandinavia. Importante anche il numero di suite, compresa quella presidenziale. L’hotel conta su un ristorante, Casa Savoia, gestito da un nuovo team interno guidato dallo chef Michele Griglio. A questo si aggiunge l’importante partnership sul fronte benessere, con la società Alkemy a cui è stata affidata la gestione dell’esclusiva spa.
L’hotel dev’essere un punto di riferimento per la città: l’accesso al ristorante e alla spa è aperto anche al pubblico esterno e inoltre sono già in corso una serie di proposte di attività di co-branding o su pacchetti legati al benessere e alla cultura engastronomica del territorio. Il tutto è corredato poi naturalmente dal centro congressi, con la sala delle feste che fu creata, insieme al resto dell’hotel, dall’architetto Bonadè nel 1936 con l’arte dei maestri vetrai di Murano, e che abbiamo ristrutturato mantenendo i caratteri dell’epoca, come le decorazioni vitree e marmoree del grande salone, ma integrando le caratteristiche più contemporanee. Vogliamo diventare interlocutori di riferimento per Torino e per i suoi grandi appuntamenti, come Artissima, una delle fiere più importanti di arte contemporanea. Abbiamo ospitato l’installazione scultorea dell’artista Marcello Maloberti nel nostro salone delle feste e la città ha risposto in maniera entusiasta.
Anche le Atp Finals di tennis nel 2021 e per i successivi cinque anni saranno un altro momento fondamentale, speriamo che la città possa in futuro puntare anche su altri importanti eventi perché può davvero dare tantissimo”.

D. Dalla grande tradizione del passato che rinasce a Torino si passerà, l’anno prossimo, al nuovo skyline milanese con l’arrivo del nuovo flagship hotel Milano Verticale UNA Esperienze.
R. “Milano Verticale sarà per noi un altro momento molto importante: la sua apertura è prevista tra fine estate e inizio autunno 2020 e anche qui abbiamo a bordo un direttore di provata esperienza e capacità come Giovanni Testa. La struttura da 173 camere (una torre di tredici piani, un immobile di quasi 10mila mq, ndr) trova collocazione in quella che al momento è la zona calda di Milano, tra viale Monte Grappa, via Rosales e via De Cristoforis nel punto di maggiore verticalità ed espressione architettonica della città, tra piazza Gae Aulenti e Corso Como. Sorge nelle vicinanze della nuova sede di Microsoft ma anche dell’area dove il Gruppo Unipol sta creando il proprio nuovo quartier generale. Conterà su un’importante area food&beverage guidata da un interprete italiano della ristorazione di grande fama internazionale e una carriera costellata di successi, di cui non posso ancora fare il nome. Ci sarà un ristorante gourmet, un bar con accesso a un giardino privato di oltre mille mq e un bistrot aperto tutto il giorno. Altri punti di forza saranno la terrazza panoramica e le quattro penthouse suite. Vogliamo avere una presenza anche per il Mice”.

D. Su quali aree guardate per l’espansione futura e con quali modalità la condurrete?
R. “Su Milano stiamo valutando altri progetti di riqualificazione di prodotti esistenti, dall’UNA Hotel Cusani allo Scandinavia, non si tratterà di ristrutturazioni radicali ma piuttosto di operazioni di refurbishment per elevare il prodotto e inserirlo in una delle categorie di brand adeguate.
Stiamo facendo anche dei ragionamenti interessanti per valutare ibridazioni, per cavalcare l’onda che ha travolto il settore hospitality tra hotel, long stay residence e altri modelli, stiamo lavorando su progetti in tal senso. L’anno prossimo poi apriremo a Roma un nuovo hotel nel cuore di Trastevere, una struttura che abbiamo preso in gestione da un proprietario terzo e ora in corso di ristrutturazione: 96 camere con terrazza sui tetti di Roma, va a completare un’offerta che mancava in questa zona della Capitale”.

D. Affitto, management e franchising: quali sono le potenzialità in merito alle tre formule proposte e anche ai tre brand UNA Esperienze, UNA Hotels e UNAway ?
R. “Nonostante in Italia ci siano tantissime strutture alberghiere esistenti – si parla sempre di 33-34mila – pochissime di queste fanno parte di catene. Noi siamo il primo gruppo italiano sul territorio e attraverso le nostre strategie di sviluppo vogliamo incrementare il prodotto attraverso le gestioni, gli affitti e il franchising. In particolare in merito a quest’ultima formula stiamo sviluppando una piattaforma flessibile con tre diversi livelli di affiliazione a scelta del cliente, che consentono di essere più snelli nei confronti di altri programmi esistenti che spesso si scontrano con logiche di investimenti iniziali importanti e di rigidità verso quelli che sono i gestori e i piccoli imprenditori. Riceviamo già i primi segnali positivi. Il primo hotel che abbiamo inserito nel brand UNA Esperienze grazie al contratto di affiliazione è il Relais Villa Grazianella a Montepulciano, che comprende una villa, un ristorante e una cantina con i vitigni della zona. Stiamo dialogando anche con altri operatori, soprattutto nel Centro e nel Sud Italia, per esempio in Toscana e Sicilia, tendenzialmente si tratterà di inserimenti nel brand Esperienze. Naturalmente anche per gli altri due non ci sono preclusioni di sorta, siamo ottimisti perché le risposte sono interessanti”.

D. Quale sarà l’orizzonte degli investimenti di Unipol sul fronte immobiliare e di sviluppo per il Gruppo UNA?
R. “In questo momento la strategia del gruppo sulla parte alberghiera rimane inalterata, si conferma la volontà di essere un importante operatore alberghiero da un lato e dall’altro un grande investitore con un fondo tematico per la raccolta di asset, gestito da Unipol Sai Investimenti, del valore attuale di circa 600 mln di euro e che ci vede come principali operatori e gestori. Ma questa non è l’unica strada per noi, valutiamo continuamente opportunità di gestione anche con terze parti istituzionali e indipendenti. È importante ribadire che siamo una società di gestione pura, non acquistiamo hotel ma investiamo sulle gestioni. L’estero non è al momento all’orizzonte, la strategia è quella di consolidarsi e svilupparsi sulla parte italiana, poi non è detto che in futuro non si possa valutare”.

D. Come giudica al momento il mercato alberghiero italiano e quello immobiliare legato all’ospitalità? Che prospettive ci sono?
R. “Sicuramente, anche alla luce dei tanti anni di esperienza all’estero in gruppi internazionali, posso dire che l’Italia è un mercato complicato: da un lato tutti vorrebbero essere presenti, dall’altro le barriere all’entrata non sono solo quelle di tipo economico e finanziario, ma anche le difficoltà a realizzare determinate situazioni. Si registrano una mancanza di attenzione da parte delle istituzioni e un tessuto non controllato come è quello dell’extra-alberghiero, che mette in difficoltà chi fa del turismo un’industria seria contro chi non applica le stesse regole di ingaggio e diventa concorrente sleale.
Ci sono tanti processi burocratici rispetto agli altri Paesi che rendono difficile lavorare. Un’industria come quella alberghiera che ha grande capacità di generare occupazione e reddito viene costantemente bistrattata. E invece ci sono appunto oltre 33mila strutture rappresentate soprattutto da piccoli imprenditori che si danno un gran da fare per operare su un territorio che a volte sembra quasi ostile”.

Fabrizio Gaggio
Fabrizio Gaggio è managing director di Gruppo UNA S.p.A. dal 2016, dove è stato timoniere del rebranding che nell’ottobre del 2018 ha portato alla creazione e alla presentazione sul mercato del gruppo italiano di hotellerie.
Il suo percorso professionale, intrapreso dopo la laurea presso l’Università Bocconi di Milano, ha visto una forte competenza nel settore Finance andare a convergere con una conoscenza approfondita del comparto turistico, immobiliare ed alberghiero. Il manager ha all’attivo diverse esperienze internazionali che lo hanno portato a gestire progetti complessi, identificare opportunità di fusioni e acquisizioni di strutture, sviluppare strategia di brand, vendita e marketing con una propensione verso i prodotti e le esperienze di lusso.
Dopo una esperienza decennale in veste di ceo per Lungarno Collection, Gaggio ha infatti ricoperto l’incarico di managing director in Starhotels SpA, per poi varcare i confini nazionali e approdare a Londra in qualità di senior vice president global asset management per Millenium & Copthorne Hotels and Resorts e

Il gruppo
Nato nel 2016, il polo alberghiero è il risultato dell’integrazione di ATA Hotels e UNA Hotels & Resorts. Presente in dieci regioni in Italia, il Gruppo UNA copre 19 destinazioni e dispone di circa 5mila camere distribuite in 38 strutture tra hotel (ventisette, di cui un 5 stelle e ventisei 4 stelle), sette resort (un 5 stelle e sei 4 stelle) e quattro aparthotel 4 stelle. Il portfolio è stato raccolto in tre brand, in grado di rappresentare tre distinti modi di vivere l’ospitalità: UNA Esperienze, UNA Hotels e UNAway.
a Newport Beach per Quicksilver Hotels & Resorts International come advisory board member.

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