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Stasera a cena nell’antico granaio

Di Anna Goffi, 14 Aprile 2006

«Questa sera andiamo al ristorante… di un albergo». Nessun cittadino milanese fino a qualche anno fa avrebbe pronunciato una frase simile, e nemmeno i clienti degli alberghi cittadini. Più facile che l’ospite di un hotel milanese uscisse dall’albergo per andare a mangiare in una trattoria a pochi passi da lì. Infatti, benché il capoluogo meneghino offra un’ottima ristorazione, le proposte alberghiere fino a ieri risultavano per lo più appiattite su una cucina internazionale un po’ anonima. Oggi, invece, le offerte di ristorazione negli alberghi della città sono numerose, ben curate e diversificate.
Interessante, per esempio, la proposta del ristorante «al V piano», realizzato appunto al quinto e ultimo piano del lussuoso Grand Visconti Palace di Milano, su viale Isonzo, a due passi da Porta Romana e piazzale Lodi, da oggi fruibile anche dai gourmet cittadini. Infatti, a due anni dall’inaugurazione come ristorante interno al prestigioso resort-hotel, «al V piano» apre ufficialmente le porte anche alla clientela esterna inaugurando un ingresso dedicato, affacciato su via Mantova.
Il prestigioso albergo è stato realizzato recuperando intelligentemente lo storico Mulino Verga, uno dei simboli della Milano industriale dei primi del ‘900, e si sviluppa su un’area di ben 12mila metri quadrati, di cui 2.500 di parco.
Ricavato da uno dei granai dell’antico mulino, il ristorante «al V piano» si inserisce in questa sorprendente oasi di verde a due passi dalla city finanziaria e da piazza Duomo, distinguendosi per l’inconsueta collocazione panoramica, all’ultimo dei cinque piani dell’hotel, dal quale la vista è libera di spaziare sui tetti di Milano.
La sala ristorante, dal suggestivo soffitto a mezza volta, ha ampie vetrate che danno sul parco interno e ospita un totale di 68 coperti. Un’imponente specchiera d’epoca, collocata sulla parete di fondo, fa bella mostra di sé all’interno di un ambiente sobrio ed elegante che annovera sedie a poltroncina in pelle di struzzo trattata, grandi lampade di design e pezzi di antiquariato accolti in nicchie illuminate ad arte. Toni caldi e naturali, oltre a materiali pregiati, creano un’atmosfera accogliente, rilassata e raccolta. La disposizione dei tavoli sottolinea l’importanza attribuita al comfort e all’intimità dei clienti e la volontà di creare uno spazio allo stesso tempo arioso e di charme.
La brigata di cucina è diretta dallo chef Marco Offidani che propone piatti raffinati, di tradizione italiana e soprattutto di regione lombarda, rivisitati e attualizzati con creatività. Nel rispetto della tradizione, durante la serata inaugurale sono stati presentati quattro gustosi antipasti tra cui figuravano i piccoli mondeghili su erbette all’aceto balsamico, un’entrée che riprende e nobilita i mondeghée, le polpettine che un tempo le massaie milanesi preparavano utilizzando avanzi di manzo e salumi. A seguire, il riso alla certosina con gamberi di fiume e piselli, le piccole milanesi di vitello con insalata di patate violette (una particolare cultivar olandese), il filetto di rombo in mantello di pomodori confit e mozzarella di bufala in salsa di basilico viola, il tortino caldo al cioccolato con cuore di cioccolato bianco e salsa alla vaniglia leggera, caffé e frivolezze.
Alcune concessioni al gusto internazionale, l’introduzione di materie prime eccellenti, selezionate in base a criteri di qualità e di estetica, così come inusuali accostamenti tra sapori di terra e di mare concorrono a distinguere la cucina regionale di questo ristorante rispetto alla semplice proposizione di piatti divenuti simbolo della tipicità lombarda.

La ricetta: Piccoli mondeghili su erbette all’aceto balsamico

Ricetta di Marco Offidani, Executive chef Ristorante “al V piano”

Ingredienti per 4 persone
400 g di carne arrosto, 100 g di salsiccia, 50 g di mortadella di fegato, 50 g di mollica di pane, 80 g di burro, 2 dl di latte, ½ spicchio d’aglio tritato, 2 uova, 30 g di prezzemolo tritato, barba di frate, cicoriella, noce moscato, pane grattugiato, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di miele, sale e pepe, 1 tazzina di aceto balsamico.

Procedimento
Mettere il pane a bagno nel latte per 20 minuti, strizzarlo e sbriciolarlo. Tritare finemente la carne, spellare la salsiccia, sminuzzarla e tritare la mortadella. Riunire gli ingredienti in una terrina, aggiungere le uova, il prezzemolo e l’aglio tritati e aromatizzare il tutto con noce moscata, sale e pepe. Mescolare gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo. Con le mani leggermente inumidite ricavare delle polpette grosse come delle noci. Passarle nel pane grattugiato, pressandolo per farlo aderire bene. Far fondere il burro in una padella e rosolare le polpette a fuoco medio. Lasciare quindi cuocere per circa 10 minuti, fino a quando non saranno dorate. Scottare le erbette in acqua bollente, scolarle, quindi passarle in una padella con un po’ di burro e far insaporire. In un pentolino, scaldare l’aceto balsamico con lo zucchero e il miele e far ridurre fino a ottenere una salsa omogenea. Comporre il piatto disponendo le erbette sul fondo, quindi condire con il composto di aceto balsamico. Adagiarvi sopra i mondeghili molto caldi e servire.

Vino consigliato in abbinamento
Terra di Franciacorta (Lombardia)
Temperatura di servizio: 12,5°
Colore rosso violaceo
Gusto aromatico austero

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