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Spa on board: un lavoro e una sfida

Di Floriana Lipparini, 20 Gennaio 2006

steiner_italy@yahoo.it
www.steinerleisure.com
«L’interesse per il benessere sta crescendo in modo strepitoso nel mondo delle crociere. In estate, quando sarà inaugurata, Costa Concordia farà storia: avrà lo spazio Spa più grande del mondo, quasi 2mila metri quadrati. Si chiamerà “Samsara”, un concept ispirato all’India, a tecniche asiatiche».
C’è entusiasmo nelle parole di Daniela Anzinger, recruitment manager di Steiner per l’Italia, in particolare con Costa Crociere, la Germania, l’Austria, la Svizzera e Malta. Sono otto, nel mondo, le persone che svolgono questo ruolo per Steiner.
Daniela è nata vicino a Salisburgo, in Austria, ma molto presto ha iniziato a uscire dai confini. A 20 anni era a Miami. «Mi sono buttata, ho vissuto in diversi paesi, negli Stati Uniti, in Sud America, in Grecia, ho viaggiato molto, ho anche sofferto, però sono molto aperta, entro facilmente in relazione con le persone, parlo con tutti e questo mi ha dato forza ed esperienza».
Queste doti, unite alla capacità di organizzarsi che di norma si attribuisce a chi proviene dall’ex impero absburgico, e alla conoscenza di quattro o cinque lingue, hanno aiutato Daniela a raggiungere l’attuale importante incarico. In precedenza aveva lavorato per Austrian Airlines, poi a Trieste nelle compagnie di traghetti per la Grecia. Nel 2001 iniziò come receptionist per Steiner Transocean, dopo aver trascorso quattro settimane a Londra alla Steiner Training Academy, imparando tutto quanto occorre sapere per lavorare negli Spa Steiner a bordo: i trattamenti, i metodi, i prodotti, la mission e la filosofia. Subito dopo i primi viaggi, Caraibi, Bermuda, Madera, Istanbul, è scattata l’offerta di occuparsi di recruiting.
«Una sfida che sono contenta di aver accettato. Vivo in un mondo bellissimo, con uno stile di vita affascinante, che apre la mente e ti fa conoscere tante persone nuove. Inoltre mi piace veder crescere le persone che lavorano con noi», racconta Daniela.
A bordo sono tante e concrete le opportunità di lavoro per i professionisti e le professioniste del benessere: parrucchieri, estetisti, istruttori fitness, receptionist.
«In Italia ho qualche difficoltà a trovare candidati adatti per via dell’inglese, necessario in questo lavoro. La generazione abituata a parlarlo fluidamente sta arrivando, ma non è ancora pronta. Inoltre i giovani hanno un po’ paura di muoversi e andare lontano da casa, lasciando le abituali comodità. Inizialmente c’è euforia, entusiasmo, ma all’ultimo momento manca qualcosa. I parrucchieri italiani, ad esempio, sono bravissimi e molto richiesti, ma non sempre escono dall’Italia. A volte anche i genitori frappongono ostacoli, di fronte alla formula di contratto offerta da Steiner. I candidati selezionati seguono un training gratuito a Londra presso la Steiner Training Academy, incluso vitto e alloggio. Tuttavia non possiamo garantire che ognuno dopo il training a Londra trovi sicuramente un posto e venga assunto, perché durante l’addestramento si potrebbero scoprire problemi fisici o di relazione interpersonale tali da sconsigliare quel tipo di lavoro».
Stando all’esperienza di Daniela, i giovani milanesi e romani non vogliono rischiare troppo, mentre al Sud sono abituati che niente è regolare e sono molto più disponibili. Quando gli si chiede «perché vuoi andare sulle navi?», rispondono «per andarmene via da qui». Un certo numero di requisiti è comunque necessario: i candidati devono essere qualificati, con un minimo di un anno di esperienza, di bell’aspetto, no piercing, no tatuaggi, sorridenti e flessibili.
«A bordo la vita è dura, occorre essere aperti alle novità, darsi da fare. Al primo momento si può incontrare qualche difficoltà, è come cambiare città per lavoro. Ci si trova in un ambito internazionale, anche questa è una sfida. Se non si lavora, non si guadagna, più si lavora più si guadagna. Non si hanno spese vive, nella busta paga ci sono i contributi, ma il guadagno viene dalle mance e dalle provvigioni, un fisso è previsto solo su navi piccole. Si deve anche saper promuovere i trattamenti, mescolarsi ai passeggeri, socializzare», chiarisce la recruitment manager.
Cinque giorni e mezzo di lavoro, nel giorno libero ovviamente si può scendere a terra per visitare i luoghi di approdo, con passaporto europeo sulle navi Costa i contratti durano cinque mesi, forse ora si arriverà a otto. Alcuni provano e non ce la fanno, perché comunque c’è molta pressione e qualche disagio, come il fatto di dover dividere la cabina con un’altra persona, per altri invece la vita a bordo diventa una passione. Dal secondo viaggio si può scegliere la destinazione e si può anche puntare a far carriera come team manager.
«Per il 65/70% le persone chiedono di tornare a lavorare con noi e fare un altro contratto. È un’esperienza di apertura, lontano dalle comodità si cambia, si sale come una persona e si scende come un’altra», conclude.

Costa Concordia

Sarà la più grande nave della flotta: oltre 500 cabine dotate di balcone, schermo cinematografico all’aperto, area piscine coperta da un tetto di cristallo semovente, cabine e suite con accesso diretto alla Steiner Spa.
La Steiner Spa “Samsara” propone:

• Rituale di benvenuto (intera giornata di relax e benessere con cerimonia del tè)
• Cerimonia Moksha (quattro giorni)
• Cerimonia Nirvana (cinque giorni)

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