Spa experience nel mondo Leading

Sfogliando le cento pagine della piccola e raffinata directory bianca e azzurra, che sull’essenziale cover porta l’antico simbolo taoista dello yin e dello yang, sfilano davanti agli occhi immagini che potremmo definire oniriche.
«Dai vecchi tempi in cui si andava a “passare le acque”, la spa experience si è evoluta in un lifestyle globale», dice Paul M. McManus, presidente e Ceo di Leading hotels of the world, presentando la directory, «che viene arricchito dallo scambio di differenti culture pratiche e tecniche, dalla scoperta di nuove e inaspettate risorse da ogni angolo del mondo e dalla nostra determinazione a trovare luoghi-rifugio rispetto alle durezze di un mondo sempre più stressante».
Luoghi magici, fascino orientale, atmosfere esotiche, raffinato design: 87 Leading spas of the world, disseminate presso gli alberghi più esclusivi, sono riunite in un’agile guida che descrive le caratteristiche della location ed elenca i principali trattamenti disponibili nella spa. Dove si trovano? In Europa, in Medio Oriente, in Africa, in Asia Pacific, nell’America del Nord, del Centro e del Sud e ai Caraibi. Insomma, sono davvero worldwide, ma tutte scelte secondo criteri estremamente selettivi che ne fanno una speciale luxury collection.
Il progetto Leading spas è nato nel 2004 proprio con l’obiettivo di individuare gli standard del lusso nel settore delle spa, un compito non facile perché si tratta di individuare parametri e criteri adeguati e rigorosi. «Il team di ispettori professionalmente qualificati che abbiamo scelto ha definito un range di ben 200 criteri base per accogliere una struttura nel novero delle Leading spas», spiega Welf J. Ebeling, direttore generale di Leading, incontrato a Milano. «E la certificazione scatta soltanto dopo che le ispezioni alla spa sui trattamenti, sull’esperienza e sul rapporto con i clienti hanno dato tutte esito positivo. Noi ci poniamo dal punto di vista del cliente, valutiamo il modo in cui viene accolto, il tipo di informazione che riceve, quale percorso deve fisicamente fare per raggiungere la spa dalla sua camera, perché è importante, ad esempio, che sia un percorso logico e non crei disagi. I terapisti delle nostre spa devono capire quel che si aspetta il cliente e devono sapergli spiegare in modo esauriente i metodi, i trattamenti, i benefici, gli effetti».
In effetti, fra i requisiti indispensabili a una Leading spa s’indica un ingresso riservato che «non attraversi le aree comuni dell’hotel e offra al cliente la possibilità di accedere già in accappatoio», un numero di cabine per i trattamenti proporzionale al numero di stanze dell’albergo, la presenza di calidarium, frigidarium, sauna, bagno turco, decorazioni floreali in ogni area della spa, gustose tisane naturali a fine trattamenti. Il livello è quindi elevato e richiede notevoli investimenti; d’altro canto, è oggi impensabile che un albergo di prestigio non si doti di un centro wellness. Quando scelgono un hotel, i clienti badano moltissimo alla presenza di una spa, perché hanno sempre più desiderio di coccole e relax.
Oltre alla directory, l’altra novità è il lancio di sei nuovissime categorie di pacchetti per diverse esigenze, con un ampio ventaglio di proposte che saranno personalizzate dalle singole strutture. Lo stile Leading punta a coniugare il rispetto rigoroso degli standard con il rispetto dell’identità individuale dell’hotel.
Dando uno sguardo all’Europa, vediamo che la presenza dell’Italia nella collection Leading spas è di gran livello, con sei prestigiose strutture in luoghi di sogno come Ischia, Capri, Positano, Siena e Fasano nella splendida campagna pugliese; nove le strutture in Svizzera, cinque in Germania, tre in Francia. Ovunque, hotel di grandissima fama.
Moltissimi alberghi chiedono di entrare in questa cerchia esclusiva, ma la possibilità è riservata a quegli alberghi che già fanno parte del circuito Leading. La domanda è naturale: il progetto prevede comunque un aumento di new entry? «Non abbiamo fretta, in questo senso. Per noi non conta il numero ma la qualità», risponde Ebeling.