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Sorrentino: da Napoli a Berlino

Di Raffaele Sorrentino, 31 Maggio 2002

Raffaele Sorrentino è un brillante personaggio dell’hotellerie mondiale; lo abbiamo conosciuto e non abbiamo potuto esimerci dal chiedergli di raccontarsi. Cortese, ci ha mandato questo piacevole scritto.

Essere chef concierge nel primo albergo della Germania è un onore ma anche una responsabilità. Questa attività per me non é solo lavoro ma, posso dire, quasi una missione. Alzarsi al mattino sapendo di avere la possibilità di soddisfare le richieste, spesso difficili, di una clientela molto esigente, mi dà un senso di appagamento. Sovente, quando torno a casa la sera, dopo 13 o 14 ore di lavoro, mi sento molto soddisfatto; soddisfatto di aver reso possibile l’impossibile. Talvolta i clienti, pur essendo personaggi preminenti, chiedono cose che non riescono ad avere e noi, portieri di grandi alberghi, riusciamo ad ottenere con una telefonata. Mi ricordo un cliente che mi chiamò da New York: ciao Sorrentino, sono Mr xy (privacy), mi trovo a New York ed ho un grande problema. Mi hanno rubato il portafoglio, dentro c’erano due biglietti per l’apertura della stagione dell’Opera al Metropolitan. Per cortesia, aiutami, questo é il regalo di compleanno per i 50 anni di mia moglie. Mi attivai ed entro due ore il cliente ricevette due biglietti. Questo è solo un esempio di come i contatti, le conoscenze e le amicizie di un portiere d’albergo abbiano un valore assoluto. Sono nato a Torre del Greco nel 1963. Ho cominciato la carriera per caso; nel 1979, la mia famiglia si trasferì da Portici a Chiavari: mio padre era sarto ed in quel periodo i clienti volevano abiti confezionati, meno costosi e pronti da indossare. Lasciammo quindi la Campania, ed io, dopo aver parlato con un mio cugino che lavorava negli alberghi, decisi di spostarmi sul lago di Como. Il 28 Marzo 1979, data storica, cominciò cosi la mia carriera alberghiera come commissioniere al Grand Hotel Villa d´Este di Cernobbio per la stagione estiva. La stagione invernale lavorai poi all’hotel Carlton di St Moritz e quindi, nuovamente al Villa d’Este per due stagioni; nel frattempo avevo frequentato un corso in Inghilterra con esami finali ad Oxford e Cambridge. Parigi è stata la mia occasione di lavoro in Francia; mi ricordo benissimo: non parlavo una parola di francese. Ho lavorato poi a Londra come commissioniere all’hotel Lancaster del gruppo Savoy ed il primo gennaio 1983 ho ottenuto la tanto attesa promozione come turnante di portineria. Nel dicembre 1983 in Germania per imparare il tedesco; ero intenzionato a restarci due anni! Il 15 Gennaio 1984 cominciai al Grand Hotel Continental di Monaco di Baviera e anche qui neanche una parola di tedesco! In questo albergo cominciò anche la mia carriera come Chef concierge.

Il Primo Portiere del Continental Hans Muderlak, un italiano dell’Alto Adige, (per me come un secondo padre) mi aveva preparato per sei anni per succedergli al momento della pensione. Nel Gennaio del 1990, dopo aver fatto sei anni il portiere di notte, quarto portiere, terzo portiere e secondo portiere, fui promosso primo portiere del Grand Hotel Continental. A quei tempi ero il più giovane primo portiere in Europa. Nell’ottobre del 93 l’albergo fu chiuso ed io iniziai al Grand Hotel Rafael, sempre a Monaco, come Chef Concierge. Nel 1995 nacque la mi prima bambina Vivien Flavia Maria; fu lei la ragione per cui tentai di uscire dal settore alberghiero, difatti dal 1996 al 1998 ho lavorato come direttore della Orpheus, un’agenzia di organizzazione di viaggi di musica classica, aprendo, con successo, una agenzia ad Aix en Provence, Francia, ed una a Roma. Speravo di avere più tempo da dedicare alla famiglia, purtroppo però di tempo ne avevo sempre meno. Il 16 Aprile 1997 arrivò poi il maschietto, Fabio Giuliano. Il periodo alla Orpheus, malgrado i successi, fu un periodo di sofferenza. La vita alberghiera mi mancava tantissimo e quando alla ITB di Berlino nel 1998 incontrai il Direttore Generale dell’Hotel Adlon di Berlino, J.K. van Daalen, che mi offrì la posizione di Chef Concierge nel suo albergo, accettai senza pensarci. Ormai ritengo sia il mio impiego definitivo. Come accennato, ho due bambini e sono sposato con Sabine, una tedesca di Colonia che adora l’Italia; sappiamo che prima o poi (anche se probabilmente sarà al momento della pensione) andremo a vivere in Italia. Dal 1993 al 1996 sono stato Vice Presidente delle Chiavi D’oro tedesche e recentemente, durante la ITB 2002, sono stato premiato come “one of the finest concierge world wide” Five Star Diamond Award. Nel mio lavoro sono lieto di aiutare i giovani; spesso ragazzi di 19-20 anni fanno da me 8 mesi come commissionieri, 8 mesi come porta bagagli e 8 mesi come doorman. Durante questi 24 mesi trascorrono un mese a Parigi ed uno a Londra. Successivamente ritornano all’Adlon per 24 mesi come miei assistenti. In seguito li mando per circa due anni a Parigi e due anni a Londra (talvolta anche due anni in Italia). Per un Portiere parlare le lingue straniere è di grande importanza. A parte il lavoro (che forse é anche il mio hobby) gioco spesso a tennis oppure a golf. Molte persone mi chiedono: Sorrentino, a 26 anni sei diventato primo portiere in uno dei migliori alberghi in Germania, a 35 nel più importante. Che cosa farai in futuro? Il mio futuro mi é molto chiaro. Ho sempre avuto degli obiettivi, uno è la presidenza delle chiavi doro tedesche ed un giorno anche di quelle internazionali. Ma il mio incentivo più grande è quello di occuparmi della mia famiglia che mi dà forza nei momenti difficili; amore e fedeltà continuamente. 3A Foto 1 Raffaele Sorrentino assieme a Carlo, principe di Galles 3A foto 2 Sorrentino assieme ai suoi collaboratori 3A foto 3 Una veduta storica dell’hotel Adlon di Berlino 3A foto 4 La hall dell’hotel Adlon

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