Riceviamo e volentieri pubblichiamo una sintesi del comunicato di Sol Meliá sui risultati della compagnia spagnola, che sono i migliori raggiunti nella storia dell’azienda, e arrivano insieme al nuovo design del brand Meliá e al recente lancio del nuovo marchio Me by Meliá.
I ricavi hanno raggiunto 965 milioni di euro (+10%), l’ebitda si è portato a 265 milioni (+13%) e il profitto netto ha toccato 122 milioni di euro (+44%). Escludendo la rotazione degli asset, i ricavi sono cresciuti del 12%, l’ebitda del 24% e il profitto netto del 122%.
Tutte le business area (European city, European resort, Americas and Sol Meliá vacation club) hanno mantenuto il trend di crescita dall’inizio dell’anno: una situazione che non si verificava da oltre cinque anni. A conferma della tendenza, il revpar ha segnato una crescita dell’8%. Un risultato che lascia ben sperare per la chiusura del 2006 e il successivo 2007.
Nel terzo trimestre, l’area European resort ha potuto beneficiare di un’ottima stagione estiva. Il revpar è cresciuto del 7,2% (+5% sui nove mesi), grazie soprattutto agli hotel in Costa del Sol e nelle isole Baleari, all’assenza di sconti particolari e alla crescita delle vendite dirette, soprattutto tramite il sito www.solmelia.com.
Il recupero del revpar nelle strutture cittadine in Spagna è un altro fattore che ha determinato il risultato positivo dei resort cittadini europei. Anche l’andamento positivo, soprattutto nel terzo trimestre, del settore meeting & congressi ha contribuito al raggiungimento dei buoni risultati. Fuori dalla Spagna, i risultati più importanti sono stati raggiunti a Londra, in Germania e a Milano, grazie soprattutto al consolidamento della domanda corporate & business travel.
Revpar in crescita del 7,4% anche nelle Americhe, con i resort di Porto Rico e della Repubblica Dominicana (in particolare il Paradisus Palma Real) a fare da forte traino, tanto nel turismo d’affari che leisure, e il recupero del Gran Meliá Caracas dopo anni di risultati deboli.
La strategica attività di asset management ha generato vendite pari a 73,5 milioni di euro, generando profitti per 26 milioni. Sol Meliá ha ceduto l’Hotel Vista Sol a Maiorca e il Rey Don Jaime a Valencia, rispettivamente per 12,5 e 38,5 milioni di euro. Entrambi hanno generato un ebitda multiplo di 18 volte. La compagnia ha anche venduto la proprietà La Jaquita a Tenerife per 45 milioni di euro e ha concordato la vendita dell’Hotel Meliá Colón di Siviglia per 40 milioni, con un ebitda di 21,4 volte, seguita da una joint venture al 50% con il promoter Verona Norte per rinnovare la proprietà e convertirla in un Gran Meliá Hotel.
Sol Meliá ha acquisito il 33% della proprietà del Tryp Bellver (384 camere) a Maiorca per 3,2 milioni di euro, con un ebitda multiplo di 4,1 volte, portandosi al 100% di possesso della proprietà. La compagnia ha anche acquistato 475 ettari di terra con 2,2 chilometri di spiaggia a Salvador de Bahía (Brasile), a soli 20 minuti dall’aeroporto internazionale della città.
Anche Sol Meliá Vacation Club fa registrare risultati positivi. Nei primi nove mesi dell’anno le vendite si sono portate a 65,2 milioni di euro (+98%), conseguenza delle performance positive registrate nella Repubblica Dominicana, a Porto Rico e in Spagna, che hanno cancellato gli effetti dell’uragano a Cancun.
I margini 2006 delle operazioni sono cresciuti di oltre il 10%, raggiungendo un +25,5%, esclusi i profitti derivati dalla rotazione degli asset. Questa crescita deriva, inoltre, dall’introduzione di nuove attribuzioni e dalla standardizzazione e miglioramento nell’efficienza operativa degli hotel Sol, Tryp e Paradisus. A questo si aggiunge il rinnovamento del brand Meliá Hotel e il lancio di successo del Me by Meliá. Da notare, poi, la riduzione di oltre il 24% degli interessi su spese, che derivavano dal rimborso di debiti e dalla gestione del finanziamento attivo.
A fine settembre, Sol Meliá ha ridotto il debito netto a 80 milioni di euro. La compagnia prevede un’ulteriore discesa prima della fine dell’anno grazie alle performance positive dei propri hotel, che andranno a migliorare lo stato di salute non solo per quanto riguarda l’indebitamento e il valore degli asset, ma anche rispetto agli altri indici di bilancio. Si stima inoltre la continuazione del trend positivo delle performance fino alla fine dell’anno, in cui si celebra il cinquantesimo anniversario della fondazione. Questo inciderà anche sul prezzo delle azioni e sul supporto da parte di investitori nazionali e internazionali e degli analisti finanziari.
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