In fatto di nuove tendenze alberghiere, c’è sempre da stare all’erta. L’ultima rilevata, in ordine di tempo, arriva dagli Stati Uniti: è quella dei viaggi, e quindi dei soggiorni alberghieri, “one child only”, ovvero la vacanza – tendenzialmente di breve durata, pari al week-end – di un solo genitore con un solo figlio. A differenza dei viaggi dei genitori single con i figli, in questo caso l’altro genitore e, soprattutto, gli eventuali fratelli e sorelle, vengono lasciati a casa appositamente perché genitore e figlio possano dedicarsi del tempo esclusivo.
La nuova tendenza
Rimbalzata dagli States, la nuova modalità di viaggio familiare starebbe prendendo piede anche in Italia, come attestano i racconti social sempre più frequenti di creator e influencer, ma anche i dati forniti da BWH Hotels Italia & Malta, che evidenziano come come i periodi preferiti per i viaggi genitore-figlio risultino essere i weekend di primavera e l’estate (in particolare a luglio) e come questa tipologia di soggiorno, nei mesi scorsi di aprile e maggio, abbia registra rispettivamente un aumento del +8% e del +9% rispetto agli stessi mesi del 2023.
E i prezzi?
Staremo a vedere se si tratterà di una nuova modalità di viaggio destinata a consolidarsi o meno. Nel primo caso, sarà certamente interessante osservare come gli alberghi decideranno di comportarsi dal punto di vista dei servizi e, soprattutto, delle tariffe. A oggi, la coppia di ospiti composta da un adulto-genitore (tendenzialmente single) e da un bambino si trova molto spesso a non avere accesso ai tradizionali sconti previsti per i bambini che viaggiano con i genitori, soprattutto nell’alta stagione estiva: chissà che l’aumento della domanda non porti con sé una revisione più equa (e rispettosa delle famiglie nelle loro diverse composizioni) delle policy di prezzo alberghiere.
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