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Siracusa: mare, vini e antichità

Di Stefano Lombardini, 21 Luglio 2006

Il turismo nella provincia di Siracusa è trainato soprattutto dalle attrattive archeologiche e monumentali del capoluogo, che è sempre alla ricerca di uno sviluppo nel settore turistico, risorsa con un grande potenziale in una città così ricca di storia e monumenti.
La dispersione territoriale, nell’intera provincia, delle strutture alberghiere e dei villaggi turistici determina un flusso non solo verso il centro storico della città, ma anche in tutte le altre aree balneari e storiche della costa. Le località marine di Noto, Avola, Portopalo, Fontane Bianche, Arenella, Marzamemi, Brucoli e Agnone Bagni richiamano presenze stagionali dal nord Italia e dall’estero. Da segnalare il vivace sviluppo dell’enogastronomia e del commercio vinicolo col marchio Nero d’Avola.
L’altissima concentrazione di clientela straniera esprime oltre un terzo delle presenze alberghiere della città e può rappresentare un importante bacino di utenza a forte valore aggiunto. Da molti anni è aperta la discussione sul progetto di apertura di un aeroporto nelle vicinanze di Siracusa, allo scopo di favorire il traffico charter di aerei turistici. Il recente sviluppo di voli low cost potrebbe rappresentare il motivo di rilancio di questo progetto, con positivi effetti sul movimento turistico internazionale.
Gli investimenti pubblici e privati, atti a recuperare il patrimonio archeologico storico-artistico e monumentale, hanno favorito la recente apertura di nuove strutture alberghiere. Ecco le caratteristiche dell’offerta alberghiera cittadina: a Siracusa si segnala l’esistenza di una consistente ricettività e una presenza di insegne internazionali; concentrazione dell’offerta nei segmenti 4 e 3 stelle, con l’80% delle camere e dei posti letto della città appartenente a queste fasce; strutture mediamente di piccole dimensioni; posizionamento generale su una fascia di mercato medio-alta; target di clientela prevalente costituito da turismo individuale in città, turismo organizzato e budget traveller, turismo stagionale di lunga permanenza nella costa.
È un mercato in crescita: in dieci anni sono raddoppiate le strutture ed è aumentato il numero di camere del 50%. È da registrare la recentissima apertura di quattro strutture alberghiere nella categoria hotel di charme, per un volume complessivo inferiore alle 100 camere. Nell’ultimo anno, a settembre 2005 hanno aperto l’Hotel Il Podere****, l’Hotel Lady Lusya**** e l’Hotel Principe di Fitalia****; a dicembre 2005 ha aperto l’Hotel Sorella Luna***.
Intenso movimento sul versante delle catene alberghiere internazionali e locali. Presenti i brand Best Western, Scandic by Hilton, Jolly hotels. L’Hotel Roma, l’Hotel Caiammari e il centro congressi e spettacoli dell’Antico Mercato di Ortigia fanno capo alla società turistica Athena Palace spa. È segnalato l’acquisto dell’Hotel des étrangers et Miramare da parte della società Acqua Marcia spa del gruppo Caltagirone, già presente con altri cinque alberghi in Sicilia a Taormina, Catania e Palermo. Entro il 2007 questi hotel dovrebbero entrare nella rete internazionale di franchising della catena Hilton. In Sicilia il gruppo Caltagirone punterebbe alla creazione di un circuito di dieci alberghi a 3 stelle e mezzo: strutture con servizi e comfort da 4 stelle, ma prezzi da 3.
Vi sarebbe anche un progetto per la trasformazione della scuola-albergo di Siracusa in una struttura alberghiera a 5 stelle. La struttura, che appartiene all’Azienda autonoma del turismo, progettata negli anni ’60 ed edificata negli anni ’80, si trova nei pressi della stazione ferroviaria.

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