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Servizi adeguati ai tempi

Di Antonio Caneva, 11 Settembre 2014

C’è stato un periodo, negli anni 1970, in cui succedevano cose strane nell’assunzione del personale non direttivo: bisognava necessariamente passare dall’ufficio di collocamento e assumere la prima persona in lista, con la qualifica professionale che aveva autonomamente dichiarato.
Avveniva così, per esempio, che negli alberghi fosse impiegato anche personale senza alcuna preparazione, se non quella auto-certificata.
Sì, erano periodi particolari che riflettevano i tempi; mi ricordo, per esempio, che una volta, a pranzo al ristorante Normanno (così si chiamava) dell’hotel Executive, a quei tempi Aerhotel, ho pranzato senza poter avere del vino, perché lo chef de rang si è rifiutato di servirlo in assenza, quel giorno, del sommelier.
Altri tempi. Poi è arrivata una maggiore liberalizzazione nelle assunzioni, successivamente il lavoro in outsourcing, sino ai giorni attuali.
I non addetti ai lavori identificano le strutture ricettive e ristorative con le componenti fisiche di cui fanno parte, gli immobili, gli arredi, i decori, le dotazioni, commettendo un grande errore: nel campo dell’ospitalità, la componente prevalente è quella delle risorse umane, che, non a caso, rappresenta anche il costo maggiore.
Si sentono spesso lamentele sulla difficoltà di trovare adeguati collaboratori, ma, piuttosto, bisognerebbe affermare che non è facile trovare collaboratori «adeguati alle proprie necessità»; professionalità disponibili ce ne sono: bisogna identificare quelle confacenti ai propri bisogni. Banalizzando, la persona preparata per il Grand Hotel probabilmente non va bene per la pensione Pinuccia, e viceversa.
Quando si pubblica un’inserzione per l’assunzione di una figura professionale specifica, si riceve generalmente un numero elevato di candidature (talvolta molto grande, come certifica il direttore che ha ricevuto mille cv); si tratta di selezionarle e individuare quelle adeguate alle proprie necessità.
È un lavoro lungo? Abbiamo pensato allora di risolvere il problema: ora è possibile pubblicare un’inserzione su Job in Tourism, incaricandoci di fare una scrematura (il servizio si chiama appunto screening), indicando le competenze richieste dei candidati, obbligatorie e facoltative, e ricevendo così solo i cv in linea con le proprie aspettative.
Semplice: mancava. Lo abbiamo testato con successo con alcune ricerche e ora siamo in grado di proporlo come nostro servizio standard. Mi sono affezionato a questa idea e, se

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