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Secondo l’Osservatorio sul Business Travel, aumentano i viaggi d’affari verso l’estero

Di Giorgio Bini, 14 Aprile 2006

«Se consideriamo che l’andamento dei viaggi d’affari rappresenta un indicatore diretto delle future dinamiche dell’economia, questa crescita delle trasferte potrebbe avvalorare la tesi di chi sostiene che l’economia nazionale si trovi alla fine del periodo di congiuntura negativa», ha dichiarato il professor Andrea Guizzardi, docente di statistica economica presso l’università di Bologna, presentando alla Bit la quinta edizione dell’Osservatorio sul business travel, ricerca che conduce annualmente per la rivista Turismo d’Affari, con la sponsorizzazione di Amadeus Italia.
L’indagine, unica nel suo genere in Italia, è volta a esplorare il mercato del turismo professionale dell’anno appena concluso attraverso interviste dirette ai travel manager di un campione rappresentativo di aziende italiane.
Rispetto all’anno precedente, nel 2005 i viaggi d’affari sono cresciuti del 2,1% raggiungendo il numero di 31,7 milioni, con una crescita più modesta dei viaggi interni (+1,2%) rispetto all’accelerazione del mercato internazionale (+5,2%): un dato, questo, che ribalta le precedenti tendenze negative dei viaggi oltre confine. Questo trend risulta diviso in modo pressoché omogeneo tra il segmento extraeuropeo (+4,4%) e quello dei viaggi nell’area comunitaria (+5,5%).
Quali sono le destinazioni più in crescita? Si segnala un aumento delle trasferte soprattutto verso l’Asia, con in testa Cina e Giappone. In particolare la Cina, che appare il paese più coinvolto nella globalizzazione dei mercati e che è protagonista di una crescita economica del 9,4%, risulta la meta che ha visto aumentare maggiormente il numero e la durata dei viaggi effettuati dai business traveller italiani, in seguito anche al consolidarsi dei rapporti commerciali fra i due paesi.
Più frequenti i viaggi a medio-lungo raggio, come dimostra il dato sui mezzi di trasporto utilizzati per gli spostamenti a scopo d’affari: rispetto al 2004, a un calo dell’auto (-3%) si contrappone un netto aumento del treno (+10,3%) e dell’aereo (+7,2%).
Le dimensioni economiche del mercato del turismo d’affari appaiono di notevole interesse: la spesa complessiva per i viaggi business delle imprese private italiane è aumentata del 5,2% rispetto all’anno precedente (valore a prezzi correnti), superando i 18 miliardi di euro, e risulta finalmente in controtendenza rispetto al forte calo registrato nei due anni precedenti.

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