Rallenta in Europa la crescita salariale, pur mantenendosi a livelli elevati – e si prevede che rimarrà tale nel breve termine – con l’Italia interessata da una crescita elevata rispetto alla media pre-pandemia. È quanto emerge dal Wage Tracker report di Indeed, che ha analizzato la crescita annuale della retribuzione per dipendente nell’area dell’euro.
I numeri
Secondo l’analisi, la crescita dei salari nell’area euro si è attestata al 3,7% a giugno, in calo rispetto al picco post-pandemia del 5,4%, ma in leggero aumento rispetto al 3,5% di marzo, aprile e maggio e ancora ben al di sopra del range pre-pandemia del 2%-2,5%.
Una tendenza generale, ma non uniforme, al ribasso che “riflette la natura scaglionata dell’adeguamento dei salari reali derivante dalla contrattazione collettiva in Europa. Questo – analizzando da Indeed – in parte spiega anche perché la crescita salariale annuale nell’area dell’euro è stata sostanzialmente ‘piatta’ dall’inizio del 2024, muovendosi in un intervallo ristretto tra il 3,4% e il 3,8%”.
In Italia
La stima effettuata è una media ponderata per l’occupazione di sei Paesi – Germania, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Spagna – che insieme rappresentano circa l’80% dell’occupazione nell’area dell’euro. I trend recenti evidenziano, tuttavia, differenze tra questi Paesi. La crescita salariale è stata stabile o in calo in Francia, Germania e Irlanda ed è già a livelli pre-pandemia o vicino a tali livelli in questi Paesi. In Italia, Paesi Bassi e Spagna, la crescita salariale è aumentata e rimane elevata rispetto alle medie pre-pandemia (in Italia il dato si è attestato al 3,9%). Per il secondo trimestre, sulla base dei dati mensili dell’Indeed Wage Tracker, disponibili poco dopo la fine di ogni mese, le proiezioni nell’area dell’euro variano tra il 4,3% e il 5,0%.
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