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Romeo Roma, viaggio nel nuovo “Paese delle Meraviglie”

In attesa dell’inaugurazione fissata per ottobre, tutti i dettagli sul nuovo hotel che porta la firma di Zaha Hadid e del suo studio e segnerà l’arrivo a Roma di Alain Ducasse

In attesa dell’inaugurazione fissata per ottobre, tutti i dettagli sul nuovo hotel che porta la firma di Za

Di Serena Massa, 4 Maggio 2023

Architettura, emozioni, bellezza. E la cucina del più grande dei maestri, Alain Ducasse. È un progetto che intende parlare la lingua dell’arte, declinata nelle sue più svariate accezioni, quello che da qui al prossimo autunno porterà alla nascita della nuova ROMEO Collection con l’inaugurazione, nel cuore della Capitale, di ROMEO Roma, la seconda prestigiosa struttura del gruppo che andrà ad affiancare ROMEO Napoli e precederà l’opening del terzo hotel, nei prossimi mesi, il ROMEO Massa Lubrense (come vi raccontiamo nell’ultimo numero del magazine di “Job in Tourism”, che potete leggere qui).

L’architettura al servizio dell’ospitalità

Per prima cosa, architettura con la “A maiuscola”, dunque, nel segno di una nuova esplorazione delle possibilità, per questa disciplina, di interpretare le esigenze contemporanee dell’ospitalità. Dopo quella di Kenzo Tange all’hotel di Napoli, il nuovo ROMEO Roma porterà, infatti, la firma di Zaha Hadid (e già si sa che sarà Kengo Kuma a progettare l’hotel di Massa Lubrense). Ospitato nel Palazzo Capponi in via di Ripetta, capolavoro del XVI secolo, a pochi metri da Piazza del Popolo, ROME Roma punta – attraverso la visione di Hadid sviluppata poi dal suo studio – a “coniugare passato e presente, in una sinergia che ci permetta di essere ‘uomini del nostro tempo’”, spiega il gruppo alberghiero. Non più edificio architettonico, ma “vera e propria opera d’arte nell’opera d’arte”, ROMEO Roma vedrà “l’architettura di Hadid, che ha sempre giocato su una morfologia organica data dall’utilizzo di materiali plastici ‘senza scala’, assumere un linguaggio nuovo in dialogo con la grande arte delle nostre maestranze italiane. Il segno propulsivo e inconfondibile delle superfici dell’architetta, che ha così firmato uno dei suoi ultimi progetti, primo hotel nel Vecchio Continente – prosegue ROMEO – si innesta nel contesto storico, anticipandosi nella bellezza dinamica della pensilina d’ingresso. Una sorta di ‘tana del Bianconiglio’ alla Lewis Carroll in attesa di una Alice curiosa di scoprire un vero e proprio Paese delle Meraviglie”.

Tra antico e moderno

Pensato come “fiaba senza tempo”, ROMEO Roma punta, dunque, a presentarsi come un “hotel sui generis che permette la continuazione di quel viaggio storico-culturale delle bellezze capitoline, in un cambio di scala sul contemporaneo e sull’innovazione”. Tutte le 74 camere e suites – alcune delle quali interamente affrescate nel piano soppalcato – sono infatti realizzate su misura da maestranze che si sono misurate con i materiali preziosi della tradizione italiana quali l’ebano Macassar, l’ebano Amara, il marmo di Carrara o il noce Canaletto. Le camere – di ampia metratura – andranno dai 42 metri quadrati ai 155 delle Suite Romeo degli ultimi piani, con affaccio sui tetti di Roma.

Dalle camere agli ambienti comuni, sarà sempre la bellezza a fare da filo rosso della modulazione degli spazi, tra coperture vetrate, strutture ad archi e, ancora, i resti della grande storia romana: sarcofagi, pareti scultoree, antiche fontane. “Il segno del passato – racconta ancora il gruppo alberghiero – si manifesta nel sito archeologico, composto da ritrovamenti di botteghe che utilizzavano l’antico porto di Ripetta come mezzo di trasporto e scambio, che diviene fondale della vasca ubicata nella pizzeria Il Cortile, dove l’acqua è liquido amniotico tra l’antico e il contemporaneo. Questo sito archeologico sarà inoltre accessibile da una scala posizionata nella corte interna”.

Alain Ducasse a Roma

Dall’arte del “fare” architettura a quella del “fare” cucina: al ROMEO Roma gli ospiti potranno farsi guidare in un viaggio culinario dallo chef più stellato del mondo, Alain Ducasse, che approda così nella Capitale con Il Ristorante, in una “show kitchen che diventa opera d’arte totale con l’inserimento delle opere scultoree a firma dello studio di Zaha Hadid”. L’offerta gastronomica annovererà anche il ristorante Napoletano, “che consentirà invece un’esplorazione delle tradizioni partenopee e una riscoperta di gusti autentici in un twist di innovazione visiva che rende il portico antico del XVIII secolo cerniera tra la città e il cortile moderno, che svela nella sua grandezza un’area archeologica di epoca romana e opere d’arte antiche di grandi autori quali Giacinto Gigante e Umberto di Lazzaro, e con tele di Mario Schifano e Renato Guttuso a dare continuità alla kermesse d’arte”. E poi la pizzeria ubicata ne Il Cortile, con pavimentazione di pietra lavica, tra opere scultoree di Marc Kostabi e Christian Leperino, mentre ne Il Terrazzino, spazio in esterno al primo piano, un’opera parietale di Ugo Nespolo che reinterpreta Piazza del Popolo farà da sfondo a uno spazio adibito a eventi, presentazioni e lounge bar.

Infine, a completare l’offerta, la SPA Sisley Paris ubicata al piano terra in aderenza al fitness center firmato Technogym, che proporrà trattamenti speciali, una zona relax con pareti di salgemma siciliano e una indoor pool con uno schermo posizionato nella parete di fondo che ospiterà video art.

 

Per approfondire: Alain Ducasse, al ROMEO Roma l’haute cuisine ispirata ai prodotti italiani
Sarà il fiore gastronomico all’occhiello della nuova ROMEO Collection, e il primo ristorante urbano di Ducasse in Italia, nel segno dell’incontro felice tra i prodotti italiani e la cucina francese. “Alain Ducasse – spiegano da ROMEO Collection – ha sempre avuto una passione per gli straordinari prodotti italiani. Il Ristorante, nel cuore del Lazio, renderà loro un rispettoso omaggio. Il savoir-faire dell’Executive Chef Stéphane Petit li trasformerà in piatti eleganti e di buon gusto. Lo Chef metterà in primo piano le verdure, evidenziando così la visione ispirata alla natura dell’haute cuisine contemporanea di Alain Ducasse. Il Ristorante affermerà coraggiosamente la sua unicità nel nuovo panorama dell’alta cucina romana con una proposta – prosegue il gruppo alberghiero – caratterizzata da sapori decisi, asperità e sorprese che renderanno il pasto un’esperienza memorabile, rafforzata dall’elegante design della sala da pranzo” offrendo “una versione molto contemporanea ed elegante della migliore haute cuisine francese”.

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