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Rinnovo CCNL turismo: si rompe la trattativa

I sindacati annunciano per dicembre uno sciopero dopo la rottura del tavolo negoziale con le associazioni datoriali del settore per il rinnovo del contratto scaduto nel 2018 di oltre 200mila addetti nell'ospitalità e nel tour operating

I sindacati annunciano per dicembre uno sciopero dopo la rottura del tavolo negoziale con le associazioni dat

Di Job in Tourism, 15 Novembre 2023

Si rompe la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del turismo. Dopo l’ultimo incontro tra sindacati e associazioni datoriali, i rappresentanti dei lavoratori di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno, infatti, proclamato lo stato di agitazione annunciando uno sciopero per il mese di dicembre.

La posizione dei sindacati

Oltre 200mila sono gli addetti alle dipendenze delle grandi catene alberghiere e dei tour operator che aspettano il rinnovo del Contratto nazionale scaduto nel 2018, hanno spiegato i sindacati parlando delle “posizioni inaccettabili assunte dalle associazioni imprenditoriali di categoria AICA e Federturismo-Confindustria che impediscono, allo stato attuale, il raggiungimento di un accordo di rinnovo dignitoso per chi lavora nel settore. Il senso di responsabilità assunto dalle lavoratrici e dai lavoratori durante tutto il periodo estivo, caratterizzato da un lato da forti picchi di lavoro, dall’altro dal tentativo di addivenire ad una risoluzione delle trattative – hanno spiegato le sigle sindacali congiuntamente – è stato deluso anche in occasione dell’ultimo incontro tenutosi il 30 ottobre”.

Le rivendicazioni salariali, finalizzate al riconoscimento degli incrementi contrattuali in linea con l’inflazione, “sono state completamente disattese”, è la posizione dei sindacati, che hanno evidenziato come le trattative intercorse nei mesi scorsi abbiano riguardato prevalentemente aspetti normativi, “sui quali permangono allo stato attuale alcune incertezze” ma che, tuttavia, ciò “non possa pregiudicare l’esito della negoziazione riguardante gli aspetti economici, sapendo che nel 2022, così come nel corso del 2023, l’inflazione ha fortemente eroso il potere di acquisto di chi lavora nel settore”.

La risposta di Federturismo-Confindustria e AICA

Stupita la reazione delle associazioni dei datori di lavoro. Federturismo-Confindustria e Associazione Italiana Confindustria Alberghi hanno evidenziato di aver “sempre offerto in questi mesi una posizione al tavolo aperta e proattiva” e parlano di una rottura della trattativa unilaterale. “Federturismo-Confindustria e AICA esprimono, comunque, l’auspicio – hanno aggiunto – di poter riprendere rapidamente un confronto negoziale, scevro da qualsiasi pregiudiziale, che consenta di arrivare al rinnovo complessivo del CCNL e dichiarano, dunque, la propria disponibilità a riavviare da subito il negoziato”.

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