Il primo B787 Dreamliner, il widebody che la Boeing spera possa rivoluzionare il mondo dei trasporti aerei, è stato finalmente consegnato a fine settembre 2011, dopo che alcuni problemi tecnici ne avevano ritardato la realizzazione di circa tre anni. Destinataria: la compagnia giapponese Ana, che dal 21 gennaio di quest’anno utilizza il nuovo vettore anche sui cieli d’Europa, sulla tratta Tokyo Haneda-Francoforte.
Secondo quanto dichiarato dalla stessa Boeing, grazie a un ampio utilizzo della fibra di carbonio, il nuovo aereo peserebbe considerevolmente meno rispetto a un tradizionale vettore di linea della stessa grandezza, consentendo quindi un risparmio di carburante pari al 20%. Non solo: il B787 Dreamliner garantirebbe anche nuovi standard di comfort per i passeggeri. Un avanzato sistema di aereazione all’interno della cabina e una migliore pressurizzazione offrirebbero, infatti, un ambiente di volo più naturale. Innovative soluzioni di design, inoltre, permetterebbero ai passeggeri di disporre di maggiore spazio e di più luce a bordo, grazie anche a un sistema di illuminazione a Led e a finestrini più grandi rispetto a quelli di un tradizionale Boeing 767.
I viaggiatori italiani possono così oggi accedere ai voli Dreamliner grazie alle coincidenze da Roma, Milano, Firenze, Bologna, Venezia e Torino. Per Ana, infatti, che ha un ufficio in loco dal 1995, la penisola è il sesto mercato europeo. I dati della compagnia indicano, in particolare, che circa il 90% dei propri passeggeri italiani vola verso Tokyo via Francoforte o Monaco di Baviera, mentre il 10% transita via Parigi o Londra. In linea generale, infine, i piani Ana per il 2012 prevedono il lancio di diverse nuove rotte dal Giappone per gli Stati Uniti, la Cina e altri paesi dell’Asia. Ma la compagnia, tredicesimo vettore mondiale per numero di passeggeri trasportati nel 2010, intende pure ottimizzare le joint venture con United Airlines (inclusa Continental Airlines) e Lufthansa per generare ulteriore traffico. L’obiettivo è quello di incrementare i posti per chilometro, per i voli domestici e internazionali, di una quota rispettivamente pari all’11,2% e al 2,6%. A contribuire a raggiungere tale traguardo, anche l’arrivo di 20 nuovi Dreamliner entro il 31 marzo 2013, su un totale ordine di 55.
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Riduzione dei costi e minore impatto ambientale. Il segreto sta tutto nella fibra di carbonio
Di Marco Bosco, 10 Febbraio 2012
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