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Rendere reale un eco-pensiero

Di Giorgio Bini, 4 Luglio 2008

Ricercare prodotti al contempo a basso impatto ambientale, di qualità ed economicamente accessibili è uno degli ultimi trend dell’hôtellerie contemporanea.
In questo contesto, è così recentemente iniziata, presso le camere dell’Ecoworlhotel la Residenza di Milano, la sperimentazione di nuovi modelli di cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti. «Il progetto», spiega l’amministratore delegato del brand italiano dedicato all’ospitalità eco-sostenibile, Ecoworldhotel, Alessandro Bisceglia, «è partito dalla constatazione dell’assenza, a livello europeo, di cestini per la raccolta differenziata a norma di legge, soprattutto in merito alle disposizioni antincendio, da inserire nelle camere alberghiere. Abbiamo perciò contattato alcune aziende specializzate a cui abbiamo chiesto di mettere allo studio e di produrre piccoli cestini dotati di due o tre sezioni separate e facilmente personalizzabili».
Giunti i primi prototipi presso l’albergo milanese, è così iniziata la sperimentazione pratica vera e propria: «Abbiamo messo gli ospiti della struttura, italiani e stranieri, di fronte a una scelta responsabile», prosegue Bisceglia. «Ebbene, la risposta è stata sorprendente: oltre il 90% dei clienti ha infatti partecipato all’iniziativa, contribuendo così alla raccolta differenziata di grossissime quantità di carta e plastica, la cui entità destinata al riciclo e al riutilizzo è aumentata di circa il 25% rispetto a prima. Eccezionale, inoltre, è stata la diminuzione dei rifiuti indifferenziati, che sono calati di circa il 50%».
Grazie a questo piccolo accorgimento, l’hotel la Residenza di Milano, già altre volte struttura test per i nuovi prodotti eco-compatibili, ha ridotto, infatti, i sacchi neri destinati alle discariche da una media di 15 a 5-6 a settimana. «Un risultato particolarmente positivo per l’ambiente», prosegue Bisceglia. «Gli hotel, infatti, producono una quantità di scarti veramente considerevole, costituita da rifiuti della più svariata provenienza. Secondo i più recenti studi in nostro possesso, una struttura ricettiva genererebbe una quantità di immondizia pari a circa sei volte quella di un edificio a destinazione residenziale di dimensioni paragonabili».
I cestini, sperimentati con successo sul campo, saranno presto in vendita on-line nella futura area eco-shop dell’indirizzo web ecoworldhotel.com. «Questa nuova sezione del sito», specifica Bisceglia, «sarà dedicata in particolare alle forniture alberghiere eco-compatibili, ecologiche e bio. Essa permetterà anche alle piccole strutture di acquistare materiali e prodotti di qualità a prezzi accessibili e persino in quantità limitate. Le scelte sostenibili, quando supportate da un progetto coerente, possono infatti rivelarsi non solo eticamente virtuose, ma pure economicamente convenienti. È questo, per fare un solo esempio, il caso del riduttore di flussi: un congegno che consente di ridurre la quantità dell’acqua erogata dalla rubinetteria di circa il 40%, con i relativi benefici, non solo per l’ambiente, ma anche per le casse dell’albergo. Persino la raccolta differenziata dei rifiuti, un’attività apparentemente solo capace di generare costi aggiuntivi, può invece consentire apprezzabili risparmi di gestione. Questi ultimi sarebbero garantiti soprattutto dalla riduzione degli spazi necessari allo stoccaggio degli scarti, nonché da una maggiore razionalizzazione delle procedure di smaltimento».
Alla base del progetto di Ecoworldhotel c’è, insomma, un pensiero coerente che crede soprattutto nelle virtù del fare: «Nell’era dell’usa e getta, ogni singolo gesto può aiutare l’ambiente a respirare», conclude Bisceglia. «Come ci insegna il famoso slogan coniato dal celebre ambientalista David Brower, «Think globally, act locally», non rimproveriamoci per quello che avremmo potuto fare, ma agiamo da subito per lasciare ai nostri figli e nipoti un futuro migliore».

La normativa vigente che disciplina il settore

Le disposizioni che regolano la procedura di raccolta e smaltimento dell’immondizia sono sostanzialmente contenute nella parte quarta, intitolata «Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati», del decreto legislativo numero 152 del 3 aprile 2006, dedicato alle disposizioni in materia ambientale. A queste devono poi essere aggiunti tutti quei regolamenti emessi in sede locale dai comuni e dalle regioni. Inoltre, in base alle normative vigenti per la tutela della sicurezza sul lavoro, il personale addetto alle pulizie delle camere non può estrarre, a mano nuda, i rifiuti all’interno dei cestini, perché altrimenti correrebbe comprensibilmente il rischio di pungersi o di ferirsi con parti affilate e taglienti. Infine, le normative antincendio contenute nel decreto ministeriale del 9 aprile 1994, in particolare ai punti 6.1 e 6.2 dove si parla genericamente di suppellettili, materassi, tende e accessori delle camere, precisano che tali elementi, alla cui categoria appartiene anche il cestino gettacarte, devono essere realizzati in modo da evitare il propagarsi del fuoco e la produzione, anche in caso di combustione, di fumi e gas nocivi.

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