Job In Tourism > News > Tecnologie > Rendere eco un hotel

Rendere eco un hotel

Così si incrementa pure il valore dell'immobile

Così si incrementa pure il valore dell'immobile

Di Giorgio Bini, 27 Gennaio 2012

Alla fine il buon senso ha prevalso. Dopo un periodo di dichiarazioni e smentite, di promesse e marce indietro, coincise anche con l’altalenante andamento dell’economia italiana, il decreto Salva Italia del governo Monti ha stabilito che le agevolazioni fiscali, previste per gli interventi di riqualificazione energetica, sono confermate per tutto il 2012. Parliamo, per capirci, di quelle misure che riducono l’impatto dell’investimento iniziale, permettendone un recupero, ai fini fiscali, nella misura del 55%. Una buona notizia, in questi tempi di rigore finanziario, che si inserisce decisamente nel solco dell’innovazione e dello sviluppo. E non solo per il comparto edilizio. Basti pensare a quanto conti oggi l’etichetta eco nel forgiare la reputazione di un prodotto turistico, e di un hotel in particolare. «In effetti, le persone che esprimono una certa sensibilità in termini di sostenibilità e impatto ambientale sono sempre più numerose», racconta il responsabile sviluppo sezione efficienza energetica di Myenergy, Fabio Viti. «Ma io aggiungerei anche che, effettuando interventi di efficientamento energetico, viene migliorato pure il comfort. Senza trascurare inoltre il ritorno di immagine, ottimizzabile tra l’altro con specifiche campagne di green marketing».
Domanda. Oltre allo sgravio fiscale del 55%, esistono altre forme di agevolazioni per questo tipo di interventi?
Risposta. Sicuramente sì. A livello nazionale, per esempio, ci sono i titoli di efficienza energetica, detti anche Certificati bianchi, che introducono un meccanismo di mercato per rendere liquidi, e quindi monetizzabili, gli effetti del risparmio generati dall’adozione di determinate soluzioni tecnologiche. Ma non si può neppure trascurare l’interessante complemento rappresentato dai numerosi bandi, che spesso vengono lanciati a livello europeo, italiano e regionale.
D. Quali sono, attualmente, le migliori soluzioni disponibili per le strutture alberghiere?
R. È difficile parlare di soluzioni migliori, o di soluzioni tipo, per gli hotel. Esistono, infatti, troppe tipologie edilizio-ricettive differenti, locate per giunta in zone geografiche dalle caratteristiche molto diverse tra loro. E quasi altrettanto numerose sono le modalità per rendere efficienti gli impianti e l’involucro edilizio: si spazia dagli interventi invasivi o di radicale ristrutturazione, come per esempio quelli che prevedono la sostituzione di un generatore o del sistema di distribuzione, o ancora l’applicazione della coibentazione sulle pareti perimetrali e in copertura, fino a operazioni di più lieve entità, tra cui l’installazione di sistemi domotici di regolarizzazione del riscaldamento-raffrescamento e dell’illuminazione, nonché l’applicazione di un condensatore alla caldaia esistente. Se a questi aggiungiamo poi il contributo che le fonti energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico o il solare termico, possono offrire, è chiaro allora che le combinazioni di intervento sono davvero molteplici e adattabili a ciascuna particolare situazione. Consapevoli di ciò, per ottenere un ottimo risultato, in termini sia di miglioramento del comfort sia di investimento economico, diventa quindi fondamentale il processo che accompagna la valutazione dell’intervento, fino alla sua progettazione e all’esecuzione finale.
D. Quando si lavora su un nuovo incarico, quali sono allora i parametri principali da prendere in considerazione?
R. La fase di progettazione iniziale pone sempre le sue basi su un’accurata analisi dello stato in cui si trova la pelle e l’impiantistica dell’edificio. Come un buon medico, anche il tecnico energetico, prima di proporre una soluzione progettuale, deve eseguire un’accurata diagnosi dell’immobile. Se questo è l’unico approccio possibile, le soluzioni e le modalità esecutive dell’intervento dipendono poi da ogni situazione specifica.
D. Quali sono i vantaggi economici diretti che un albergatore può ricavare investendo in efficienza ed energie sostenibili?
R. Si ottiene sicuramente un risparmio sui costi energetici, che non è tra l’altro per forza strettamente proporzionale al costo dell’intervento. A ciò si deve poi anche aggiungere un incremento del valore intrinseco dell’immobile: un fattore, quest’ultimo, che se è meno tangibile rispetto al risparmio immediato sulle bollette, non è sicuramente meno importante, quando lo si consideri inquadrato in un’epoca in cui le disposizioni di legge sul contenimento dei consumi degli edifici sono sempre più restrittive, mentre la classe energetica gioca un ruolo sempre più importante sul valore e sulla rivendibilità dell’edificio stesso sul mercato.
D. Come sarà infine, a vostro parere, lo scenario delle energie rinnovabili tra una decina di anni?
R. Sarà sicuramente, e obbligatoriamente, molto più consolidato e più sviluppato di oggi: in termini di normative ma anche di conoscenze e tecnologie. Obbligatoriamente perché nel 2007 la Commissione europea ha introdotto degli obiettivi quantitativi in materia energetica, confluiti poi nel piano d’azione «Una politica energetica per l’Europa», meglio noto come Pacchetto clima-energia 20-20-20: una serie di misure volte ad aumentare la sicurezza comunitaria in tema di approvvigionamento energetico, a garantire la competitività delle nazioni europee e la disponibilità di energia a prezzi accessibili per tutti, nonché a promuovere la sostenibilità ambientale e a contrastare i cambiamenti climatici. Il piano, in particolare, stabilisce tre obiettivi da raggiungere entro il 2020 per i 27 paesi della Ue: ridurre di almeno il 20%, rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di gas serra derivanti dal consumo di energia; raggiungere una percentuale del 20% di energia da fonti rinnovabili sul totale di quella consumata; ridurre, infine, del 20% i consumi energetici finali rispetto alle proiezioni per il 2020. In questa ottica l’Europa, e i singoli stati che la compongono, sono con ogni probabilità destinati a promuovere molto questi interventi, tramite sempre nuove agevolazioni e finanziamenti.

Identikit di Myenergy
www.myenergy.it; www.myenergybs.it

Myenergy è una società italiana specializzata in energie alternative. Nata nel 2006, è attiva nel campo della consulenza, della progettazione, dell´installazione, del collaudo e della manutenzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con oltre 35 megawatt di impianti fotovoltaici installati, si presenta come società di riferimento del mercato a livello nazionale. Da questa esperienza nasce la business unit building solutions, che ha l’obiettivo di estendere le competenze acquisite, nel campo dell’efficienza energetica, in edilizia. L´idea è quella di fornire un servizio di consulenza al cliente a 360 gradi: dall’analisi energetica iniziale, per valutare con lui le opportunità di risparmio, fino all’implementazione delle soluzioni proposte e al monitoraggio successivo. Grazie alla forte presenza territoriale, Myenergy si rivolge a clienti in tutta Italia, sia privati sia business, con una particolare attenzione alle strutture ricettive, soprattutto agli hotel. La società è pure in grado di fornire supporto nella definizione di progetti di green marketing.

Anatomia di un progetto

1) Analisi energetica: permette di delineare le migliori combinazioni delle soluzioni, in termini di fattibilità, di comfort e di costi-benefici per ogni specifica struttura edilizia. 2) Progettazione dell’intervento scelto. 3) Cantierizzazione. 4) Certificazione e collaudo, comprensivo di eventuali richieste volte a ottenere i benefici offerti dallo Stato. 5) Monitoraggio delle prestazioni energetiche e contratto di manutenzione, per confermare le prestazioni attese in fase di progetto e rendere la soluzione efficiente nel tempo.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati