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Relais romantico a picco sull’Arno

Di Floriana Lipparini, 23 Giugno 2006

www.hotelvillesullarno.com
«Un resort in città. Stare a Firenze ma anche in una villa di campagna. In 20 minuti a piedi si raggiunge il centro, ma la mattina ci si sveglia nella tranquillità di un parco e dalle finestre a picco sull’Arno lo sguardo può spaziare lontano». Mentre parliamo dell’hotel Ville sull’Arno di Firenze, l’entusiasmo di Sofia Vedani per la sua nuova sfida è tangibile.
Architetto, nata in una famiglia di imprenditori nel settore dei metalli, imprenditrice in prima persona nel settore alberghiero, dove ha già messo a segno alcuni successi con la sua società Planetaria (basta ricordare l’Enterprise di Milano o gli storici Savoia Majestic e Savoia Continental di Genova), Sofia ama entrare nel genius loci di una struttura per reinventarla, ma senza stravolgerne l’identità.
«Da anni volevo trovare una location a Firenze, ma non un edificio qualsiasi. Ville sull’Arno è perfetta. Sta sulla sponda destra dell’Arno, fra due parchi pubblici, un insieme di bassi edifici armoniosi a fianco dell’antica villa ricca di storia e di fascino. Un tempo chiamata Villa Bellariva, apparteneva alla famiglia Alighieri, ma nel Quattrocento fu ceduta a una compagnia di pittori capeggiata da Giuliano di Jacopo che l’adibì a bottega d’arte. Verso la fine dell’800 venne affittata dalla famiglia dei pittori livornesi Tommasi che vi installarono un centro di ritrovo e studi dei più noti artisti macchiaioli e post-macchiaioli, fra gli altri Giuseppe Abbate, Silvestro Lega e Telemaco Signorini, in realtà una sorta di “comune” un po’ scapigliata, anche perché era fuori dazio. Nei loro dipinti la villa si vede spesso», racconta Sofia.
Fra i quadri che la raffigurano si possono citare L’Arno(particolare), 1866 di Telemaco Signorini, e l’olio su tela L’Arno alla Casaccia di Giuseppe Abbati (Napoli, 1836 – Firenze, 1868).
Il progetto prevede un restyling soft, perché in questa “penisoletta” che si sporge sull’Arno, vicino al Ponte da Verrazzano, l’albergo 4 stelle è comunque già attivo e funzionante, si tratta di personalizzarne lo stile, riorganizzare alcuni spazi, rinnovare alcuni arredi, per creare un’impronta molto calda e accogliente, tipica dei relais di charme: «Penso a un’atmosfera più da villa che da albergo, come fosse la foresteria di una grande casa privata, valorizzandone la natura e il calore di casale tipicamente toscano. Qui non soltanto la posizione è straordinaria, contemporaneamente in città e fuori città, a un solo chilometro dall’autostrada Firenze sud, punto di partenza di bellissime escursioni nel Chiantigiano. All’interno del resort c’è una piscina, e abbiamo posto per tutte le auto: due plus eccezionali per Firenze. Passeggiate romantiche, gite in mountain bike, uscite in barca, visto che abbiamo di fronte la Canottieri che le dà a noleggio. Anche chi viaggia per affari sente sempre di più la necessità di avere momenti di relax, e Ville sull’Arno su questo piano è il massimo».

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