L’ultimo studio redatto da Jones Lang LaSalle Hotels, “Hotel Investor Sentiment Survey (Hiss)” ha coinvolto circa 2mila fra i più importanti investitori e proprietari alberghieri al mondo. La maggioranza degli intervistati è propensa a conservare in portafoglio gli asset posseduti in Europa, mentre circa un terzo prevede l’acquisizione di nuovi cespiti.
«La ripresa economica in Europa dovrebbe manifestarsi solo gradualmente. Tuttavia, gli investitori continuano a ostentare ottimismo sulle previsioni del tasso di occupazione degli alberghi a Londra, Parigi, Roma e Amsterdam – afferma Mark Wynne-Smith, Ceo Europa, Jones Lang LaSalle Hotels. – L’elevato volume dell’offerta continua invece a pesare sia sui mercati tedeschi sia su quelli spagnoli, ma potremmo tuttavia assistere a investimenti contro ciclici in questi mercati. Alcune città dell’Europa orientale, come Praga e Mosca, sono spesso indicate come le più probabili antagoniste alle più affermate città occidentali, in termini di crescita».
Secondo le valutazioni degli esperti, sembra che la principale strategia d’investimento nei mercati alberghieri europei sia di detenere gli asset, in particolare a Birmingham e a Manchester, città dove si prevede una crescita del mercato a breve. La città più vivace, dal punto di vista degli investimenti, si è rivelata Londra, con una crescita della tendenza a costruire (+17%), favorita dall’appuntamento con le Olimpiadi del 2012.
In Spagna, dove si pensava che il mercato dei villaggi turistici avesse raggiunto il massimo, il trend ora punta sia a conservare gli asset in portafoglio sia a sviluppare nuovi progetti, ma non a vendere. Mark Wynne-Smith commenta: «L’interesse per costruire nuovi alberghi in Europa si conferma limitato. Le migliori prospettive si registrano a Mosca, mentre Düsseldorf rimane il mercato con la nuova offerta più contenuta. Questo si può spiegare con il fatto che la Germania, come la Spagna, comincia solo oggi a risolvere le conseguenze del boom di nuova offerta. Inoltre, i terreni per lo sviluppo di nuovi alberghi sono limitati e soprattutto costosi nelle più importanti città europee e inoltre anche i costi di costruzione stanno aumentando».
Gli investitori ritengono che la discesa dei rendimenti nel settore alberghiero europeo dovrebbe rallentare durante i prossimi sei mesi, con l’eccezione di Amburgo, dove sono già diminuiti. «Anche a Londra e a Parigi si registrano rendimenti bassi che indicano un mercato forte. Gli investitori notano significativi cali nei rendimenti attesi a Londra, Milano e Amsterdam, questo è sintomo di un forte prevalente ottimismo in questi mercati», aggiunge Mark Wynne-Smith.
Nei Paesi del Golfo 25mila nuove camere entro il 2008
Secondo il Gcc Market Review della società di Kuwait Global Investment House si prevedono 80 nuovi hotel per un totale di 25mila camere e suite nei Paesi del Golfo entro il 2008. Le strutture saranno aperte da 28 grandi catene internazionali, che rappresentano 43 marchi, tra cui InterContinental, Hilton, Sheraton, Le Meridien, Hyatt, Jw Marriott, Banyan Tree, Armani, Bonnington e Chelsea. L’offerta sarà rivolta a un target di clientela business e leisure. La notizia ha influito sulle tariffe, ora salite a un valore medio di 115 dollari.
Libia, molti vantaggi a chi
progetta investimenti
Nel corso di Fitur, il ministro del Turismo libico Ammar Mabrouk Eltayef ha presentato il nuovo piano pluriennale di sviluppo turistico, concentrato su quattro zone costiere. Le imprese che investiranno in Libia godranno di vantaggi fiscali e di altre facilitazioni. Il Governo ha inoltre inaugurato dieci centri di formazione alberghiera e ricettiva, incentivando le imprese a formare i propri dipendenti.
Comments are closed