Complice il settore della moda, sempre anticipatore di nuove tendenze, da molto tempo ormai ci siamo abituati a usare la parola “vintage” per indicare qualcosa di “vecchio” sì, ma dotato di stile, con un gusto un po’ retrò ma per nulla stantio, in riferimento ai più svariati oggetti, dagli abiti all’arredamento fino alle esperienze, di qualsivoglia tipo, che profumano di un passato a loro modo luccicoso e irripetibile. Ma può, anche un albergo, essere “vintage”? Ci verrebbe da rispondere di sì, visto che ci abbiamo soggiornato giusto qualche giorno fa.
Dai risotti alle camere
In cammino nel varesotto, sulla bella via Francisca del Lucomagno che un tempo univa Costanza a Pavia, abbiamo fatto tappa all’Albergo Tre Risotti, nel paesino di Ganna. Un hotel dal nome – e dalla storia – curiosi. I risotti sono, infatti, quelli della specialità del ristorante dell’albergo (consigliatissimo quello al barolo e fonduta!), che come tale è nato qualche decennio fa, non lontano dalla sua sede attuale sulla statale che attraversa il paese, presto diventato un punto di riferimento della Valganna. Fino alla decisione del titolare Sergio, nel 2006, di spostare il ristorante negli spazi di un’antica villa, che un tempo era stata un monastero e poi, ai primi del Novecento, un “albergo-pensione”, per estendere l’offerta anche alla ricettività. I risotti sono rimasti e si sono così aggiunte le camere d’albergo: 12 grandi stanze in legno, dai soffitti scricchiolanti, nelle quali pezzi più o meno antichi si mescolano con naturalezza all’arredamento contemporaneo – con tanto di interfono e affaccio sul bel giardino ombreggiato nel quale non si fa fatica a immaginare le monache, residenti di un tempo, intente alla preghiera.
Cronache di primo Novecento
L’eco della storia dell’albergo originario, la Pensione Valganna, meta già ai primi del Novecento di turismo internazionale, la si coglie nelle fotografie d’epoca sparse qua e là negli spazi comuni e nella riproduzione che in camera riporta la cronaca prealpina del 18 giugno 1904, che annunciava, di lì a pochi giorni, l’inaugurazione della struttura: “Ampi saloni, illuminazione elettrica, bagni, cucina pronta a tutte le ore, vini speciali delle migliori posizioni del Piemonte. Servizi speciali per grosse comitive” sono ciò che prometteva l’Albergo Pensione Valganna “aperto di fronte alla fermata della Ferrovia Elettrica, in una delle più pittoresche posizioni”.
Ed è leggendo il testo di quella cronaca, e guardandoci intorno nelle poche ore trascorse ai Tre Risotti, che ci è venuta in mente la parola “vintage” per descrivere l’ospitalità di questo albergo a conduzione familiare, che reca chiari molti segni del tempo ma anche della cordialità di chi lo gestisce, con quell’aria retrò che, tuttavia, non sa né di trascuratezza né di inautenticità. Come un vecchio maglione della nonna, forse un pochino usurato, ma certamente unico e particolare.
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