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Quando la nanotecnologia entra in albergo

Di Giorgio Bini, 4 Maggio 2012

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La nanotecnologia è una disciplina relativamente recente: un ramo della scienza applicata e della tecnologia, che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro. Apparentemente sembrerebbe non avere molto a che fare con l’hôtellerie. Eppure, molteplici sono le applicazioni che possono riguardare l’industria dell’ospitalità. «In primis», racconta l’amministratore unico di H_Point, Giovanni Borriello, «l’uso dei prodotti nanotecnologici assicura una migliore sanificazione degli ambienti. Ma i vantaggi non si limitano solo a una questione d’igiene».
Domanda. Quali altre applicazioni potrebbero perciò avere le nanotecnologie in albergo?
Risposta. Alcune, per esempio, posseggono la caratteristica di proteggere dalle macchie tessuti e moquette, permettendo così di ridurre i costi di manutenzione e di garantire alla clientela ambienti più accoglienti e puliti. E ancora, in materia d’igiene, l’adozione nelle cucine dei prodotti sanificanti nanotecnologici, unitamente alle procedure Hccp, consente una manipolazione degli alimenti in totale osservanza delle disposizioni di legge a tutela della clientela.
D. Quali sono, in particolare, le ultime evoluzioni in tema di nanotecnologie applicate ai materiali di arredamento e design alberghiero?
R. Oggi esiste un continuo evolversi della ricerca: molecole nanotecnologiche a base di silicio possono essere utilizzate per trattare tessuti, tendaggi, tappezzerie, moquette e tappeti, in modo da conferire loro la proprietà antimacchia. L’applicazione dei prodotti Nanoprofix, per esempio, consente la protezione, da versamento accidentale di vino, caffè, bibite, alcolici e altro, su materiali come tessuti, alcantara e pelle. Una caratteristica, quest’ultima, che viene assicurata tramite la semplice vaporizzazione del prodotto sulle superfici da trattare. Di rapida e semplice applicazione, può essere fatta direttamente dal personale dell’albergo. Ma vi sono anche prodotti progettati per specchi, cristalli e vetri, che permettono il rapido drenaggio dell’acqua o di altre sostanze contaminanti, in modo da migliorare la brillantezza e la trasparenza di tali materiali, nonché da favorire le successive operazioni di pulizia. La ricerca attuale, però, si sta concentrando soprattutto sull’addizione di nanomolecole antibatteriche, in grado di conferire alle superfici trattate la capacità di combattere e uccidere oltre 650 tipologie di batteri differenti (Gram+ e Gram-), a tutto vantaggio della salute degli ospiti.
D. Come si può capire, quindi, se un determinato materiale, trattato con delle nanotecnologie, possa essere o meno adeguato alla propria struttura? E come comprendere quale sia la soluzione migliore per la propria situazione specifica?
R. Questa è una domanda che merita davvero attenzione: esistono sul mercato molti prodotti, alcuni di essi proposti come nanotecnologici, ma che, in realtà, non lo sono affatto. E che, anzi, potrebbero creare alcuni problemi alle superfici trattate. Un esempio eclatante è quello degli articoli promossi come protettivi nanotecnologici, ma che, di fatto, sono solo a base siliconica. Questi creano, in particolare, una semplice pellicola superficiale, destinata a modificarsi nel tempo e a non far traspirare i materiali trattati (solitamente tappeti o tappezzerie). In tutti i casi occorre quindi affidarsi a specialisti, in grado di verificare in sito le caratteristiche delle superfici e individuare la formulazione più adatta a ogni singola situazione specifica. Bisogna inoltre diffidare dei prodotti che vengono proposti come applicabili indiscriminatamente su ogni materiale. In funzione della tipologia del supporto da trattare, talvolta occorre infatti modificare la composizione, in termini di concentrazioni oppure di componenti. Solo così si possono infatti ottenere gli effetti voluti, salvaguardando al contempo le superfici. E noi di H_Point disponiamo di specialisti in grado di valutare, assieme alla direzione dell’albergo, quali interventi siano auspicabili e come i prodotti si debbano applicare, in modo da soddisfare al contempo le esigenze tecniche e quelle economiche.

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