Peperone, carota, sedano, barbabietola, patata, cavolo nero, finocchio e pomodoro, ma anche fragola, fico, ciliegia e lampone, tutti coltivati nell’orto biologico e nella serra del borgo o provenienti da produttori locali: sono i protagonisti della nuova drink list del Lobby Bar di Rosewood Castiglion del Bosco, la struttura luxury nel cuore della Val d’Orcia che la scorsa primavera è stata premiata con le tre chiavi Michelin.
Le ricette
La nuova cocktail list dell’hotel presenta 8 nuovi cocktail e 4 mocktail (ovvero “finti cocktail” analcolici) studiati dal Bar Manager Raffaele Orlando e dall’Assistant Bar Manager Mattia Patruno, che hanno svelato alcune delle nuove ricette di mixology. Scopriamole insieme:
Peperone – Cordiale di Peperone fatto in casa, Menta e Dalmore 12 Sherry Cask;
Carota – Vodka infusa alla carota, Sweet Vermouth e le carote dell’orto infuse in salamoia;
Cavolo Nero – Highball drink fresco, analcolico e adatto anche ai più piccoli realizzato con questo singolo ingrediente e dal gusto bilanciato grazie alla breve fermentazione;
Fragola – Cordiale di fragola fatto in casa, Tequila Blanco, Lime, moscato analcolico naturale fatto con mosto di moscato e polpa di fragola;
Fico – Oleo Saccharum di Fico fatto in casa, Tonka e Whiskey Bourbon come perfetto after dinner, affinato in vetro;
Sedano – The Lost Explorer Espadin infuso al limone bruciato, Italicus, estratto di foglie di sedano, Fever-Tree Elderfower Tonic Water;
Barbabietola – Remy Martin VSOP, Amaro Lucano Essenza, Marmellata di Barbabietola, Soda alla Mizuna.
Miscelazione contemporanea ed esaltazione del territorio
“Il concept del bar di quest’anno è legato fortemente al nostro orto biologico, facciamo una miscelazione contemporanea legata al territorio focalizzandoci sul ‘fatto in casa’ – letteralmente nel caso di Castiglion del Bosco – ed altresì usando prodotti di nicchia e locali per supportare le piccole aziende“, spiega il Bar Manager, Raffaele Orlando. “Questo consente all’ospite di provare un’esperienza autentica e su misura. Viviamo in un quotidiano dove tutto è acquistato nei grandi mercati e dove articoli poco processati diventano sempre più una rarità. Questo menu, pertanto, nasce dal desiderio di tramandare la nostra identità regionale e la passione per ciò che è genuino, in tutto ciò che facciamo”.
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