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Quando il turismo è on-line

Di Massimiliano Sarti, 25 Maggio 2007

«La questione, oggi, è capire come inseguire e catturare una domanda che, a seguito delle possibilità offerte dal web, ha radicalmente modificato le proprie modalità di manifestazione». È un estratto del discorso pronunciato da Alberto Corti, direttore generale di Astoi (l’associazione dei tour operator italiani), durante il suo intervento all’edizione 2007 di Web in Tourism. Parole che ben illustrano i temi trattati dai sei relatori succedutisi sul palco dell’Enterprise hotel di Milano lo scorso 17 maggio, in occasione dell’evento b2b organizzato da Job in Tourism e dedicato al mondo dell’informatica per l’industria dei viaggi.
Davanti a un pubblico tanto folto da costringere gli organizzatori a raddoppiare lo spazio a disposizione, è stato Mauro Lupi, vicepresidente Iab e presidente di Ad Maiora, due tra le principali agenzie pubblicitarie dedicate al web in Italia, a inaugurare il convegno: «Rimane ancora una grande distanza tra la percentuale di tempo che le persone dedicano quotidianamente alla rete e le quote di budget pubblicitari allocate su internet, che in Italia si aggirano attorno al 2% del totale della spesa in advertising. Un dato particolarmente significativo per il settore turistico, uno dei maggiori beneficiari delle opportunità di comunicazione garantite dalla rete. Secondo stime recenti, infatti, i servizi più venduti on-line sono proprio biglietti di viaggio e vacanze».
Più concentrato sulle sfide che l’evoluzione del commercio on-line propone agli operatori tradizionali, l’intervento di Alberto Corti: «Tra i fattori fondamentali che consentono la distribuzione via web di un servizio, troviamo la rapidità della transazione e, soprattutto, la semplicità del prodotto. Ma la seconda caratteristica non è assolutamente oggettiva e stabile nel tempo: processi di banalizzazione del prodotto e più diffuse conoscenze sulle caratteristiche base del medesimo, lavorano indubbiamente a favore della crescita della distribuzione via web». Un’evoluzione che sta comportando la progressiva erosione della distinzione tra l’attività dei tour operator, tradizionalmente legati all’offerta di prodotti complessi come i pacchetti di viaggio, e quella delle agenzie on-line, il cui volume d’affari è stato finora maggiormente caratterizzato dalla vendita dei semplici servizi turistici singoli. «È questa la chiave di lettura delle principali innovazioni verificatesi negli ultimi anni», ha proseguito Corti. «La consapevolezza della compatibilità tra il prodotto turistico e la modalità di distribuzione on-line determina l’arretratezza e la progressiva esclusione dal mercato di chi non si avvale dello strumento web».
Prezioso anche il contributo del general manager di Yahoo! Italia, Massimo Martini, che ha sottolineato come, secondo una ricerca effettuata dalla società di consulenza Forrester research, il 74% dei viaggiatori leisure effettui ricerche on-line prima della partenza. Marco Bocciarelli, key account manager di Gp dati, software house specializzata in prodotti per imprese turistico-alberghiere, ha evidenziato le difficoltà del comparto alberghiero a sciogliere i legami con l’intermediazione: «È anche vero, però, che negli ultimi anni sta crescendo il numero di utenti desiderosi di avere un contatto diretto on-line con i fornitori dei servizi alberghieri. È infatti aumentata la dimestichezza con lo strumento web e sono sempre più numerosi gli esempi di clienti soddisfatti dell’acquisto via internet di servizi come i biglietti aerei o il noleggio auto». Gli ha fatto eco Marco Baldan, direttore generale di Nozio, società di servizi internet per le strutture turistico-ricettive: «Il processo di disintermediazione in corso può portare numerosi benefici agli hotel, a patto che gli albergatori riescano a uniformare e centralizzare, con strumenti informatici adeguati, tutte le informazioni strategiche per una gestione ottimale della politica di pricing».
Il convegno si è concluso con un intervento di Paolo Cellini, direttore divisione internet di Seat pagine gialle, che ha presentato i nuovi prodotti PagineGialle Visual e PagineGialle Prenota: un’illuminante case history sui possibili scenari futuri del web.
A margine dell’evento si è svolta anche la consegna dei premi per l’edizione 2007 dei Tourism web awards, di cui parleremo diffusamente sul prossimo numero di Job in Tourism.

Un portale in 3D per il booking on-line

Dall’esperienza di PagineGialle Visual nasce PagineGialle Prenota: il nuovissimo portale on-line, che permette agli utenti di selezionare tutte le tipologie di strutture ricettive in Italia, verificarne la disponibilità e prenotare in tempo reale via internet. «Grazie a Visual abbiamo sostituito i criteri della ricerca geografica di PagineGialle.it con quelli della ricerca emotiva. I risultati desiderati vengono ora mostrati tramite diverse modalità inedite: la vista aerea, i percorsi fotografici e le ricostruzioni tridimensionali», spiega il direttore divisione internet di Seat pagine gialle, Paolo Cellini.
PagineGialle Prenota sfrutta la piattaforma Visual per visualizzare la struttura ricettiva più adatta alla ricerca, calcolando al contempo il percorso dal luogo di partenza e permettendo la visita virtuale di camere e spazi comuni. «L’idea di creare il nuovo software dedicato al turismo è nato dalla consapevolezza che i viaggi sono tra le tematiche preferite dagli internauti», prosegue Cellini. «Nel 2006 abbiamo registrato sui nostri siti oltre 25 milioni di ricerche riguardanti il settore alberghiero. Un dato che ci ha spinto a intraprendere un progetto di investimento di quasi 15 milioni di euro in tre anni per la realizzazione di PagineGialle Prenota».
Ideato con la collaborazione di Federalberghi, è uno strumento all’avanguardia nel panorama internazionale dell’offerta via web. «Siamo partiti da meno di un mese e abbiamo già 2.500 strutture iscritte», conclude Cellini. «Anche considerando il fatto che l’iscrizione base è gratuita, si tratta già di un indiscutibile successo. L’obiettivo è raggiungere il break even nel corso del 2008. In cantiere, poi, c’è già il progetto di estendere il booking anche agli altri servizi di viaggio e di inaugurare a settembre un portale b2b. Non escludiamo, infine, di espanderci nel prossimo futuro in altri mercati internazionali».

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