In Italia sono attivi 139 parchi che occupano una superficie totale valutabile intorno ai 14 milioni di metri quadrati. Nel 2003 il giro d’affari realizzato da questo comparto industriale ammontava a 295 milioni di euro, il 12,2% in più rispetto al 2002. L’incremento della domanda è stato favorito soprattutto dalle buone condizioni climatiche. Il caldo dello scorso anno ha favorito principalmente i parchi acquatici. È anche positiva la performance di quelli tematici, che rappresentano poco più della metà del fatturato del comparto. Seguono per ordine di importanza i parchi faunistici e le miniature, dove la crescita è sull’ordine del 4-5%. Sono meno rilevanti in termini di fatturato i risultati dei didattici e dei family playground. Negli ultimi cinque anni il valore del giro d’affari del settore è aumentato dell’1,7%.
La stagnazione dei consumi destinati al tempo libero da parte di famiglie e individui non fa pronosticare un sensibile incremento del valore della domanda. Il 2004 è stato caratterizzato dall’assenza di lunghi ponti festivi, ma il clima è stato favorevole per gli spostamenti. Si può perciò valutare che il numero di presenze nei parchi a tema italiani sia aumentato di un milione di clienti, salendo così a 26 milioni per un giro d’affari intorno a 305 milioni di euro, il 3,4% in più rispetto al 2003.
Il sistema occupazionale dei parchi a tema
Nei 139 parchi italiani si contano 5.900 addetti, l’1,7% in più rispetto al 2002. Gardaland, Luneur e Mirabilandia sono i parchi con il maggior numero di occupati, poiché concentrano oltre un quinto degli addetti totali. Aquafan e Magic World sono le altre strutture di una certa rilevanza occupazionale.
Il numero degli occupati dipende dalle aperture stagionali e soprattutto nel periodo estivo, cioè quando vengono aperti i parchi acquatici. L’industria del divertimento e dei parchi a tema prevede inoltre una serie di figure specializzate come biologi marini, geologi, musicisti, attori, ovverosia i professionisti della natura e del divertimento. Per l’industria parco la cultura delle risorse umane si deve perciò basare sui valori dell’entusiasmo, della job-rotation, dello spirito di squadra, degli stili di direzione partecipativa e di efficaci ed efficienti livelli di comunicazione interna. E anche sul fronte commerciale la forza vendita deve possedere un adeguato livello di competenza per identificare e scegliere le adeguate spinte promozionali e commerciali sui target di riferimento, che possono essere famiglie, gruppi, associazioni, aziende, tour operator, agenzie di viaggio o bus operator.
La prima capacità che l’addetto deve possedere è l’attitudine alle relazioni interpersonali, oltre a una buona conoscenza delle lingue estere e a un titolo di studio specialistico. Il biologo deve conoscere il tipo di alimentazione per la fauna marina, il botanico deve saper ricostruire le ambientazioni naturali, il geologo deve strutturare i terreni in modo adeguato. In definitiva, gli operatori dei parchi tematici cercano figure non ancora di facile reperimento sul mercato del lavoro, poiché il percorso di studi e di preparazione professionale è specializzato e lontano dai canoni abituali cui i giovani che escono dalle scuole superiori non sono ancora completamente abituati a pensare. Alle volte, infatti, i grandi parchi italiani debbono organizzare dei veri e propri corsi professionali per la formazione interna.
Un vincolo allo sviluppo di tali figure dipende dal fatto che la gran parte dell’occupazione offerta dai parchi è stagionale e reclutata con le formule dei contratti a termine, modalità che in genere fa arricciare il naso a giovani alla ricerca del posto fisso. Ma la tendenziale destagionalizzazione dell’attività grazie all’apertura annuale e alla diversificazione delle attività per rendere il parco indipendente da variabili esogene come le condizioni climatiche, i periodi scolastici, le ferie, la presenza di ponti e di festività, potrà portare gli stessi operatori del settore a rivedere le modalità contrattuali. Ciò dipenderà anche dalla necessità di una regolamentazione della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale.
La necessità di avere a disposizione risorse umane giovani e dinamiche spinge peraltro qualche operatore a rinnovare completamente il personale da un anno all’altro. Tale fenomeno accentua la mobilità geografica, soprattutto di studenti e giovani alla ricerca di prima occupazione, grazie anche alla realizzazione di convenzioni con scuole ed enti di formazione. Sono però anche frequenti i casi di addetti che s’innamorano del proprio lavoro, nel qual caso preferiscono mettere radici, contribuendo con il loro know how e background professionale a sviluppare in modo più proficuo l’attività del parco. Per tali figure lavoro e divertimento hanno lo stesso significato.
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