Job In Tourism > News > Travel industry > Ognissanti, 8 milioni in viaggio (ma in molti rinunciano)

Ognissanti, 8 milioni in viaggio (ma in molti rinunciano)

Il turismo al primo test della stagione invernale vede confermata la voglia di viaggio degli italiani che però, a causa del caro-prezzi, riducono la spesa per la vacanza o rinunciano del tutto. Continua il traino del turismo dall'estero, soprattutto nelle città d'arte

Il turismo al primo test della stagione invernale vede confermata la voglia di viaggio degli italiani che per

Di Job in Tourism, 31 Ottobre 2023

Sono circa 8 milioni e 400mila – secondo le stime di Federalberghi – gli italiani in viaggio in questi giorni per il Ponte di Ognissanti. Nella maggioranza dei casi (89,8%) il Bel Paese resta la meta preferita come destinazione tra mare, montagna, laghi e terme: si sceglie di restare in zone non troppo lontane dal luogo della propria residenza, considerando una durata del soggiorno di circa 3,9 notti fuori casa. In fatto di ricettività, la casa di parenti e amici è la scelta privilegiata per il 32,7% dei vacanzieri, seguono l’albergo (21,3%), i bed&breakfast (19,6%) e la casa di proprietà (13,6%). La spesa media comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti si attesta sui 451 euro a persona, con un giro di affari di 3,77 miliardi di euro.

L’effetto del caro-prezzi

Il risultato rilevato in merito al giro di affari – osservano gli albergatori – sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando il periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (45,5%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. “Colpisce la determinazione con cui gli italiani hanno organizzato e dilatato nel tempo la propria vacanza per questo Ponte, grazie anche alla collocazione della festa a metà settimana – spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca –. Gran parte dei viaggiatori, infatti, ha pianificato il proprio viaggio con molto anticipo: il 60,6% delle prenotazioni è avvenuto più di un mese fa”. Risultati positivi sui quali, tuttavia, permane un elemento di negatività dato dall’elevata quota – stimata intorno al 50,6% – di chi ha dovuto rinunciare al viaggio a causa del caro-prezzi.

Il traino del turismo estero

In generale, a sostenere il mercato anche in questo ponte autunnale è il turismo incoming che – ha stimato Confindustria Alberghi – registra una crescita del 5% rispetto allo scorso anno: a trainare sono soprattutto le città d’arte dove la presenza di viaggiatori internazionali vede in primis statunitensi seguiti da francesi, inglesi e tedeschi (con un dato medio di occupazione delle camere in hotel tra il 70 e l’80%). In calo – è la conferma – il mercato domestico, a -3%.

 

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati