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Pomezia, silenziosa ma produttiva, ha raddoppiato le camere d’albergo

Di Stefano Lombardini, 15 Aprile 2005

Da questo numero Stefano Lombardini inizia ad analizzare e descrivere il quadro della ricettività in alcune città di medie e piccole dimensioni che spesso rappresentano un interessante polo imprenditoriale e turistico. Questa “radiografia” dello sviluppo alberghiero nell’Italia meno nota inizia da Pomezia.

Oltre alla Roma della pubblica amministrazione esiste anche una Roma meno conosciuta, quella del suo tessuto imprenditoriale distribuito nell’ampio territorio della provincia. Roma è posizionata al secondo posto in Italia per numero di ditte. Secondo dati Unioncamere sono ben 220 mila le imprese registrate nell’intera provincia.
Performance di assoluto rilievo: il contributo alla formazione del Pil nazionale supera l’8%, il secondo maggior contributo dopo la provincia di Milano.
Uno dei centri di maggiore rilievo è Pomezia, primario polo industriale e commerciale di tutta l’Italia centrale. La domanda di loadging facility è originata dagli insediamenti industriali della zona. Di secondario rilievo il giro d’affari che fa riferimento a Roma per la presenza dei ministeri o l’afflusso ai congressi. Nelle vicinanze di Pomezia c’è l’aeroporto militare di Pratica di Mare con il suo noto centro addestramento piloti.
L’area industriale ha conosciuto in questi decenni lo sviluppo di una forte vocazione produttiva. Una situazione che ha richiamato in loco una notevole presenza di ricettività alberghiera, ben superiore a quanto avvenuto in città con lo stesso numero di abitanti.
Meno di 50 mila residenti, una dozzina di strutture alberghiere, una presenza sul mercato di un migliaio di camere e 1.800 posti letto. Le dimensioni degli alberghi sono più ampie che in altri centri e capoluoghi di provincia, oltre 70 camere in media per struttura. Una clientela per l’85% business e 15% leisure fatta di gruppi di agenzia in grand tour.
Buoni collegamenti stradali con Roma favoriscono soste di turismo straniero di gruppi organizzati, dirottati su una location come Pomezia per un miglior rapporto costi/benefici.
Lo sviluppo e il rinnovamento dell’hôtellerie cittadina è avvenuto in tempi recentissimi: se negli ultimi 20 anni è raddoppiata la popolazione (da 20 a 40 mila abitanti) negli ultimi 5 sono raddoppiate le camere d’albergo. Gli alberghi a 4 stelle sono la metà del totale degli alberghi, ma la loro capacità ricettiva sfiora il tetto del 70%, sia in termini di camere che di posti-letto.
A Pomezia è cresciuta negli anni più recenti un’offerta alberghiera di fascia 4 stelle, posizionata su standard internazionali. Nel segmento business si registra la presenza di operatori indipendenti con l’eccezione di solo un brand affiliato all’hôtellerie internazionale, l’Holiday inn Rome Pomezia, 95 camere. Presenza di una piccola catena alberghiera cittadina, Interhotel, che detiene 2 strutture che creano sinergie commerciali.
Negli ultimi 5 anni il numero di strutture alberghiere ha registrato un incremento sostanziale: il saldo è stato di +6 unità locali rispetto al 1995 e ha condotto all’ampliamento della ricettività locale per un volume di quasi 450 camere, un aumento del 65%.
Alla luce di questa crescita non sono prefigurabili ulteriori incrementi di ricettività, Pomezia è diventata satura e un nuovo investimento dovrebbe essere supportato da forti garanzie sul versante della commercializzazione.

I dati della ricettività

Scarsa influenza dei fattori: 1) fiera, in verità mai decollata (si attende la nuova gestione per mano dell’ente fiera di Rimini), 2) congressi, concentrati nella Capitale, 3) scalo internazionale di Fiumicino. Assenza di un convention bureau e congressi qualificati.
La scarsa influenza del fattore fiera rende il ricavo medio camere molto stabile. Le tariffe alberghiere di Pomezia non subiscono influenze stagionali, rari i giorni di tutto esaurito per eventi fieristici all’Eur di Roma, piuttosto ridotti come numero e come prestigio rispetto ad altre località. Non potendo far leva su periodici picchi della domanda risulta difficile per l’imprenditore gestire mark up significativi sui prezzi e sviluppare raffinate azioni di yield management.
Tariffe rack rate oscillanti tra i 100 euro in singola e 130 in doppia. Ricavo medio camera: 95 euro. Tasso di occupazione lordo annuo: 60%.
Pomezia, per la sua localizzazione, lontana da vie di transito come l’autostrada del Sole, non può conquistare clientela di passaggio. Conseguenze di questa localizzazione fuori mano rispetto alle direttrici di traffico è la difficoltà di sviluppare pacchetti con un’offerta di turismo culturale o leisure per incrementare il tasso di occupazione nei week-end.

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