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Pms e task manager, ultima frontiera

Le caratteristiche fondamentali di due strumenti ormai imprescindibili per la gestione dell'operatività alberghiera quotidiana

Le caratteristiche fondamentali di due strumenti ormai imprescindibili per la gestione dell'operatività albe

Di Marco Beaqua, 23 Marzo 2017

Uno strumento utile, ma soprattutto indispensabile, a rendere la guest experience davvero unica e memorabile. Con il diffondersi di tecnologie sempre più pervasive, la digitalizzazione di imprese che ormai diventano 4.0 e l’importanza crescente dei cosiddetti big data, scegliere il property management system più adatto alle esigenze di una struttura è un’operazione tanto delicata quanto vitale. «Un gestionale di ultima generazione deve essere dotato di una serie di caratteristiche essenziali», racconta così Sylvain Diverchy, sales manager di Hoist Group, che sarà tra gli espositori del prossimo Web in Tourism e che ha appena lanciato il proprio pms HotSoft 8 sul mercato italiano. «A cominciare dalla capacità di catturare, integrare e conservare le informazioni relative a ogni singolo ospite, in modo da poterle utilizzare non solo per fornire ai clienti il miglior servizio possibile, ma anche per incrementare l’efficienza organizzativa e ridurre i costi».
Domanda. E poi, cosa altro serve?
Risposta. Occorre anche che sia facile da utilizzare e da imparare, intuitivo nella gestione delle funzionalità, sempre raggiungibile in cloud e con ciascun dato presentato in modo logico e comprensibile. Ma i pms devono pure essere completamente personalizzabili. Perché ogni hotel ha esigenze uniche, a cui solo un gestionale altamente flessibile può rispondere con adeguata efficacia.
D. Ma come è possibile conciliare tra loro caratteristiche apparentemente contraddittorie, come la semplicità di utilizzo e la profondità di analisi?
R. Semplicemente realizzando un software completo in ogni sua parte: è solo grazie al ricorso a design e interfacce utente state-of-the-art, che il nostro HotSoft 8 è infatti in grado di presentare anche la più complessa delle informazioni in una modalità intuitiva e di immediata lettura per tutti.
D. Cosa si può fare allora, per aiutare un operatore a sfruttare al meglio tutte le potenzialità di un pms?
R. Si realizza un rapporto di collaborazione tagliato su misura del singolo hotel-partner. Si comincia, in altre parole, analizzando le attività di ogni albergo, per poi spiegare come applicare le singole funzioni del pms alla propria operatività quotidiana. Non può inoltre mancare un ottimo servizio di assistenza tecnica, in grado di offrire un supporto continuo e altamente professionale.
D. Un altro degli strumenti che oggi gli albergatori considerano sempre più essenziale è sicuramente il task manager: un programma online capace di migliorare l’efficienza delle attività di housekeeping e manutenzione, garantendo lo scambio di informazioni in tempo reale sullo stato dei lavori tra addetti ai piani, reception e back office. Quali, quindi, gli aspetti specifici che si devono prendere in considerazione nella realizzazione di uno strumento di questo tipo?
R. Credo che anche in questo caso la parola d’ordine sia semplicità: di installazione, di apprendimento e di utilizzo. Il programma deve poi essere necessariamente responsive, al fine di adattarsi allo schermo di qualsiasi dispositivo, pc, tablet o smartphone che sia. Ma deve anche essere scalabile e garantire un buon livello di flessibilità, in modo da poter evolversi continuamente, integrando tutte le nuove funzionalità che un mercato alberghiero in costante movimento non smette mai di richiedere. Per il nostro Serviator, noi di Hoist Group, per esempio, chiediamo costantemente agli hotel-partner quali funzionalità desiderino veder implementate nel loro task manager e aggiorniamo costantemente il programma sulla base dei feedback ricevuti. Dato che l’hôtellerie è un’industria a innata vocazione internazionale, e visto il crescente numero di personale di ogni provenienza che opera nelle strutture alberghiere, è anche utile tradurre il programma nel maggior numero di lingue possibile. È così che, sempre per parlare di Serviator, il nostro task manager è oggi consultabile in ben 19 idiomi differenti.
D. Poiché un altro termine chiave del mercato contemporaneo è sicuramente integrazione, come si riesce infine a collegare tutti questi strumenti con il resto dei tool utilizzati in hotel? Mi vengono in mente, solo per citarne alcuni, i sistemi di automazione e di efficientamento energetico, ma anche i canali distributivi online e offline, i metasearch e tutto quello che riguarda il mondo dei big data…
R. Un task manager alberghiero deve per definizione dialogare in tempo reale con il pms. Entrambi i software sono poi solitamente dotati dei cosiddetti protocolli d’integrazione aperti (Api), pensati specificamente per comunicare con tutti i sistemi e le tecnologie a supporto delle attività alberghiere. Ma come dicevo prima, il mondo contemporaneo, soprattutto quello tecnologico, è in continuo movimento. È quindi pure necessario cooperare con un’azienda che abbia la visione, la tecnologia e il know-how necessari, oltre che un team dedicato in grado di cogliere le sfide e anticipare le evoluzioni del nostro settore.

Identikit di Hoist Group
www.hoistgroup.com/it

Hoist Group è un partner completo nel mondo hospitality, healthcare e nel settore pubblico. Con più di 20 anni di provata esperienza nel settore alberghiero, la compagnia è specializzata nelle forniture di high speed Internet access, servizi conference, soluzioni e contenuti tv, pms, software di back-office e altri prodotti di cortesia per gli ospiti. Molte catene alberghiere, hotel indipendenti di fascia alta e ospedali pubblici hanno affidato il proprio sistema It a Hoist Group. Con l’head quarter basato in Svezia, la società ha uffici in oltre 17 nazioni nell’area Europa, Medio Oriente e Africa (Emea).
info.it@hoistgroup.com

Ai nastri di partenza il #WIT17
http://wit.jobintourism.it/

Torna il tradizionale evento Job in Tourism dedicato agli approfondimenti sulla tecnologia applicata al mondo alberghiero. L’appuntamento di quest’anno è ancora una volta all’Enterprise Hotel di Milano, il prossimo 8 giugno. Il #WIT17 (hashtag d’obbligo in queste occasioni) ha tre parole d’ordine: «ispirazione», con interventi che mireranno ad accendere l’emisfero destro del cervello, per stimolare la creatività tramite la presentazione di idee di business dieci anni in avanti; «tutorial», dedicata all’emisfero destro della mente, quello della razionalità, con speech pensati per supportare la visione strategica del web; e «strategia», dove ispirazione e visione si declineranno nell’operatività quotidiana, grazie a una serie di interventi ricchi di consigli pratici e idee pronte all’uso. Stay tuned!

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