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Pmi turistiche: la conta delle perdite e i driver della ripresa

Di Job in Tourism, 27 Luglio 2020

Dalla sicurezza alla sostenibilità: sono diversi i driver della ripresa individuati da Repower, gruppo svizzero attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, che ha affidato al Sole24-Ore e Infodata una ricerca in cui vengono indagati 8 settori chiave del nostro tessuto imprenditoriale attraverso altrettanti focus dettagliati in merito alle pmi. L’impatto della pandemia arriva dopo una fase di forte crescita, soprattutto grazie a forme di accoglienza alternative come affitti turistici e b&b, che negli ultimi 5 anni erano cresciute del 48%, facendo salire il numero di imprese attive del 30%. Il turismo straniero ha vissuto un momento di grande fortuna, con un totale delle spese in Italia in crescita del 2,1% medio annuo nel 2019 (quando si attestò a 43,7 miliardi di euro). E ora? ln particolare, l’impatto sul turismo da parte dell’emergenza Covid-19 ha visto una perdita tendenziale nel 2020 di15,6 miliardi di euro nel primo trimestre e di ulteriori 25 miliardi nel secondo, con il settore dell’alloggio che nel primo semestre dell’anno vedrebbe una riduzione dei ricavi di 13 miliardi di euro. La diminuzione della spesa complessiva sarebbe di 13,3 miliardi. Però sono diversi i driver su cui puntare per una ripresa. Il report ne evidenzia dieci, di cui i più importanti sono il rafforzamento della sicurezza, la maggior richiesta di flessibilità, una nuova modulazione dell’offerta di servizi, e una maggiore attenzione all’identità locale dei territori e al turismo di prossimità. Anche l’innovazione dei processi e dell’offerta sarà cruciale, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’inserimento nell’offerta turistica di soluzioni di ricarica per auto e bici.

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