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Pizzeria Negri di Pontecagnano: il successo affonda le radici nella tradizione e genuinità

Di Giorgio Bini, 30 Novembre 2001

La “Pizzeria Negri di Pontecagnano”, fondata nel 1928 dal Grande Ufficiale Edoardo Negri, enfatizzando le caratteristiche storiche del locale, ha sviluppato un proprio percorso autonomo che la pone in evidenza, come caso atipico, in un mercato in cui la durata delle iniziative si riduce sempre più. Il caratteristico locale ha saputo mantenersi intatto nel tempo, con una sala in stile pompeiano ed un’altra che riproduce la celeberrima Grotta Azzurra di Capri e nella quale campeggia il motto “Nessuna cosa allieta la vita come il buon umore”. Ma la caratteristica forse più peculiare, oltre la ricca selezione di vini italiani ed esteri custoditi nella cantina, è legata al passato, e precisamente ad un modo molto originale per servire la pizza: graziose ragazze, tutte rigorosamente provenienti dal Friuli per espresso desiderio del Commendatore, portavano profumatissime pizze agli avventori, a suon di musica! Una marcetta, appositamente ideata dal vulcanico proprietario, accompagnava infatti il servizio, trasformandolo in un piccolo rito, al quale hanno assistito molte celebrità: fin dagli anni ’30, hanno varcato il “tempio della pizza” protagonisti del cinema italiano ed internazionale quali Sofia Loren e Totò, registi, scrittori, cantanti, ma anche gerarchi, diplomatici, politici, imprenditori e, per finire, perfino teste coronate. Negli otto volumi del “libro d’oro”, che si tramanda come un’eredità preziosa, sono raccolti autografi, frasi di compiacimento, fotografie e telegrammi di quanti hanno avuto il piacere di cenare in questo locale davvero “storico”. Altrettanto gelosamente è custodita la sedia di legno color giallo sulla quale il 19 maggio 1936 “è stato seduto Sua Altezza Reale il Principe di Piemonte”, Umberto di Savoia. Diversi anche gli aneddoti legati alla clientela, come quello del manager romano che era solito organizzare conviti nella sua abitazione nei pressi di Piazza di Spagna; ebbene, in occasione di questi ritrovi, egli telefonava al commendatore Negri ordinando un certo quantitativo di pizze, partendo poi con la sua potente auto per Pontecagnano e riuscendo a riportarle calde a Roma, con grande piacere dei suoi ospiti. Pontecagnano e la Pizzeria Negri: un binomio inseparabile e immutato nella sua unicità, tanto che coloro che tornano anche dopo diversi decenni, trovano le stese cose e le stesse abitudini, salvo le ragazze, oggi sostituite da baldi giovanotti Ogni sera, a partire dalle 19, la pizzeria si anima, il caratteristico forno a legna con il fuoco vivo e scoppiettante si prepara ad accogliere pizze il cui impasto è preparato personalmente dal proprietario, mentre il giardino accoglie i numerosi clienti; da quelli che scoprono il locale per la prima volta ai più affezionati. Ultimamente, poi, sempre più auto straniere affollano la strada nei dintorni di un locale che, con la sua storia e la sua “cultura della pizza” ha varcato i confini nazionali portando una fetta d’Italia nel mondo.

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