“Non si può più nemmeno uscire a mangiare una pizza”. Quante volte, negli ultimi mesi, abbiamo sentito (o detto) questa frase? L’uscita in pizzeria è da sempre il termine di paragone, il metro di misura della capacità di spesa media delle famiglie italiane: se la pizza fuori diventa troppo cara, lo sarà sicuramente anche il ristorante e, ancor di più, la gita, il week-end fuori porta, la vacanza.
Negli ultimi due anni, la corsa dell’inflazione ha eroso la capacità di spesa degli italiani che, non a caso, hanno “tagliato” per prima cosa proprio sui “piaceri” che hanno a che fare con la tavola e i viaggi. Non è un caso che il mercato turistico interno continui a registrare numeri in contrazione e che, come market share, sia stato superato, in termini di arrivi, da quello straniero. Ecco, allora, che il “caro-pizza” diventa un indice interessante per capire come siamo posizionati. Ma qual è il valore di questi aumenti? E quanto costa davvero, oggi, mangiare una pizza fuori?
Quanto costa una pizza
I conti li ha fatti Altroconsumo: la città italiana nella quale, in media, si spende di più per mangiare una pizza in pizzeria è, a sorpresa, Sassari, con un costo medio per pizza, bevanda, coperto e servizio di 14,11 euro. Sopra i 13 euro di media ci sono anche città come Bolzano (13,90 euro), Milano (13,50 euro) e Venezia (13,47 euro).
Si tratta, chiaramente, di una cifra media perché ci sono città, soprattutto quelle del Nord (ad esempio Milano) o quelle più a vocazione turistica (come Venezia), in cui si può arrivare a spendere anche 24 euro (è il caso proprio a Venezia) per un pasto in pizzeria. Tuttavia, proprio a Milano e Venezia ci si può imbattere facilmente anche in pizzerie decisamente più economiche: queste sono, infatti. le due città in cui c’è la maggior differenza tra la spesa minima e quella massima (a Venezia a secondo del locale scelto si può spendere da 10,50 a 24 euro, mentre a Milano da 8 a 19,50 euro).
La pizza più economica
La città più economica in media è, invece, Livorno con una spesa media di 8,67 euro. Tra le città dove si spende in media meno di 10 euro per una pizza e una bibita, troviamo 4 città del Sud, tra cui quella della pizza per eccellenza, Napoli. Un po’ più cara la capitale Roma, dove però si possono trovare pizzerie che offrono il pasto a 8,50 euro e altre dove si spende fino a quasi 15 euro.
Pizza sempre più cara: non è un’impressione
L’inchiesta di Altroconsumo conferma che si spende circa il 4% in più di quanto spendevamo a settembre 2023 per il pasto in pizzeria, mentre rispetto a 2 anni fa (settembre 2022) la spesa nelle città considerate è aumentata in media del 9% e rispetto a settembre 2021 l’incremento è stato, addirittura, del 16%. In generale nell’ultimo anno sono solo due le città in cui si registra una riduzione della spesa media: Perugia e Livorno. A queste due città si aggiungono Trieste, Bari e Catanzaro dove la spesa non è variata. In tutte le altre città la spesa è aumentata con ben 8 città che registrano aumenti superiori al 5%: Torino, Milano, Bolzano, Terni, Pescara, Napoli, Cagliari e Sassari.
Il “caro-pizza” non è, dunque, solamente un’impressione: rispetto a settembre 2021 gli aumenti sono ancora più rilevanti in città come Ascoli (+30%), la stessa Sassari (+31%) e, soprattutto, Napoli che ha visto registrare un +32% rispetto alla spesa media di 3 anni fa. In generale, le città in cui nel 2021 era possibile godersi un pasto in pizzeria spendendo in media meno di 10 euro erano ben 16 (quasi il 60% delle città considerate), a settembre 2024 questo è possibile in solo 6 città. Allo stesso tempo oggi le città in cui in media la spesa per un pasto in pizzeria supera i 12 euro sono ben 8 (il 30% del totale) mentre nel 2021 era solo una (Venezia).
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