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Perché il franchising

Di Marco Beaqua, 29 Febbraio 2008

Le recenti trasformazioni dell’industria alberghiera italiana, l’attuale tendenza alla diffusione dei brand di catena nel nostro mercato e le possibilità offerte agli imprenditori dai contratti di affiliazione commerciale saranno al centro del convegno internazionale «Il franchising alberghiero», organizzato da Assofranchising in collaborazione con Federalberghi Lombardia e in programma il prossimo 18 marzo presso l’hotel Enterprise di Milano. «Tra le varie forme di aggregazione esistenti», spiega il presidente di Assofranchising, Graziano Fiorelli, «il franchising rappresenta, a livello internazionale, la formula che si è più rapidamente diffusa nel settore alberghiero. Questo perché esalta la professionalità di ciascun attore del comparto, al contempo raggiungendo obiettivi di immediato riscontro pratico, come rilevanti economie di scala e una maggiore penetrazione sul mercato. Il tutto, lasciando però agli imprenditori che partecipano alla rete non solo la proprietà, ma anche la gestione diretta della propria impresa».
Tale forma di partnership non si è però ancora pienamente diffusa sul territorio italiano: perché? «In effetti, bisogna dire che il nostro paese è storicamente in ritardo nell’adozione del modello franchising rispetto a quello che può essere considerato in tale settore il mercato guida, ossia gli Stati Uniti», racconta Fiorelli. «Ma questo discorso vale per tutti i comparti, non solo per l’hôtellerie. In Italia, per esempio, la struttura del retail è molto più frazionata rispetto persino a quella degli altri paesi europei: in Francia, per parlare di un paese vicino al nostro, esistono infatti circa 400 mila punti vendita al dettaglio rispetto agli oltre 700 mila presenti lungo tutto il territorio della penisola. Non c’è perciò da stupirsi che anche nel comparto alberghiero tali contratti stentino a diffondersi».
È però altrettanto vero che pure in Italia il franchising ha fatto registrare, da 30 anni a questa parte, tassi di crescita costantemente positivi, anche nei periodi in cui la congiuntura economica non è stata delle migliori. «Questo perché è in grado di mettere il piccolo imprenditore al riparo dai pericoli di un mercato sempre più globalizzato e competitivo», prosegue Fiorelli. «C’è un dato, relativo al settore del commercio al dettaglio, che ritengo molto significativo a tale proposito: in Italia ogni anno chiude circa l’8-9% dei punti vendita indipendenti, contro circa il 2,5-3% di quelli in franchising».
A spiegare la scarsa diffusione di tali contratti di affiliazione commerciale nel settore alberghiero ci sono tuttavia anche alcuni fattori specifici, sia di ordine strutturale, sia di natura psicologica. «Negli Usa si calcola che circa la metà delle camere d’hotel sia gestita da alberghi in franchising», conclude Fiorelli. «In America, però, la situazione è profondamente diversa da quella non solo italiana, ma dell’intera Europa: una normativa più flessibile e spazi liberi più ampi consentono agli imprenditori a stelle e strisce di aprire strutture ricettive con una maggiore facilità rispetto a quanto avviene nel Vecchio continente. E chi entra per la prima volta in un determinato mercato è più predisposto a cercare un franchisor con cui stipulare un contratto di partnership, rispetto a una famiglia di piccoli albergatori, che magari gestisce il proprio hotel da qualche generazione. Una situazione, quest’ultima, molto frequente nel mercato italiano. Non solo: le strutture ricettive europee, spesso inserite in contesti storici di particolare rilievo, sono molto meno standardizzabili rispetto a quelle americane. Ai franchisor è perciò richiesto un grado di flessibilità molto maggiore nella definizione delle regole di ammissione al gruppo dei nuovi franchisee».

Il programma del convegno

Ore 9:00: registrazione partecipanti
Ore 9.30: benvenuto e introduzione al tema (Graziano Fiorelli, presidente Assofranchising* e Gianni Bastianelli, coordinatore nazionale Confturismo)
Ore 9.40: il sistema alberghiero italiano (Remo Eder, presidente Federalberghi Lombardia)
Ore 9.50: il sistema franchising in Italia (Italo Bussoli, segretario generale Assofranchising)
Ore 10.00: le tipologie aggregative di catene alberghiere e il franchising del settore
(Massimo Bruno, amministratore della società di consulenza Bmc ed esperto in sistemi di franchising alberghiero)
Ore 10.15: il rapporto contrattuale nelle catene di franchising (Aldo Frignani, dello studio legale avvocato Aldo Frignani)
Ore 10.30-11.00: coffee break
Ore 11.00-13.00: testimonianze dei brand; dibattito
Ore 13.30: light buffet
Moderatore: Italo Bussoli, segretario generale Assofranchising

*L’Associazione italiana del franchising (Assofranchising), fondata nel 1971, è il marchio storico nell’organizzazione della rappresentanza del franchising in Italia. La presenza al convegno è gratuita, con l’obbligo per i partecipanti di preregistrarsi presso la segreteria dell’associazione entro venerdì 7 marzo, data in cui verranno chiuse le registrazioni. Tel: 02.29003779; assofranchising@assofranchising.it

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