Job In Tourism > News > Strategie > Per guidare la rinascita di Ischia

Per guidare la rinascita di Ischia

Di Massimiliano Sarti, 28 Settembre 2007

Ha riaperto i battenti solo a marzo di quest’anno, ma il Terme Manzi hotel & spa di Ischia ha già le idee chiare sul proprio futuro e soprattutto sul proprio ruolo all’interno del panorama ricettivo dell’isola mediterranea. «Ci piacerebbe diventare un punto di riferimento per il rilancio di tutto il turismo ischiano», dichiara, infatti, il direttore generale, Luciano Sozzo. «In questi primi mesi di vita abbiamo già registrato risultati soddisfacenti, ma non posso negare che anche noi abbiamo risentito della crisi che, negli ultimi tempi, sta attanagliando la nostra isola. A giugno di quest’anno le presenze totali sono calate del 30% rispetto allo stesso mese del 2006, mentre a luglio i risultati sono stati di poco superiori. Solo agosto e settembre stanno mostrando timidi segnali di ripresa». Sozzo, che prima di approdare presso la nuova struttura ischiana del gruppo Polito ha collaborato con importanti società alberghiere come Boscolo hotels e Concerto fine italian hotels, sembra aver già individuato le cause profonde di questa crisi e i rimedi per risolverla: «Quello che manca a Ischia è un approccio strategico al problema. Una visione d’insieme che consenta di varare un progetto di valorizzazione dell’offerta e, al contempo, di costruire una nuova immagine dell’isola. Per questo motivo stiamo cercando di tessere le fila di un nuovo club di prodotto, capace di diventare una sorta di volano per tutte le attività imprenditoriali locali. L’idea è quella di coinvolgere la maggior parte degli attori economici di Ischia, in modo da costituire un’associazione che abbia la rappresentatività necessaria a dialogare con le istituzioni, nonché l’autorità sufficiente a definire regole di comportamento e standard di qualità validi per tutti». Non tanto, perciò, uno dei tanti esempi già visti nel passato di consorzi creati esclusivamente con lo scopo di attirare i finanziamenti pubblici, ma quanto un’istituzione dotata di un valido piano strategico di lungo periodo: «Da quando abbiamo cominciato a elaborare questo progetto mi sono guardato intorno alla ricerca di altri esempi, esperimenti di simile natura che abbiano avuto successo. La mente è perciò corsa immediatamente all’esperienza di Portofino coast, che in circa 10 anni di attività è riuscito a ridare nuova linfa a tutta l’area del Golfo del Tigullio. Ho perciò personalmente invitato il suo presidente a recarsi da noi per spiegare a tutti le strategie di un progetto vincente». Ma perché proprio il neonato Terme Manzi può aspirare a diventare il capofila di un più vasto movimento di rinascita di tutto il comparto turistico dell’isola? «In effetti, noi siamo gli ultimi arrivati», racconta Sozzo, «ma proprio per questo e per la nostra scelta di puntare, in primis, sulla qualità dei servizi ci troviamo al centro dell’attenzione, non solo degli altri operatori locali, ma anche di imprenditori e istituzioni a livello regionale. Siamo convinti che solo una strategia intesa a sviluppare e migliorare i servizi per gli ospiti possa avere successo, soprattutto in un mercato dove i clienti si dimostrano sempre più consapevoli e attenti alla qualità. A tutto ciò, noi aggiungiamo un’innata passione per la nostra professione, una predisposizione che garantisce quella spontaneità di comportamenti tanto apprezzata dai nostri ospiti». Il Terme Manzi è, infatti, amato sia dagli italiani, sia dai viaggiatori internazionali. In particolare, in questi primi mesi, molti russi, spagnoli e inglesi hanno frequentato l’hotel ischiano. «Credo che britannici e iberici costituiscano il target internazionale su cui dovremo puntare maggiormente in futuro», prosegue Sozzo. «Sono, con ogni probabilità, la categoria di viaggiatori che meglio apprezza l’offerta del Terme Manzi, in particolare la qualità della cucina dei nostri cinque ristoranti e dei servizi proposti dalla nostra spa». Proprio quest’ultima è uno dei principali punti di forza della struttura. «In un tempo in cui la maggior parte dei quattro/cinque stelle è ormai dotata di una qualche forma di spazio wellness, la nostra strategia è quella di offrire trattamenti e programmi di un vero e proprio centro benessere», conclude Sozzo. «I 1.600 metri quadrati della nostra spa mettono, infatti, a disposizione degli ospiti le più innovative e avanzate tecniche per la cura del corpo e dello spirito. Con noi collaborano, ad esempio, affermati specialisti di pilates, nonché di medicina biomodulare e bio-energetica. La nostra linea cosmetica, inoltre, si basa su principi olistici ed è composta esclusivamente da prodotti privi di addensanti chimici e realizzati unicamente con ingredienti naturali. Da non sottovalutare, infine, il vantaggio di poter sfruttare un’acqua termale dalle riconosciute virtù rigeneranti per i tessuti e l’organismo: la fonte del Gurgitiello, su cui si trova il nostro hotel, era celebre per le sue proprietà terapeutiche sin dai tempi della Grecia classica».

La fonte del Gurgitiello del Terme Manzi

Un’antica leggenda racconta che Ulisse, approdato sull’isola di Scheria, come Omero chiamava Ischia, si sia fermato a recuperare il vigore perduto proprio nei pressi delle acque del Gurgitiello, ruscello fumigante che scorreva in superficie per gettarsi in mare nelle vicinanze dell’odierna pineta del Pio Monte della Misericordia. Oggetto di studio fin dal Medio Evo, le acque limpide, inodore e incolore del Gurgitiello hanno alimentato i principali stabilimenti termali locali a partire dal Seicento. Verso la metà del XIX secolo il luogo toccò il vertice della sua fama: grandi scrittori come Lamartine, Renan e Ibsen contribuirono con i loro scritti ad accrescerne la fama. Anche Giuseppe Garibaldi alloggiò nel giugno del 1864 al dei Romani, l’allora albergo adiacente alle terme, per curarsi presso la fonte del Gurgitiello i postumi della ferita riportata in Aspromonte. Molteplici sono, infatti, le virtù salutari di quest’acqua ricca di bicarbonati, solfati alcalini, sodio e fosfati di calcio. L’azione congiunta di questi elementi e del calore (circa 70°) impressole dall’azione vulcanica dell’isola, la rendono preziosa per la circolazione sanguigna e linfatica, nonché capace di sciogliere le tossine, gli acidi grassi e le scorie del metabolismo.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati