La conferenza stampa per la presentazione di un nuovo accordo internazionale tra due compagnie aeree e un aeroporto seguiva i ritmi tradizionali. Una tazza di caffè all’arrivo, l’introduzione da parte delle persone sedute al tavolo dei relatori, una presentazione in powerpoint dei temi trattati, una breve conclusione con interventi dei rappresentanti delle tre aziende presenti: Jet airways, la più grande compagnia aerea privata indiana; Brussel airlines, linea pure privata nata dalle ceneri di Sabena, e l’aeroporto di Bruxelles, diventato hub europeo della compagnia indiana. Tutto proseguiva pigramente nella norma e ci si stava quasi per alzare quando è arrivata una domanda da uno dei giornalisti presenti: «Perché, per raggiungere l’India, bisognerebbe volare da Malpensa con Brussel airlines trovando poi una coincidenza a Bruxelles con Jet airways, quando esiste, ugualmente da Malpensa, una tratta gestita tradizionalmente da Lufthansa che via Francoforte opera sull’India?». Malignamente il giornalista chiedeva una risposta in italiano (alcuni interventi precedenti, come spesso si usa, erano stati fatti in inglese).
La sala del Gallia di Milano, dove si teneva l’incontro, si animava così improvvisamente, con le risposte che, nel passare dall’inglese all’italiano, giungevano confuse, sino a che le cose si sono coordinate, dapprima con l’intervento di Andrea Boni, direttore generale di Brussel airlines Italia, e successivamente con quello di Emmanuel Menu, vice president for continental Europe di Jet airways.
Sintetizzando, le motivazioni che giustificherebbero questa scelta, le stesse che poi hanno dato un senso all’incontro, sono le seguenti: l’offerta della migliore soluzione globale di viaggio verso l’India con voli puntuali anche grazie all’utilizzo di uno scalo di medie dimensioni che non ha ancora ottimizzato la propria potenzialità; il transito in un aeroporto che, grazie ai servizi proposti, consente di vivere una vera e propria “travel experience”; la ristrutturazione completa dello scalo di Bruxelles, che consentirà di transitare da porte attigue; i nuovi elevati standard di Jet airways, con sedili ergonomici Recaro per tutte le categorie e, per esempio, Dom Pérignon in business class; i collegamenti privilegiati per il trasferimento sulle coincidenze per raggiungere le 55 destinazioni servite da Jet airways in India.
Dall’incontro sono emerse però anche altre interessanti notazioni: Brussel airlines è pronta a sostituire i voli Alitalia da Malpensa che eventualmente venissero annullati dall’accordo della nostra compagnia di bandiera con Air France; l’aeroporto di Bruxelles si presenta così: “Brussels Airport aims to become the most european, most efficient and most wellcoming airport” e con questa operazione conta di aumentare di un milione i passeggeri in transito dal proprio aeroporto (l’anno scorso sono stati 30 milioni); Jet airways vuole imporre standard elevati (non è una compagnia low cost) con un ottimo rapporto costo/ prestazioni e in questo, a mio avviso, soffre un poco la concorrenza di un altro vettore, avendo in ben due momenti della conferenza rapportato le proprie prestazioni a quelle della Singapore airlines (quasi uno spot a favore della compagnia di Singapore).
Noi sappiamo, però, che chi è dietro s’impegna maggiormente nella competizione e, questo, a vantaggio della clientela. Se fossimo allo stadio diremmo allora: forza Jet airways!
I protagonisti dell’incontro con la stampa
Il vice president for continental Europe di Jet airways, Emmanuel Menu, vanta 16 anni di esperienza nell’industria del trasporto aereo. Di nazionalità belga, debutta nel settore nel 1989, quando entra in Sabena belgian airlines come country manager in Africa. Successivamente vi ricopre il ruolo di business sales manager di stanza in Belgio, per poi diventare nel 1999 general manager per la Spagna, con sede di lavoro a Madrid.
Poco dopo viene nominato vice president global sales per Swissair e Sabena. Nel 2001 si trasferisce a Parigi con la carica di general manager di Swissair in Francia.
Nello stesso anno migra in Sn Brussels airlines e contribuisce ad affermarla in Francia, quindi viene promosso senior vice president commercial per il sudest europeo, carica che ricopre fino al 2003.
Nel 2005 è in Jet airways a Bruxelles. Dopo aver costruito il team belga, viene trasferito a Londra in qualità di general manager della compagnia per il Regno Unito e l’Irlanda.
Nel 2007 è general manager di Jet airways per l’Europa continentale, carica con la quale è chiamato a gestire e sviluppare l’hub europeo di Bruxelles.
Il direttore generale di Brussels airlines Italia, Andrea Boni, nasce a Milano il 12 settembre del 1968. Tuttavia è il Canada, dove vive più di 15 anni, il paese in cui inizia la sua carriera professionale dopo aver conseguito la laurea in economia e commercio alla Concordia university di Montreal. Boni approda al trasporto aereo con Klm (le Reali linee aeree olandesi), presso cui lavora per alcuni anni anche nella sede di Amsterdam; matura così esperienza e conoscenza del settore, partecipando attivamente a molteplici progetti tra cui l’alleanza Klm-Alitalia. Ricopre l’attuale posizione in Brussels Airlines dal 2005.
Jet airways, the spirit of new India, gestisce attualmente una flotta di 75 Aerei, tra cui otto Boeing 777-300 Er, sei Airbus A330-200, 53 Boeing 737-400/700/800/900 classici e di nuova generazione, nonché otto moderni Atr 72-500 a turboelica. Con un’età media di 4,7 anni per aereo, la compagnia dispone di una delle flotte più giovani del mondo. Jet airways gestisce circa 350 voli giornalieri verso 54 destinazioni in India e altri scali esteri come New York (Jfk), New York (Newark), Toronto, Bruxelles, Londra Heathrow, Singapore, Kuala Lumpur, Colombo, Bangkok e Kathmandu. La compagnia sta attualmente pianificando un’espansione graduale dell’attività in Nord America, Europa, Asia e Africa.
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