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Padova: più qualità nell’hinterland

Di Stefano Lombardini, 31 Marzo 2006

Il Veneto è la regione italiana leader di mercato per volume di presenze turistiche con oltre 50 milioni di pernottamenti in strutture sia alberghiere sia extralberghiere. L’offerta ricettiva è sottoposta a una particolare pressione competitiva, ne è riprova il continuo innalzamento della qualità delle strutture alberghiere.
La crescita economica che si registra nell’area padovana è il principale indicatore delle potenzialità di sviluppo alberghiero sul territorio. Esiste sempre una domanda di servizi di ospitalità che scaturisce dall’intensificarsi degli scambi economici, specie se internazionali. In provincia di Padova questa domanda proviene dal segmento business e d’affari, con una forte componente di domanda estera.
Caratteristica del sistema alberghiero dell’hinterland padovano è la dimensione medio-piccola delle strutture e una scarsa concentrazione di alberghi sul territorio. A differenza di altre province venete, in questa zona non si afferma un modello relais di charme, ma l’orientamento è più verso alberghi di carattere commerciale. Questi sono favorevolmente ubicati per lo più su assi stradali a intenso traffico, ma senza offrire purtroppo un buon rapporto qualità/prezzo.
La vocazione di un nuovo entrante è quella di diventare il punto di eccellenza nella fascia media del mercato. L’obiettivo è assicurare strutture confortevoli in termini di servizi, con offerta di sale riunioni per piccoli meeting aziendali, e un vantaggioso livello di prezzi.
Data l’assenza di catene alberghiere può essere auspicabile l’adozione di un brand internazionale.
Una struttura alberghiera nell’hinterland padovano, in un contesto di turismo che guarda anche alle città d’arte, potrebbe offrire disponibilità di posti letto alberghieri anche per piccoli gruppi e comitive a prezzi agevolati e con condizioni logistiche e organizzative di minore congestione rispetto ai centri storici di Padova o dei capoluoghi limitrofi.
Attualmente l’80% (una percentuale molto alta) dell’offerta di camere d’albergo e di posti-letto si trova nelle strutture a 3-4 stelle. Nel corso degli ultimi anni almeno il 40% degli operatori della provincia di Padova (una quarantina di albergatori su oltre 100) ha affrontato cambiamenti nella propria situazione aziendale. In particolare si segnalano:
• 12 nuove aperture di alberghi, in prevalenza 3 stelle,
• 14 riclassificazioni, con il passaggio alle 3 stelle,
• oltre 300 nuove camere,
• 15 cessazioni di attività, in particolare di strutture marginali a bassa classificazione.
Questi cambiamenti si sono registrati a macchia di leopardo su tutto il territorio provinciale. Si può tuttavia sottolineare come l’area di più frequenti cambiamenti sia stata la città di Padova e l’area a nord della stessa. La provincia di Padova si inserisce strutturalmente nella ricca area del nord-est del Paese e ricalca chiaramente i tratti generali del turismo delle regioni centro-settentrionali. Esce confermato ancora una volta il tratto caratteristico dello sviluppo italiano del Centro-Nord che mostra vitalità d’impresa non solo nei grandi centri, ma su un territorio diffuso che coinvolge anche i centri minori.
Buono il tasso di occupazione medio che si registra nell’intera zona: almeno l’80% durante i giorni lavorativi della settimana. Se ponderiamo questi dati con il fatto che per almeno 50 giorni all’anno abbiamo eventi fieristici capaci di generare il tutto esaurito e che, sul versante opposto, abbiamo 2 giorni alla settimana di occupazione al 20-25%% a causa del week end (100 giorni all’anno), possiamo ricavare un tasso di occupazione medio nell’ordine del 65%.

lombardini@teamwork-rimini.com

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