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Overtourism, in Alto Adige il tetto ai posti letto turistici

Via libera alla delibera della Provincia di Bolzano che istituisce un tetto a posti letto e pernottamenti per salvaguardare il territorio, ma anche la qualità sia dell'esperienza turistica che della vita dei residenti

Via libera alla delibera della Provincia di Bolzano che istituisce un tetto a posti letto e pernottamenti per

Di Job in Tourism, 13 Aprile 2023

Limite raggiunto. La Provincia Autonoma di Bolzano ha ufficialmente dato seguito a quanto aveva annunciato nei mesi scorsi e ha istituito un tetto ai posti letto turistici, che è stato fissato in 239.088. Lo ha annunciato l’assessore provinciale Arnold Schuler dando conto dei numeri e delle motivazioni alla base della delibera adottata nei giorni scorsi dal consiglio provinciale.

Come funziona il tetto ai pernottamenti

“Ci siamo accorti che il nostro territorio, la nostra comunità e le nostre risorse come acqua ed energia erano arrivate a un livello di sfruttamento che non doveva e poteva più essere superato”, ha spiegato Schuler in un’intervista a la Repubblica. Il tetto totale ai pernottamenti è stata fissato a 34 milioni: numero che equivale al numero di presenze turistiche registrate in Alto Adige nel 2019 e che, ora, non potrà più essere superato. Ma come funzionerà la limitazione? Innanzitutto, non riguarderà solamente gli alberghi, ma anche affittacamere e appartamenti privati affittati ai turisti. Entro il mese di giugno terminerà la registrazione delle strutture presenti sul territorio e il numero dei posti per ogni singolo Comune della Provincia, salvo i diritti acquisiti, non potrà più aumentare. Stop, dunque, a nuove licenze per qualsiasi tipo di struttura ricettiva.

Una “svolta unica”

Una “svolta unica in Italia, e forse anche a livello europeo“, come l’ha definita Schuler, che riaccende il dibattito intorno al tema dell’overtourism e della sua gestione. Dal caso di Venezia ai limiti fissati da alcune località in Sardegna o, sempre in Trentino,  dal lago di Braies, per esempio, fino agli appelli arrivati nei giorni di Pasqua per regolare gli accessi alle Cinque Terre, ci si continua dividere – e a muoversi in autonomia e a macchia di leopardo – tra favorevoli e contrari all’introduzione di formule di contingentamento che hanno come obiettivo la salvaguardia del patrimonio, ma anche della qualità dell’esperienza turistica, oltre che della vita dei residenti. Uno punto sottolineato anche dall’assessore altoatesino che, a proposito dei malumori sollevati dal provvedimento tra alcuni operatori, ha ribadito l’obiettivo della strategia turistica della Provincia. Ovvero, puntare sempre di più alla qualità più che alla quantità: “Abbiamo raggiunto adesso più di 34 milioni di pernottamenti e – ha sottolineato Schuler – questi sono abbastanza“.

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