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Ospitalità, la chiave della Riviera

Di Cosimo Damiano Rag. Fato tel. abit. (segret. telef, 25 Ottobre 2002

Ha avuto luogo al Centro internazionale di studi turistici Itinera, a Rimini, la consegna dei diplomi che quest’anno è stata completata da una tavola rotonda dal titolo:” ” Quali saperi per la cultura dell’ospitalità”. Riportiamo alcuni stralci degli interventi succedutisi. Giovanna Filippini, Presidente di Itinera Abbiamo pensato di organizzare una tavola rotonda su un tema molto importante, quale i saperi nella cultura dell’ospitalità, anche perché partendo dai saperi, si possa fornire un contributo al dibattito sulla formazione nel turismo. Abbiamo proposto questo dibattito perché sentiamo la necessità di un approfondimento. Itinera, non è solo formazione, ma sempre più un punto di riferimento, un luogo in cui discutere per sviluppare le tematiche del turismo. Alberto Ravaioli, Sindaco di Rimini La considerazione che vorrei fare è che quando parliamo dei sapere relativi alla cultura dell’ospitalità possiamo dire che nella nostra realtà ospitalità e accoglienza, per quanto le due parole possano sembrare eguali dal punto di vista del contenuto, in realtà contengono valori diversi; una cosa è l’ospitalità, una cosa è l’accoglienza. Penso di poter dire che la cultura dell’ospitalità che distingue la nostra terra va molto al di là e supera la cultura dell’accoglienza. Alberto Rossini, Vicepresidente di Itinera Degli allievi che hanno partecipato ai corsi post-diploma, pertanto scuola superiore, oltre il 90% ha trovato occupazione, raggiungendo quindi dei risultati perfettamente in linea con gli obiettivi prefissi. Ricordo che fra i vari corsi di Itinera c’è anche quello che consideriamo il fiore all’occhiello: l’attività del cosiddetto IFTS, cioè il canale della formazione superiore che è un’esperienza di particolare valore che si sviluppa su due anni con una assidua ed interessata presenza degli studenti. Aureliano Bonini, Trademark Italia Io sono riminese di Rimini e da Rimini ho sempre esportato il concetto di industria dell’ospitalità; credo che Rimini sia il più grosso forziere, il più grosso laboratorio dell’industria dell’ospitalità che comprende, intrattenimento e svago, giochi, sogni, la ristorazione, tutte le tecniche d’alloggio.

L’idea è che davvero ci sono una serie di sperimentazioni che, oltre che a Rimini, si stanno facendo solo in Italia interpretando cose di altri e superandole. Attilio Gardini, direttore del Master in Gestione Sviluppo dei Servizi Turistici dell’Università di Bologna Anche nel turismo c’è in atto un grande cambiamento nei rapporti fra i saperi e professioni: è in atto un cambiamento a cui le istituzioni formative a cominciare dall’università, per finire ai centri di formazione non hanno saputo ancora far fronte e in questa fase i ritardi hanno effetti devastanti, perché oggi la fase che viviamo ha come caratteristica l’accelerazione della velocità di cambiamento. Questi cambiamenti sono quelli che dobbiamo imparare a gestire. Giuseppe Chicchi, Amministratore delegato dell’APT dell’Emilia Romagna Il bisogno d’innovazione viene evidenziato dai passaggi critici, ma costituisce un fattore interno al nostro sistema e ne garantisce l’evoluzione. Quindi in certi momenti emerge di più, in altri momenti di meno, però è una costante e questa è la sua forza. Ho cercato con qualche critica di dare un nome a questo atteggiamento, l’ho chiamato “conservatorismo dinamico”. Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna Vorrei cercare di fare il punto dove siamo e dove potremmo andare. Sul dove siamo debbo dire una cosa: cultura turistica, questa parola, per me rappresenta in Italia forse il più grande paradosso. Siamo uno dei paesi che strategicamente ha tutte le caratteristiche per essere leader nel mondo del turismo e che dovrebbe essere un giacimento inesauribile di produzione di “cultura diffusa” e invece siamo ancora al fai da te, siamo ancora a una concezione del turismo come un settore che integra il reddito. Dunque, cultura del turismo: dobbiamo fare un salto di qualità. Penso che questa sia una grande emergenza nazionale. Sono desolato di fronte a come si sta discutendo di turismo in Italia. Vedi ad esempio la preparazione clandestina della conferenza nazionale sul turismo.

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