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Nuovo governo, nuovo turismo?

Di Antonio Caneva, 2 Maggio 2013

Un’accelerazione; il sistema ha subito un’accelerazione e ci troviamo con un nuovo governo. Abbiamo seguito con interesse la sua presentazione e con maggior attenzione la nomina dei ministri legati ai dicasteri afferenti l’economia e il turismo.
Diciamo con franchezza che i due precedenti ministri del turismo, Michela Vittoria Brambilla e Piero Gnudi, non ci hanno convinto ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Si ritiene che il turismo sia all’origine del 10% del Pil nell’Unione Europea e che conti per il 12% dell’occupazione. Cifre imponenti da unire alle indicazioni di Country Brand Index 2012/2013 che il marchio Italia è il primo al mondo per le attrattive legate alla cultura e al cibo e il terzo per lo shopping e ciò determina che il nostro paese rappresenti la prima destinazione in cui i turisti vorrebbero andare.
Il nuovo ministro ai Beni Culturali e al Turismo é Massimo Bray, nativo di Lecce, direttore editoriale dell’Istituto Treccani, molto attivo nel campo culturale. Ricordiamo che il turismo nel nostro paese attualmente più che di teorie necessiti di fatti concreti; confidiamo, nell’augurargli buon lavoro, che sappia essere ponte verso un recupero di operatività del dicastero da lui presieduto, tralasciando, in questa fase, inutili dibattiti e concentrandosi sulle aspettative concrete che nutrono tante aziende e tanti lavoratori.
Ho sempre provato avversione verso coloro che giustificano la propria poca incisività con giustificazioni quali: ” avrei voluto, ma ….” oppure ” ci sono delle priorità ….”, ritengo che ognuno sia responsabile delle proprie azioni e se ne debba assumere la responsabilità.
L’attuale necessità di uscire da questo difficile momento ci obbliga a indirizzi decisi, non ci saranno se e ma nel valutare l’azione del nuovo governo del turismo

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