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Nuovi turismi: ricerca e avventura

Di Job in Tourism, 16 Maggio 2003

Pubblichiamo una sintesi dell’intervento che Rossella Taffa ha tenuto nell’ambito del convegno “Genere e Turismo: promozione e partecipazione al turismo di donne e uomini”, svoltosi all’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Oggi il turismo viene vissuto come un consumo individuale: chi parte per la propria vacanza sa di essere uno degli attori di un fenomeno di grande ampiezza, ma le sue motivazioni sono personali,
infatti la società contemporanea comporta significativi e continui cambiamenti nei valori e favorisce un alto livello di individualismo.
Il turismo vende esperienza, quindi è l’intensità dell’esperienza stessa del viaggio il criterio usato per la sua valutazione, non il motivo per cui viene messo in atto. Viaggiare diventa processo educativo o anche strumento di riposo che implica un’autorigenerazione.
Il concetto “viaggio” può essere suddiviso in sei grandi gruppi che rappresentano altrettante tipologie di viaggiatori:

· Viaggio filosofico – viaggio nel tempo, nei luoghi delle origini dell’ordine culturale, ricerca delle radici e degli inizi.
· Viaggio rinascimentale – amplia gli itinerari dei viaggiatori perché è la ricerca non più solo delle radici culturali ma del nuovo e del diverso.
· Viaggio scientifico – un modo laico di concepire l’esistenza con un certo distacco e quindi con più obiettività, ma anche osservazione disincantata al fine di scoprire elementi di generalità e di astrattezza nelle cose e nelle civiltà osservate.
· Viaggio senza ricerca – nel tempo il viaggio ha perso il carattere dell’evento straordinario per diventare un modo comune e massificato di passare il tempo libero non stimolando più la fantasia
· Non viaggio – I villaggi turistici creano nei paesi di destinazione veri e propri spazi separati dalla realtà circostante dove sole&mare sono l’elemento principale escludendo la gente, la cultura locale con il suo rumore, disordine, abitudini. Gli attuali villaggi vacanze sono tutti costruiti con questa logica, creando piccole oasi di Italia, Germania, Svezia, Usa nel mondo.
Meno del 5% degli ospiti dei villaggi acquista un’escursione fuori dal villaggio stesso
· Viaggio relax – nuova esigenza per combattere lo stress da vacanza. In latino vacuum significa “vuoto”, oggi è sempre più necessario il bisogno di rigenerarsi ascoltando le proprie voci interne

A quale bisogno risponde il viaggio?
Sono quattro i bisogni fondamentali che possono diventare motivazioni di viaggio e che ricalcano la scala dei bisogni di Maslow:

– componente sociale (socializzazione e status symbol)
– componente intellettiva (apprendimento, esplorazione, scoperta, pensiero…)
– competenza e eccellenza (attività fisica/cultura/studio)
– fuga dallo stress

Grazie all’esperienza del viaggiare il turista riesce a sviluppare una sempre maggiore attitudine a un consumo migliore, più qualificato e soddisfacente, quindi la scala dell’evoluzione del viaggiatore può essere così intesa:

· ricerca del relax fisico e mentale
· preoccupazione per la sicurezza
· ricerca di relazioni
· autostima e sviluppo di competenze e interessi particolari
· appagamento attraverso la realizzazione di un sogno

L’analisi delle motivazioni nella scelta dei diversi turismi si basa sugli stili di vita delle seguenti categorie:
Uomini e donne 25/45 anni
” ” 45/60 anni
Persone che hanno svolto negli ultimi 12 mesi almeno un viaggio con destinazione Italia/Estero
per vacanza con almeno tre notti di pernottamento (escludendo i soggiorni presso seconde case o case di amici). Raggruppando gli individui per categorie il più possibile omogenee secondo attitudini, credenze, opinioni, comportamenti si possono individuare alcune linee di base che spingono alla scelta di una destinazione o di una tipologia di viaggio. I dati sono stati ottenuti incrociando varie fonti (Istat, Inra, Demoskopea, Tci, Sinottica…)

A) – Gli appartenenti alla fascia di età compresa tra 25/45 possono essere divisi in due categorie: single e famiglie
Tra i single le differenze di scelta tra i due sessi sono più evidenti, gli uomini tendono a muoversi in gruppo, scelgono luoghi particolarmente ludici con possibilità di socializzazione (villaggi specifici, Ibiza, Riviera Romagnola…), una piccola parte, 5% di “sperimentatori” (curiosi amanti delle novità), sceglie viaggi raffinati o d’avventura, mentre un 10% di “competitivi” cerca viaggi appariscenti come status symbol. In realtà il single che viaggia da solo è penalizzato da un’offerta ancora poco orientata al viaggiatore individuale.
Le donne single della stessa fascia di età sono per un 5% “socialmente impegnate” alla ricerca di prodotti naturali e di un turismo sostenibile, un 10% “competitivo” ricerca gli status symbol e le mete alla moda, un 8% fa parte dei nuovi pionieri dell’ecoturismo contro il 5% dei maschi, ancora un 6% unisce vacanza e studio con approfondimento di specifici hobby. Uomini e donne, in ugual misura, programmano viaggi individuali fermandosi nei B&B che sono in costante ascesa.
Le famiglie che rappresentano la percentuale più importante di questa fascia di età scelgono all’80% il viaggio all inclusive o il villaggio, perché queste due situazioni permettono di muoversi in sicurezza e di gestire con meno fatica i bambini/adolescenti. Nella scelta della località cresce il potere decisionale dei figli. Questa categoria sta anche scoprendo i vantaggi del turismo en plein air (camper/caravan/agriturismo)

B) – Gli appartenenti alla fascia di età 45/60 hanno tipologie meno individuabili. Sono adulti che si muovono in coppia o in gruppi di single accomunati dagli stessi interessi, hanno un reddito più Alto e maggiore tempo a disposizione. Più consapevoli delle proprie esigenze, sono meno legati a schemi e condizionamenti.
Le donne viaggiano molto più degli uomini (51% donne – 49% uomini), sono molto più curiose e disposte a sperimentare nuove forme di vacanza, quindi le tipologie di viaggio scelte sono molto varie: un 10% è un’ecoturista, l’8% si occupa di turismo sociale, il 30% cerca il viaggio culturale ,
un 14% ha scoperto i benefici delle vacanze in centri benessere e termali contro un 5% degli uomini che però sono in crescita in questo segmento.
Gli uomini per un 38% scelgono ancora vacanze dove praticare lo sport preferito, l’8% ricerca l’avventura in zone del mondo ancora poco frequentate da turisti, un 10% vuole vacanze ritagliate su misura, mille miglia lontane dai viaggi di gruppo.

Tendenze e previsioni
La crisi economica generale, la sfiducia dei consumatori, l’incertezza dei mercati finanziari, il pericolo terrorismo stanno già creando un rallentamento del turismo, ma soprattutto una ridistribuzione dei flussi, un incremento del turismo intraregionale rispetto a quello a lungo raggio (+26% viaggi in Europa), con una crescita di flussi dall’Europa dell’Est e dall’area mediterranea.
Le tendenze, in parte già in atto, per i prossimi anni seguono tre grandi temi:

· ecoturismo
· ricerca del silenzio/relax
· scoperta e recupero dei vecchi sapori
· i nuovi nomadi

La tendenza generale è comunque quella di un turismo responsabile che sia equo sul piano economico, sostenibile su quello ecologico e rispettoso sul piano etico. L’impatto sull’equilibrio naturale, sugli assetti sociali e sulle tradizioni culturali dei Paesi ospitanti spesso produce effetti deleteri. La natura, le tradizioni, le culture umane, i beni culturali sono risorse non rinnovabili cui non si può attingere indefinitamente.

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