Nuovamente si fornisce alloggio

Regolarmente, in questi ultimi tempi, vengo a contatto con albergatori che si lamentano delle difficoltà che incontrano nel completare gli organici ed uno dei temi ricorrenti, soprattutto per chi svolge la propria attività in città, è la necessità di avere una propria foresteria per i dipendenti, che permetta di ampliare le proprie ricerche oltre la zona in cui si sviluppa l’attività.

Chi, come me, ha iniziato a lavorare nel settore alberghiero molto tempo fa, sa perfettamente che un tempo la fornitura di alloggio ai dipendenti era una costante.

Erano alloggi molto semplici, spesso ricavati in aree improbabili e comunque improponibili alla clientela; erano comunque delle soluzioni per chi veniva a lavorare da fuori zona. Con il tempo, solo le attività stagionali hanno sistematicamente mantenuto delle zone per l’alloggio del personale, mentre le attività di città hanno sviluppato una politica di assunzioni di personale residente, abolendo, di fatto, le foresterie. La storia, tra corsi e ricorsi, si ripropone. L’attuale difficoltà nel reperire personale qualificato per i vari reparti, necessità inderogabile per una corretta gestione di attività sempre più legate alla competitività, inducono gli albergatori a tornare a soluzioni precedentemente abbandonate.

Oramai sono molti gli alberghi che, almeno per i responsabili dell’attività e di reparto, sono in grado di fornire alloggio, anche in città. Le soluzioni sono varie; spazi interni all’attività, strutture esterne di proprietà e, ancora, affitto di appartamenti da destinare al personale.

Questo è un altro segno della crescente attenzione verso le risorse umane che, di fatto, tende a restituire alcuni plus, come l’alloggio che, in altri tempi, inducevano i giovani a scegliere attività spesso sacrificate, come quelle legate all’industria turistica.