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Nuova Sardegna in mountain bike

Di Stefano Lombardini, 3 Marzo 2006

Fermento sulla costa orientale della Sardegna, ricca di grotte e calette suggestive, e sulle pendici aspre e selvagge del Gennargentu. Ci troviamo nel territorio delle due nuove province (Nuova Nuoro e dell’Ogliastra), nate dalla suddivisione della vecchia provincia di Nuoro.
Con un posizionamento molto distintivo, rivolto a intercettare la domanda di 9 milioni di cicloturisti europei, 13 Comuni aderenti alla Rete Ogliastra-Supramonte si lanciano alla conquista del mercato turistico. Il piano di marketing che li supporta è originato nell’ambito del progetto transnazionale “Identité Méditerranéenne” che coinvolge numerosi soggetti: Regione Sicilia, capofila, Corsica, Isole Cicladi (Grecia), Huelva (Spagna), Tunisia.
Responsabile del progetto della Rete Ogliastra-Supramonte è il vicesindaco di Arzana (Og) Salvatore Congiu, progettista e coordinatore tecnico-scientifico è Maria Sabrina Leone. L’obiettivo è certamente rivolgere messaggi a un preciso segmento di domanda come quello sportivo, ma la scommessa è quella di garantire a questi ospiti un efficiente sistema di servizi. La prima novità è dunque intervenire sul prodotto, sviluppando una proposta a misura di “turisti in bicicletta”.
A giugno prossimo, con il fondamentale supporto dell’Ente Foreste della Sardegna guidato dal presidente Carlo Murgia e dal direttore Graziano Nudda, sarà pronto un percorso di mountain bike che ha l’ambizione di essere il maggiore d’Europa, ben 250 chilometri, con viste esaltanti sul Golfo di Orosei e l’attraversamento di sentieri un tempo percorsi dai pastori per la transumanza (da qui la sigla T-Track, Tramudas Track o Traccia della Transumanza). Il tracciato è il numero 01 del Catasto Nazionale dei Sentieri di mountain bike. Vanta un sistema di segnaletica appositamente studiata dall’Associazione Mountain Bike Italia e offre differenti condizioni di ciclabilità, una varietà che consente di mettere alla prova le abilità tecniche di ogni sportivo, sia discesista sia freerider o escursionista.
Il circuito si snoda in forma circolare permettendo la visita di tutti i centri abitati, con sosta per il soggiorno (e lo shopping di rito) nelle aziende turistiche amiche dei biker. Ogni comune dell’area è attrezzato per soddisfare le esigenze della clientela. In particolare le imprese aderenti al progetto, alberghi, agriturismi, bed & breakfast, operano sulla base di un disciplinare che orienta il servizio su standard qualitativi a misura di cicloturista: custodia delle bici, angolo officina, servizio lavanderia, menù calibrati. Rivolgendosi a una rete di servizi extralberghieri è possibile ottenere anche trasporto bagagli, assistenza di fisioterapisti e altro.
La Rete Ogliastra-Supramonte è una sfida per la valorizzazione turistica del territorio. Il progetto intrapreso sembra avere tutte le carte in regola per un riposizionamento di mercato di sicuro successo.
lombardini@teamwork-rimini.com

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