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No ai tagli negli Ipssar

Di Job in Tourism, 18 Maggio 2007

www.airaclub.it
Riceviamo dall’Aira, e volentieri pubblichiamo, il testo della comunicazione che l’associazione ha inviato al ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, al viceministro della pubblica istruzione Mariangela Bastico e al direttore generale agli ordinamenti scolastici, Mario G. Dutto in merito all’allarme suscitato nella categoria dalla notizia di probabili restrizioni nelle ore di laboratorio tecnico-pratico previste negli Ipssar, iniziativa che risulterebbe anacronistica e controproducente rispetto alle crescenti esigenze di formazione professionale degli impiegati d’albergo.
Il rilancio dell’Italia come destinazione turistica dipende anche dalla preparazione e dalle competenze dei professionisti che nell’ospitalità lavorano: sarebbe quindi assurdo abbassare il livello dell’istruzione a loro dedicata, invece di migliorarne la qualità per competere con la concorrenza internazionale.
L’Aira (Associazione italiana impiegati d’albergo), con riferimento alla prima stesura dei quadri orario per il primo biennio degli Ipssar (Istituti professionali di stato per i servizi alberghieri e della ristorazione) attualmente al parere del Cnpi, in assenza di alcun tipo di corretta consultazione, coinvolgimento e/o informazione preventiva da parte del governo (approccio che sarebbe stato auspicabile e saggio in un contesto di cambiamento orientato realmente alla qualità della formazione), alla luce delle accreditate indiscrezioni comparse sulla stampa specializzata e sui siti web della scuola, esprime la propria netta contrarietà alla prevista contrazione degli indirizzi e riduzione delle ore dei laboratori tecnico-pratici.
In particolare, le ore dei laboratori di ricevimento, riconducibili proprio alle figure professionali che rappresentiamo, necessitano semmai di un incremento di istruzione formazione tecnico-pratica di laboratorio per la solida trasmissione delle competenze professionali utili ad affrontare il mondo del lavoro in un’ottica di qualità totale del servizio.
L’Aira sottolinea che la versione originale del Progetto 2002, cui l’ipotesi di nuovo quadro orario si ispira, non è mai stata sperimentata in alcun Ipssar proprio per le palesi insufficienze di didattica tecnico-pratica di settore. Laddove si è proceduto a sperimentazione, lo si è fatto con consistenti interventi integrativi proprio nell’ambito laboratoriale e di indirizzo. Integrazioni di cui i nuovi quadri orario non tengono in alcun conto, lasciando ai singoli istituti un’area di approfondimento che, in questi anni, ha mostrato tutti i suoi limiti oggettivi.
Il prospettato cambiamento appare quindi palesemente immotivato e fuori dal tempo. Se attuato, si tradurrà in un danno insanabile per la tradizione e il prestigio dell’istruzione professionale alberghiera italiana. E per le professioni, come quella di impiegato di ricevimento, che in quel contesto muovono i primi fondamentali passi.
L’Aira invita quindi il governo a intervenire immediatamente con i correttivi del caso.
Qualora ciò non avvenga, l’Aira si riserva tutte le ulteriori azioni di sensibilizzazione coerenti col proprio statuto.
Il presidente
Luciano Manunta

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