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Niente rumori molesti in albergo

Di Vittorio Pedrotti e Federico Bergamo, 6 Aprile 2001

L’Italia si sta faticosamente adeguando agli standards imposti dalla normativa internazionale sulla protezione dal rumore, che nel campo edilizio si traduce nella necessità di garantire sufficienti livelli di isolamento acustico all’interno degli edifici. La normativa di riferimento è il D.P.C.M. 5/12/1997 – Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, che impone il rispetto, per le differenti categorie edilizie, di valori minimi di isolamento acustico. In particolare per la per la categoria C: Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili, indicata nella Tabella A, sono previsti i seguenti requisiti acustici:

dove: R’w: indice del potere fonoisolante apparente (con le trasmissioni laterali). E’ sempre inferiore al potere fonoisolante Rw; D2m,nT,w: indice dell’isolamento acustico normalizzato di facciata; L’n,w: indice del livello di rumore di calpestio di solai normalizzato. Tali livelli di isolamento richiesti (piuttosto elevati) sono di impossibile pratica realizzazione utilizzando sistemi costruttivi tradizionali. Quindi il concetto di “massa delle pareti” come mezzo per garantire adeguate prestazioni di fonoisolamento trova in realtà scarsa applicazione nell’edilizia moderna, soprattutto se si pensa agli interventi di ristrutturazione. L’uso di strutture pesanti al fine di aumentare le capacità fonoisolanti di un tramezzo non appare perciò conveniente; basti pensare che ad un raddoppio del peso di una parete corrisponde un incremento del suo potere fonoisolante di soli 4 dB. Le scelte progettuali, sia per nuovi edifici sia per attuare una ristrutturazione, dovrebbero tenere conto di molteplici aspetti legati, oltre all’acustica anche alla flessibilità dei sistemi costruttivi adottati. In particolare nel caso di interventi di recupero edilizio le soluzioni adottate per migliorare il comfort acustico non dovrebbero essere esse stesse fonte di problematiche, che si andrebbero a sommare alle già molte insite in un intervento su un edificio esistente (si pensi ad esempio alla necessità di rinforzare i solai se si decidesse di migliorare l’isolamento acustico di pareti in muratura aggiungendo altra muratura). Le pareti leggere in lastre di gesso rivestito su orditura metallica non basano il loro potere fonoisolante sul peso ma su un funzionamento di tipo massa – aria – massa. Praticamente l’isolamento acustico non è più basato sull’inerzia del divisorio ma su un meccanismo legato ai principi della risonanza; in questo modo si ottengono, con pesi contenuti in poche decine di Kg per mq, valori di isolamento acustico che richiederebbero, con divisori pesanti, pesi di centinaia di kg su mq. Il requisito fondamentale consisterà quindi nel garantire un adeguato livello di isolamento acustico tra le camere dell’albergo e tra le camere e i corridoi. Tale livello di isolamento dovrà essere soprattutto garantito tra le singole camere e secondariamente tra camere e corridoi. Si dovranno definire le soluzioni tecniche (divisori verticali) in gesso rivestito in grado di garantire un isolamento elevato ai rumori aerei, e di prevedere idonei accorgimenti per far si che in opera l’isolamento acustico sia effettivamente quello minimo desiderato. In particolare il requisito più importante per la scelta dei divisori interni è R’w, cioè l’Indice di valutazione del potere fonoisolante apparente. Tale valore deve essere ottenuto in opera, e dunque è necessario considerare non solo i valori Rw (potere fonoisolante) ma anche stimare i contributi (negativi sul valore Rw) dati dalle trasmissioni laterali e dai ponti acustici. In tale ottica sarà necessario realizzare le pareti divisorie impostandole sui solai rustici, ed in seguito realizzare nei singoli locali un massetto galleggiante su strato resiliente (meglio se lana minerale ad alta densità) questo per il duplice scopo di: – limitare la trasmissione acustica indiretta dei rumori aerei attraverso la soletta inferiore; – rientrare nei limiti per l’isolamento ai rumori impattivi L’n,w (indice di valutazione del livello di rumore di calpestio normalizzato). Il livello di isolamento R’w = 50 dB (valore in opera) è elevato e difficile da ottenere senza prendere provvedimenti per eliminare tutti i ponti acustici e ridurre le trasmissioni laterali: si ritiene che tale livello di isolamento sia da ricercare solo tra le camere adiacenti, e può essere ottenuto solo con divisori ad alto isolamento acustico, a doppia struttura indipendente. Un livello inferiore (R’w = 47 dB) può essere preso come riferimento tra il corridoio e i locali di servizio della camera (ingresso e WC), e può essere garantito da pareti in gesso rivestito a struttura singola. In ogni caso si ribadisce come particolare attenzione debba essere presa affinchè serramenti non adeguati o impianti contenuti nelle pareti non costituiscano percorsi secondari o ponti acustici in grado di ridurre il livello di isolamento previsto. I parametri fondamentali sui quali si opera per progettare acusticamente una parete in gesso rivestito su orditura metallica sono: – Spessore lastre di rivestimento, che possono essere montate in uno o più strati accoppiati. – Spessore dell’intercapedine; può essere di profondità diverse grazie alle differenti composizioni delle orditure metalliche di sostegno. – Coibentazione interna; si può realizzare utilizzando materassini di lana minerale con spessori e densità differenti posti nell’intercapedine fra le lastre di gesso rivestito. Per ottenere i requisiti minimi di isolamento ritenuti idonei: – le pareti perimetrali delle camere (divisori tra camere e tra camera e corridoio nel caso il corridoio sia di fianco alla zona letto) dovranno garantire un potere fonoisolante di almeno Rw = 62 dB; – le pareti divisorie interne alle camere dovranno garantire almeno Rw = 56 dB. Le porte di accesso alle stanze, nonché i serramenti vetrati esterni, dovranno garantire adeguati valori di fonoisolamento: si consiglia un valore Rw maggiore di 40 dB (meglio se Rw = 45 dB). La parete di confine tra due camere adiacenti, che dovrà contenere gli impianti elettrici, è opportuno che garantisca un elevato valore di Rw anche in presenza di scatole portafrutto e di derivazione. Prossimamente indicheremo alcune soluzioni tecniche con i dati di riferimento.

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