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Newsletter: informazione o business?

Di Antonio Caneva, 29 Marzo 2002

jobintourism.it

Leggevo in uno degli ultimi numeri del giornale dell’Ada (Associazioni direttori d’albergo) un articolo in cui si rifletteva su un’informazione eccessiva, in cui le notizie, utilizzando anche i sistemi informatici, arrivano con continuità, in dosi massicce, invadenti e stordenti, perdendo ogni valore di comunicazione. La scoperta della semplicità d’utilizzo di internet sta portando alla proliferazione dei siti dedicati ai più svariati argomenti: il problema è che aumentando in maniera esponenziale gli indirizzi in cui un navigatore potrebbe trovare potenziali valide informazioni, questo resta confuso e rischia di perdere l’essenziale. Avverrà sicuramente una selezione per cui ci sarà una crescita dei siti che sapranno meglio gestire la propria attività, rimanendo gli altri assolutamente marginali. Le newsletter sono un’altra delle scoperte in termine di comunicazione proliferate negli ultimi tempi, iniziate timidamente ora stanno diventando un tormentone. Non si può scaricare la propria corrispondenza dal provider senza rimanere intasati da un numero crescente di e-mail. Qual è la motivazione alla base? Inizialmente le newsletter sono state pensate come comunicazione su temi particolari inviate da aziende che desideravano diffondere proprie informazioni. L’appetito però vien mangiando ed ecco che con piccoli artifici si è riusciti a trasmettere in testata banner pubblicitari e da li è scoppiata la newslettermania: se avete la sfortuna di iscrivervi su alcuni portali potrete anche ricevere due comunicazioni al giorno perché il mittente ogni volta che effettua un invio ha un ricavo per il banner e più invii effettua più guadagna (anche se poi i messaggi vengono immediatamente cestinati). I fatturati sono correlati anche al numero di indirizzi cui si inviano le newsletter, spesso quindi queste, contravvenendo al minimo buon gusto, vengono inviate a indirizzi non registrati volontariamente, con la semplice menzione: se non siete d’accordo inviateci un messaggio. Nulla di nuovo sotto i raggi del sole: la facilità di guadagno deteriora gli strumenti ed anche le newsletter tra breve verranno viste con diffidenza. Noi, abbiamo scelto una linea di accorta attenzione: una newsletter la settimana inviata solo a indirizzi registrati volontariamente sul nostro sito jobintourism.it; i risultati ci stanno dando ragione, gli indirizzi registrati stanno aumentando in numero all’inizio difficilmente ipotizzabile e soprattutto non abbiamo pressoché disdette (segno di gradimento). Anche in questo caso preferiamo costruire la nostra attività su basi solide.

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