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Milano: La”Città dei Secoli”

Di Francesco Durante, 5 Luglio 2002

Francesco Durante, con una lunga esperienza nel turismo e nella docenza, propone alcune riflessioni, in forma di brevi pensieri, su Milano, sua città d’adozione, che lui chiama “la città dei secoli”. Non bisogna attendere il fatidico “terzo millennio”; la sfida competitiva è già in atto, non è solo europea ma planetaria. Nel sistema economico mondiale è in atto una rivoluzione di gran lunga superiore alla introduzione della catena di montaggio e alla produzione per il mercato di massa degli anni 20, é la rivoluzione portata dalla nuova tecnologia del prodotto, dall’informazione e dall’introduzione di valori che generano un continuo mutamento sociale. Indubbiamente sta diventando sempre più difficile essere al passo con l’incessante richiesta di adeguamenti che la nostra epoca esige, l’annullamento delle distanze hanno rimpicciolito il mondo, un mondo “villaggio globale”. La sfida quindi è “globale”! Come si presenta la “Città dei Secoli, Milano” di fronte a questa sfida globale? Per ora non molto bene! Questo tipo di trasformazione offre la percezione immediata che la fedeltà del “Cliente” dipende principalmente dal rapporto umano. Ecco che il fattore umano diviene il fattore critico di successo. Come creare valori competitivi? Lo sviluppo personale e la qualità personale consentono una vera gestione del cambiamento, cambiamento da interpretare non più come minaccia ma come sfida eccitante! Riflessioni per lo sviluppo del turismo a Milano I Musei, Brera e Poldi Pezzoli in testa, il Teatro alla Scala, le Chiese Sant’Ambrogio, Santa Maria delle Grazie, custode del Cenacolo, il polo sportivo, lo shopping, i locali tipici, i Navigli, i cortili del centro storico, il polo Fieristico, sono un patrimonio capace di far concorrenza alle più attrezzate e agguerrite metropoli. Ma come costruire un segmento di mercato superiore del 5% all’attuale, circa 400/500 mila presenza l’anno (dati ISTAT)? Il Cliente nel suo processo di valutazione è molto influenzato dalle sue esperienze/abitudini e soprattutto dalle sue aspettative. Quando il servizio non corrisponde alle aspettative diventa “cattivo servizio”. Bisogna far crescere le persone e portarle ad un grado di: consapevolezza, comportamento, coinvolgimento. E’ importante sviluppare il marketing, come ricerca/analisi, per una ospitalità senza frontiere. Come riuscire a migliorare l’immagine in tempi rapidi? Mettendo le persone al centro dell’attenzione; certamente la scrivania non è l’osservatorio ideale per avere una visione “globale”, il cambiamento non va subito, ma anticipato. Il leggendario fondatore dell’IBM, J. Watson, usava dire: il continuo successo dell’IBM si fonda su tre pilastri: primo: massimo rispetto per gli individui., secondo: massimo rispetto per gli individui, terzo: massimo rispetto per gli individui. I comportamenti di qualità sono sempre più un fattore competitivo

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